Impronte urbane: incontro tra università e contrada

Università e vita contradaiola: quando le ‘impronte urbane’ diventano arte contemporanea.


Vivere (in) una città universitaria come Siena è un’esperienza unica. Siena, infatti, pone gli studenti a stretto contatto con il proprio spazio cittadino e con le sue particolarità culturali, realtà preziose e singolari. Un esempio lampante è la sede del dipartimento di Scienze Storiche dei Beni Culturali, che porta l’università a condividere gli spazi con la contrada Valdimontone e a vivere il medesimo tessuto urbano.

Dall’incontro di queste realtà nasce l’iniziativa Impronte Urbane, di cui si sono occupati gli studenti del corso magistrale di Arte Ambientale e Architettura del paesaggio – coordinati dal prof. Bignardi e i contradaioli stessi. In occasione della giornata del contemporaneo, all’interno di questo spazio condiviso è stata organizzata una serie di eventi e di performance artistiche. Il programma si aprirà sabato 14 ottobre alle ore 12:00 con la presenza dell’artista Vincenzo Frattini e si concluderà alle ore 4:15 del 22 ottobre con la danzatrice Francesca Duranti. Nella settimana saranno visibili gli interventi realizzati appositamente per l’occasione dal gruppo MEP (Movimento per l’Emancipazione della Poesia) di Siena, dall’Istituto Comprensivo Jacopo della Quercia e dall‘Istituto Professionale G. Caselli.

Università & Contrada, Siena & Arte Contemporanea.

Gli studenti sottolineano come l’esperienza stia dando loro la possibilità di entrare in relazione con una realtà sempre vista da lontano. Il dialogo nato da questo particolare incontro ha dato anche modo  di far conoscere il mondo del contemporaneo ad una città che, per tradizione, ne è sempre rimasta un po’ distante. L’idea dell’impronta artistica fa pensare a qualcosa che lascia silenziosamente una traccia, capace di dialogare perfettamente con quello che la circonda senza essere invadente, dimostrando di essere un importante stimolo di riflessione culturale. L’esperienza rende chiaro come la sensazione che si prova nell’introdursi in un posto nuovo possa da subito divenire una sensazione di familiarità, se si è circondati da un tessuto urbano così suggestivo ed unico.

Si può quindi vedere tutto questo come l’occasione per creare un ponte tra due istituzioni che si incontrano tutti i giorni senza mai legarsi, dando vita a un nuovo dialogo artistico capace di valorizzare i luoghi della quotidianità. Siete tutti invitati ad assistere a questa splendida iniziativa, per assaporare di più questo legame e interagire fisicamente con un’arte sempre più immersa nel mondo quotidiano. Il bello del contemporaneo è che è più vicino di quanto voi pensiate!

Elisa Carioni

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