Pertini tra le nuvole: il fumetto racconta la storia

Ieri 28 febbraio, presso la libreria-caffetteria Cartazucchero, Elettra Stramboulis e Gianluca Costantini, hanno presentato il loro terzo “fumetto storico” dedicato alla figura di Sandro Pertini. Infatti, dopo i primi due lavori “Cena con Gramsci” e “Arrivederci, Berlinguer” , non si poteva che decidere di chiudere la trilogia con un’altra importante icona della storia e della cultura del nostro paese.

“Pertini tra le nuvole” edito da BeccoGiallo, è il titolo di questo nuovo fumetto, che si presenta al lettore con una coloratissima copertina: il protagonista sorridente in primo piano, con la pipa in bocca e la maglietta azzurra della nazionale italiana di calcio.

La graphic novel vede un iniziale dialogo tra il protagonista impaziente, combattivo, irrefrenabile, e il suo alter ego, un emaciato, disincantato, “ciondolone” Andrea Pazienza (fumettista e pittore italiano, primo biografo a fumetti di Pertini), tra le nuvole del cielo. Nel farsi del racconto, mentre cambiano le forme, e i protagonisti si presentano nelle vesti  ora di Charlie Brown e Snoopy, Asterix e Obelix, e altri personaggi come Mafalda, Popeye, i topi di Maus, si susseguono le vicende politiche e storiche di Pertini, negli anni compresi tra 1978 e il 1985: la lotta antifascista, il carcere, l’esilio, la Resistenza, il cursus honorum fino alla presidenza della Repubblica.

Elettra Stramboulis, nel presentare il suo personaggio, afferma: “Tutto quello che dice Pertini nel fumetto, è reale: lui era esattamente così!” Perfino dall’alto delle nuvole vorrebbe intervenire nella situazione politica italiana, non  accetta di annoiarsi e star fermo. Così, anche nella sua vita su carta, incarna l’avventura. Nei panni di Asterix è il difensore, in quelli di Mafalda, il contestatore.

Pertini 2

Il disegnatore Costantini, spiega il continuo cambio di penna, dai personaggi tondi a quelli stilizzati, poi seri, inseriti in atmosfere fosche: “Vivo una noia di disegno, mi piace cambiare stile ogni  cinque pagine”; così si stempera, nello stile del fumetto “serio”, “maleducato” perché prende in prestito personaggi celebri , il puro e pragmatico racconto della storia. Si tratta insomma di un fumetto impegnato, tutto fuorché un libro per soli ragazzi.

Proprio Pazienza aveva scelto di raccontare “il suo Pert nel 1983, creando la prima biografia di Pertini a fumetti; il Presidente della Repubblica se ne innamorò, tanto da invitarlo al Quirinale. Purtroppo Pazienza non si presentò, non si incontrarono mai, e lui morì troppo presto per pentirsene, a trentatrè anni, per un’overdose. Così scompariva “il più grande fumettista a livello internazionale”, dice proprio Sergio Staino presente all’incontro di ieri, e aggiunge: “ ‘Pertini tra le nuvole’ rende giustizia al personaggio storico, in una macedonia di stili e personaggi, in chiave pop, surreale”.

Finalmente, almeno nella fantasia, riceve spazio il rapporto mai esistito nella realtà, mentre Pertini e Pazienza si incontrano in un laico aldilà. In una delle vignette, quasi nei panni di un nonno, Pert si rivolge a Paz (e anche a noi che ci consideriamo un po’ suoi nipoti) : “Ti voglio narrare l’abicì di come si diventa socialista. E soprattutto, come lo si resta.”. Effettivamente, un po’ tutti noi ci sentiamo figli di un’Italia che non ci appartiene, e siamo costretti a guardare sempre al passato, per cercare e ritrovare degli esempi per cui valga la pena sentirsi italiani. Pertini è uno di questi, e come diceva Montanelli, non occorre essere necessariamente socialisti, per amarlo.

Ricordiamo:

“Pertini tra le nuvole” di Elettra Strmboulis e Gianluca Costantini. Edizione BeccoGiallo, 144 pagine, 16 euro

 

Tilde Randazzo

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