Tra realtà, metafisica e fumetto: "Gli Amari Consigli" di Nicolò Pellizzon

L’Accademia del Fumetto di Siena ha incontrato Nicolò Pellizzon, giovane autore tra i più interessanti sulla scena del fumetto italiano contemporaneo, per presentare Gli Amari Consigli, il suo ultimo lavoro edito da Bao Publishing. L’evento è stato condotto da Daniele Marotta presso il locale Cacio & Pere, dove per un periodo saranno in mostra alcune tavole originali firmate da Pellizzon.

Un’occasione per discorrere sul filo sottile che lega il presente alla magia del destino, cuore tematico di questa graphic novel che ha come protagonista Sara, una ventenne precaria alla ricerca del proprio posto –esistenziale prima che lavorativo- nel mondo. La sua è una vita comune, uguale alle altre di tanti giovani della sua generazione, preda dell’insoddisfazione personale e delle frustanti aspettative altrui. La sua apparente normalità nasconde, tuttavia, un universo interiore parallelo, popolato di allucinazioni pazzesche, creature straordinarie e voci inquietanti. Ma Sara ha imparato a conviverci, così che realtà e fantasia si intrecciano nel suo quotidiano, con effetti spesso spaventosi, incontrollabili ed incontenibili.

Gli amari consigli

Più che una sequenza di eventi è la descrizione dell’interiorità ermetica e metafisica di Sara a scandire la narrazione de Gli Amari Consigli. Ci sono dei passaggi-chiave che di certo marcano la trama, ma è il riversarsi sul reale della dimensione psichica e allucinatoria della protagonista a dominare. Si avverte un senso di paura del sacro, di una spiritualità travolgente ma irraggiungibile perché indefinita, di visioni che preannunciano l’Apocalisse: sarà la fine o l’inizio di una nuova era? Gioco del rovescio, doppio, inconscio: tutto è reso vivido e plausibile dalla potenza legittimata del segno -fumetto, senza che l’autore si ponga effettivamente delle domande né ricerchi–tantomeno dia al lettore- delle risposte precise.

D’altronde non ci sono soluzioni valide universalmente a sciogliere i dilemmi esistenziali. E gli “amari consigli”, quelli che la sua migliore amica da a Sara ma che chiunque potrebbe dare ad ognuno di noi per aiutarci a migliorare la nostra vita, alla fine dei conti si rivelano quasi sempre inadeguati se non deleteri. Questo perché non sono il frutto del nostro libero arbitrio né del nostro io più profondo, ma sono stereotipi deformanti imposti dalle aspettative del mondo esterno, dall’ansia di perfezione e dai complessi di inferiorità che ci attanagliano impedendoci di essere veramente noi stessi.

Nicolò Pellizzon riesce a rappresentare abilmente il senso di precarietà e incertezza che caratterizza il nostro tempo, dominato da una compressione spazio-temporale e da un sovraccarico informativo tali da spersonalizzare gli individui e impoverire le relazioni interpersonali, rendendo vana ogni ideologia. Eppure, anche se certi problemi difficilmente trovano soluzione o sono comunque destinati a ripresentarsi, un modo per affrontarli c’è: si tratta di dare ascolto proprio a quella voce dentro noi, se pure allucinata e straniata, che a volte costituisce l’unica via per provare a superare tutte le paure e gli ostacoli della vita.

È forse questa sorta di mantra la scelta che Pellizzon stesso ha compiuto per vivere la sua vita artistica e personale: libertà ed esplosione, rottura degli schemi e del convenzionale, ricerca dell’inesplorato. Un pizzico di follia e sregolatezza che emerge prepotentemente attraverso il suo tratto preciso e deciso e la tricromia arancio-nero-rosa che si accorda perfettamente all’immaginario fantastico e metafisico de Gli Amari Consigli.

Pellizzon è un giovane artista d’avanguardia, veronese classe 1985, che ha già ottenuto un notevole riscontro di pubblico: Gli Amari Consigli è candidato come miglior fumetto al Premio Micheluzzi del Napoli Comicon. Attualmente sta lavorando per Bao ad una saga per ragazzi. Per conoscerlo meglio visitate il suo sito: http://pellizzon.isoverse.us/

 

Angela Convertini

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