Ed eccoci giunti al terzo e ultimo appuntamento delle pagelle uRadiane per questa 74esima edizione del festival di Sanremo! È stata dura, ma ce l’abbiamo fatta.
Se vi siete persi la prima e la seconda parte, le trovate qui!
TUTA GOLD – MAHMOOD
Alessandro torna e lo fa in grande stile.
“Tuta gold” è un pezzo che parla di periferia, amori giovanili e che non ha paura di usare contaminazioni stilistiche e linguistiche, con l’uso di parole inglesi ben incastrate nell’organico del brano, che contribuiscono a restituire un’atmosfera urban a cui Mahmood ci ha già ampiamente abituatə.
Il cantante milanese prova a mettersi a nudo, ricordando momenti difficili della sua infanzia, la periferia, il rapporto conflittuale con un padre che arriva a volergli togliere il cognome, sempre circondato da voci di una città che vive soprattutto lontano dal centro. La tuta gold richiama atmosfere di strada, memoria di un passato da ricordare con dolore e nostalgia verso il quale, però, non provare rancore.
Non penso ci sia bisogno di dirlo, ma quest’anno punto tutto su Mahmood.
Aspettando di poterlo votare con tutti e cinque i cellulari nella tuta gold.
Voto: 9.5
Carmine Calabrese
SPETTACOLARE – MANINNI
Nome d’arte del barese ventiseienne Alessio Minnini, cantautore che ha partecipato a Sanremo giovani 2022 e ad Amici 16, è sicuramente uno dei cantanti di cui la presenza al Festival di Sanremo ha creato più scalpore. La decisione di Amadeus di sceglierlo per partecipare al festival è considerata da molti una decisione istintiva, visto che il grande pubblico non lo conosce molto.
Il suo brano racconta del dialogo tra due innamorati che, nonostante le difficoltà quotidiane della vita, rimangono accanto l’uno all’altro per aiutarsi.
Vediamo se con questo brano riuscirà a farsi valere.
Voto: 7
Bianca Frezzotti
DUE ALTALENE – MR. RAIN
Mattia Balardi, in arte Mr. Rain, l’anno scorso ci ha regalato uno dei successi discografici del 2023: Supereroi, con il suo indimenticabile coro di voci bianche.
Ma, se l’anno scorso l’artista lombardo ci ha fatto emozionare, quest’anno riuscirà a far sciogliere anche il più difficile degli animi, con la sua Due altalene.
Il testo della canzone è il frutto dei racconti dei suoi fan incontrati ai concerti, partendo da quello di un padre che ha perso entrambi i figli. Il testo parla di un amore indissolubile, capace di andare oltre i confini della realtà, di un amore fatto di gioia e dolore, come scrive: «L’ho imparato con te che certe volte un fiore cresce anche nelle lacrime».
Con il suo inconfondibile sound pop ci accompagnerà durante il festival, regalandoci una canzone che ci accompagnerà sicuramente in questo 2024.
Voto: 10
Maria Teresa Frezzotti
RICOMINCIAMO TUTTO – NEGRAMARO
Sono lontani i tempi in cui calcavano il palco con “Estate” (2005) ma forse sono preparati per tornare con un pezzo all’altezza delle nostre aspettative. E io sono pronta a farmi coinvolgere con il loro rock orchestrale. “Ricominciamo tutto”, il titolo del brano che presenteranno a questa edizione del Festival; auguro loro che possano davvero ripartire dopo un periodo un po’ nell’ombra.
La me romantica è molto felice: la canzone racconta di una fuga al mare per ricucire un amore finito. Ho letto il testo tutto d’un fiato. Non ci sono parti che si ripetono, non è monotono né tanto meno banale, ma appassionante e coinvolgente. Ho adorato tantissimo il richiamo alla canzone del sole di Battisti… Si preannuncia la canzone che ascolterò di più nei mesi avvenire.
Sogno un festival vinto dai Negramaro. Sì… Visti i tempi e i partecipanti di questa edizione è molto improbabile, ma continuo a sperare.
Voto: 9
Alice Muti Pizzetti
PAZZO DI TE – RENGA & NEK
Pierfrancesco Renga e Filippo Neviani, in arte Francesco Renga e Nek, singolarmente sono due cantanti ormai collaudati e rodati sia nel panorama della musica italiana che a Sanremo. Sono infatti dieci le partecipazioni alla kermesse per Renga (di cui uno vinto nel 2005) e cinque invece per Nek. Forti di alcune canzoni in coppia che hanno riscosso un discreto successo, si presentano in questa nuova veste di “debuttanti” al Festival 2024 con la canzone “Pazzo di te”.
Ovviamente il tema è uno dei più cari delle canzoni sanremesi, l’amore. Il testo ci parla di un amore vissuto in senso assoluto, un amore “nobile” e “fatto di un metallo indistruttibile” ma “fragile”. Questo è un testo che indubbiamente fa riflettere soprattutto se contrapposto alla marea di amori sbagliati, tossici e distruttivi di cui sentiamo spesso parlare.
Il testo ha quindi del potenziale, resta solo da scoprirne la melodia e l’esecuzione. Durante tutta la storia del Festival ci sono stati cantanti solisti che hanno deciso di partecipare insieme e hanno riscosso successo (vedi Tozzi, Morandi e Ruggeri) ma ci sono stati anche altri come Facchinetti e Fogli che hanno deluso le aspettative. Chissà Renga e Nek in quale delle due categorie si piazzeranno.
Voto: 7,5
Ludovico Proia
MA NON TUTTA LA VITA – RICCHI E POVERI
I ricchi e poveri, o quel che ne resta, cercheranno di difendere la bandiera dei cantanti veterani in mezzo a quelli di nuova generazione presenti nella kermesse sanremese. Dopo 13 partecipazioni al Festival sono ormai di casa sul palco dell’Ariston, che li ha visti anche trionfare nel 1985 con la canzone “Se mi innamoro”.
Quest’anno Angelo Sotgiu e Angela Brambati, in versione coppia, portano una canzone dal titolo “Ma non tutta la vita”. “Che confusione…” inizia il testo. E qui partono già i ricordi! Sarà perché ti amo? No, la confusione è quella del sabato sera e l’invito è quello di scendere in pista. Di che pista si tratti non si sa. Forse, a giudicare dall’“esperienza” dei cantanti, sarà la pista delle balere dove si balla il liscio.
Scherzi a parte, l’invito a scendere in pista è usato come metafora dell’amore sfuggente che deve essere colto al volo. “Anche la più bella rosa diventa appassita. Va bene ti aspetto ma non tutta la vita”. I ricchi e poveri, da persone navigate sull’amore, consigliano quindi di buttarsi e cogliere l’attimo.
Il testo alla fine non è male ma si sa, la forza dei ricchi e poveri è la melodia che fa ballare. Speriamo che Amadeus li piazzi in scaletta in tarda serata almeno ci sarà un po’ di movimento e non rischiamo l’abbiocco.
Voto: 7, per le vibes di Sarà perché ti amo
Ludovico Proia
CLICK BOOM! – ROSE VILLAIN
Milanese di nascita, alla giovane età di diciotto anni si trasferisce a Los Angeles dove con tanto studio si è costruita una propria carriera musicale. Da qualche anno, però, ha deciso di rientrare con suo marito in Italia per affermarsi anche nel panorama della musica italiana. Questa è la storia di Rosa Luini, cantautrice e rapper che ha già collaborato negli anni con alcuni dei mostri sacri del rap italiano, come Salmo e Gué Pequeno ma, essendo una donna ambiziosa, questo non le bastava; il suo obiettivo è arrivare a tutti gli ascoltatori del Festival!
La canzone che porta si intitola “Click Boom!” e racconta di quando una donna per la prima volta trova quell’amore per cui vale la pena combattere… Chissà, forse con questa canzone riuscirà a lasciare il segno in questo Festival!
Voto: 7.5
Bianca Frezzotti
FINISCIMI – SANGIOVANNI
È indubbio che Sangiovanni conosca perfettamente il suo pubblico di riferimento, che sappia bene a chi voler comunicare i propri testi. Al suo secondo giro sul palco dell’Ariston, Finiscimi scommette tutto su un tipo di spettatore più maturo rispetto alle sue canzoni d’esordio, più affine a quel sentimento di nostalgia comune che ti pervade quando pensi a quella pseudo-relazione che hai buttato nel cesso, quando non avevi proprio idea di come approcciarti a un rapporto di coppia (non che le cose siano poi cambiate molto). Sì, direi che stavolta si osa un po’ di più, puntando su un ascoltatore da seconda-terza liceo.
Il testo alla fine ricalca proprio questo, né più né meno. Voglio essere fiducioso e dare a San il beneficio del dubbio, sperando in un sound profondo che sappia valorizzare delle parole non proprio originalissime; non dispiacerebbe poi molto al me liceale e ingenuo ascoltare un pezzo del genere, quando l’alopecia non era altro che una lontana ipotesi e non esistevano cfu da recuperare.
Ho paura, però, che Finiscimi sarà quello che dirò durante la perfomarce della prossima settimana.
Voto: 6
Marco Sipione
L’AMORE IN BOCCA – SANTI FRANCESI
I Santi Francesi, i miei preferiti, portano a Sanremo 2024 la canzone “L’Amore in Bocca”. Con il loro stile unico e la capacità di mescolare melodie accattivanti con testi suggestivi, il gruppo si distingue per l’originalità. La mia preferenza è evidente e non vi nego che tiferò per loro.
La canzone “L’Amore in Bocca” si fa notare per la fusione di romanticismo e originalità, infatti utilizzano la parola amore come gioco di parole per sostituire la parola amaro. Il testo racconta di una storia d’amore non andata a finire bene, ma viene fatto con un tocco poetico. La capacità del gruppo di creare atmosfere coinvolgenti e uniche è chiaramente presente e mi aspetto una performance impeccabile.
La mia speranza è che la loro performance a Sanremo 2024 si traduca in un trionfo. Avrei preferito, infatti, che vincessero Sanremo Giovani, ma purtroppo non è andata così.
La fiducia nel loro talento è palpabile fin dal primo momento in cui li ho scoperti e continuerà a esserci, sperando di vederli sul podio che tanto meritano.
Voto: 10
Francesca Carriero
UN RAGAZZO UNA RAGAZZA – THE KOLORS
Dopo il grande successo di Italo Disco, i The Kolors tornano al Festival dopo sei anni dalla loro prima e unica partecipazione. La canzone con cui si presentano al Festival quest’anno si chiama “Un ragazzo una ragazza” ed è stata scritta dopo aver visto una scena di un ragazzo alla Stazione Centrale di Milano che tentava di rompere il ghiaccio con una ragazza. Menomale che il testo delle canzoni qui ce lo danno prima altrimenti rischiavamo di fraintendere anche questo come Festivalbar (o festino al bar) di Italo disco.
“Tu aspetti il treno. Io al cellulare. Non trovo l’asso da giocare”. Si tratta quindi di un tema abbastanza comune. Come faccio a rompere il ghiaccio con quella ragazza che mi piace? “Avrei bisogno di una chiave”.
Chissà se alla fine il ragazzo della Stazione Centrale è riuscito a rompere il ghiaccio. Sicuramente i The Kolors sono riusciti a farci su una bella canzone, o almeno un bel testo. A giudicare dal numero di ripetizioni del ritornello sarà una canzone tormentone anche questa e che forse farà ballare le mummie in prima fila all’Ariston.
Questa non è Ibiza, Festival di Sanremo con la cassa dritta! Ah, non era così?
Voto: 8
Ludovico Proia