MANGIARE E PARLARE DI CIBO: l'Expo all'UniSi

Ieri, 30 aprile, in un freddo pomeriggio primaverile il profumo di prodotti di stagione, accompagnato da buona musica di sottofondo, ha invogliato adulti e ragazzi a fare una sosta al cortile del Rettorato dell’Università degli Studi di Siena, dove si è tenuto il primo di un ciclo di incontri dal titolo “Il nostro cibo, la nostra storia”.

Da oggi prende il via l’Expo, dunque cibo, alimentazione, sostenibilità saranno le tre parole che nei prossimi mesi, ancor di più che in quelli passati, ronzeranno continuamente nelle nostre orecchie tramite innumerevoli servizi televisivi e radiofonici e racconti di amici, parenti, amici di amici, parenti di parenti, impazienti di dire la propria su cosa si provi ad aggirarsi fra i padiglioni più svariati e fare il resoconto sui chili presi dopo aver trascorso solo un’ora nel Cluster del Cacao e del Cioccolato.

Il ronzio si farà più fitto se vi avvicinerete di tanto in tanto al Rettorato, dal momento che da ieri fino al 31 ottobre l’Università di Siena ha organizzato una serie di eventi che fungeranno da  accompagnamento all’Expo.

Eventi che nulla hanno a che vedere con quello milanese, di portata mondiale, ma che nel loro piccolo possono sicuramente offrire un contributo grazie alla presenza non solo di docenti esperti ma anche di rappresentati di imprese che si occupano di alimentazione, produzione, valorizzazione del proprio territorio, in questo caso quello toscano. Ieri era presente lo stand di SiNutriWellS, una spin-off universitaria senese che si occupa di consulenza alimentare e che ha proposto la degustazione del “pane delle donne”, un particolare tipo di pane che aiuta a contrastare gli effetti della menopausa e a mantenere la donna in salute, realizzato dal gruppo di ricerca della prof.ssa Aliosi del dipartimento di Scienze mediche, chirurgiche e neuroscienze dell’Ateneo e attualmente in commercio.

Expo Siena 1

Altro stand era quello della spin-off dell’Università di Siena Indaco2, che vanta un’alta specializzazione in valutazione ambientale e Indicatori di sostenibilità, e i cui rappresentanti Riccardo Pulselli e Elena Neri, mostrando come sia stato raggiunto l’obiettivo Siena Carbon free, ovvero il pareggio del bilancio di carbonio nella produzione di prodotti tipici senesi, hanno reso ben chiaro quanto sia importante conoscere il valore ambientale dei prodotti tradizionali per fare della propria dieta una buona pratica ecologica e promuovere la sostenibilità del territorio, l’ambiente e la biodiversità. È intervenuto anche il prof. Bastianoni, docente di Chimica dell’Ambiente e Beni culturali presso il nostro Ateneo.

Immancabile la “zona degustazione”, allestita dalla catena Simply Market, che ha allietato i palati dei  partecipanti con genuini prodotti di stagione: fave e pecorino semifresco insieme ad un buon bicchiere di Vernaccia di San Gimignano o di Chianti dei Colli Senesi venivano serviti dallo chef Andrea Marzotti, il quale, su invito degli speakers di uRadio, ha proposto una serie di succulenti ricette per noi universitari da sostituire ai cibi surgelati o inscatolati di cui siamo irrimediabili consumatori.

E che dire della musica? URadio ha reso il tutto ancora più piacevole proponendo brani musicali che ben si sposavano con l’atmosfera gioviale di un banchetto e al tempo stesso seria al momento degli interventi degli invitati.

È stata l’ennesima riprova di come a noi italiani piaccia non solo mangiare ma anche parlare di cibo.

 

Giulia Mele

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