Sopravvivere alle feste: come arrivare sani e salvi all’Epifania. Più o meno.

Pranzi, cene, cenoni, colazioni, saluti di cortesia, domande spinose, risposte evasive. E ancora: altri pranzi, altre cene, altri cenoni e così via. Le feste sono (anche) questo: come s’arriva moralmente e psicologicamente intatti alla fine di questa calorica altalena emotiva? Abbiamo un paio di suggerimenti. Fare regali. Possibilmente senza (s)vendere organi vitali Il compito per[…]

#unibonton: cosa è vietatissimo fare, sempre e comunque

Vietatissimo. Presentarsi dicendo prima il cognome, poi il nome. Peggio ancora: scriverlo; Utilizzare gli stuzzicadenti. Soprattutto a tavola; Leccare il cucchiaino con cui si è mescolato lo zucchero nella tazza; Tenere costantemente le mani in tasca; Prima di accettare un invito, chiedere: «chi altro viene?»; Saltare la fila in segreteria, al supermercato, nella vita; Infastidire il[…]

#unibonton: uova di Pasqua & bagni di umiltà

Umiltà. Virtù predicata e poco praticata, consiste semplicemente nella piena accettazione dei propri limiti. Intendiamoci, limiti in ogni senso, sia positivo sia negativo. Sapere, insomma, fin dove si estendono le proprie qualità e, conseguentemente, dove iniziano quelle del prossimo. Viene spesso confusa, purtroppo, con la falsa modestia. La trovo una cosa sinceramente insopportabile. Avete raggiunto[…]

#unibonton: agile guida ai sentimenti e allo studio

Sentimenti. Fateci caso: in pochi vi chiederanno cosa pensate. Al massimo la domanda sarà «come ti senti?», perché viviamo in un periodo in cui, mi sembra, la banalità esasperata del sentimentalismo vince su tutto. Depressione, odio, amore, ansia: sono tutte categorie diventate troppo ‘pop’ perché abbiano ancora un senso. Cercate di esprimere quello che provate[…]

#unibonton: ricevere, arte & possibilità anche per gli universitari

Ricevere. Sinceramente non ho mai capito perché gli studenti universitari si sentano in qualche modo costretti a trattare male se stessi e gli ospiti. Basta davvero poco per rendere una visita – una cena o un pranzo: qualsiasi cosa – un momento elegantemente indimenticabile. Innanzitutto, se s’invita qualcuno per un pasto, cercate di cucinare qualcosa[…]

#unibonton: qualità & quotidianità. Muoversi nel mondo senza rischiare di scottarsi

Qualità Credo sia più semplice fare delle ipotesi sulle qualità altrui – ipotesi spesso disattese – che conoscere a fondo le proprie. Per conoscere se stessi, i mezzi possono essere tantissimi. Per conoscere gli altri ne esiste uno solo: la pazienza. Tutti ci riveliamo per quello che siamo, ad un certo punto. Qualità comprese. Per[…]

#unibonton: pianti & politica – guida all’uso

Pianto. Piangere è liberatorio, fa bene, aiuta a sfogare la tensione e provoca meno disastri di quando s’inonda il prossimo con una marea di insulti. Ci sono però indicazioni: piangere da soli è tristissimo, in compagnia è consolatorio, ad un esame è deplorevole. Prima, dopo, durante, non importa: sembrereste dei personaggini macchiettistici e stereotipati nel[…]

#unibonton: indossare gli occhiali da sole, studiare in ospedale e altro ancora

Occhiali da sole. Basta il nome: se non c’è il sole, non serve metterli. In un luogo chiuso, si tolgono. Altrimenti non sembrerete divi del jet set ma metereopatici con la congiuntivite. Da evitare gli occhiali con montature troppo appariscenti, a meno che non abbiate un passato da paroliere, un presente da soubrette e un[…]

#unibonton: rete di amicizie e rete virtuale

Name dropping. Forse non tutti sanno che cosa sia, ma in troppi lo praticano. Consiste nel far cadere – in maniera fintamente accidentale – dei nomi di personaggi illustri di cui si paventa l’amicizia. Aggiungerei, oltre ai nomi di personaggi, anche il nome di eventi, concerti, mostre e esperienze di ogni sorta. Un terribile gara[…]

#unibonton: mensa & altre amenità universitarie.

Mensa. Sappiate che, da regolamento, la mensa mira a «favorire occasioni di socialità, di aggregazione e di studio, anche attraverso l’uso delle sale di distribuzione come aule studio, accompagnate dalla distribuzione di caffe, the, pasticceria dolce e salata». Funziona solo sulla carta – nessuno mi ha mai portato una sacher in mensa mentre studiavo – ma[…]