CICLOMAGGIO 2015 – TAVOLA ROTONDA SU ELSA MORANTE

Il Ciclomaggio è un progetto culturale iniziato ufficialmente martedì 7 maggio (qui l’articolo sul primo degli eventi) e proseguirà per tutto il mese con incontri, spettacoli teatrali, musicali e cinematografici all’interno degli spazi del Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Siena.

Quest’anno il progetto è stato dedicato all’autrice italiana Elsa Morante, ritenuta1 una delle più importanti scrittrici di romanzi del secondo dopoguerra.

 

Giovedì 14 maggio, presso l’Aula H del complesso di Fieravecchia, si è tenuta una tavola rotonda sulla scrittrice romana, condotta dalla Prof.ssa Concetta D’Angeli (UniPi) e il Prof. Giacomo Magrini (UniSi). Inquadrandole all’interno del tema della maternità, la Prof.ssa Concetta D’Angeli ha ripercorso le tappe principali della biografia della Morante muovendosi in parallelo con la cronologia delle opere più celebri della scrittrice. Dal suo intervento sono emersi dettagli importanti, tra i quali la concezione della Morante di un amore familiare incondizionato e quasi devoto che si instaura tra la madre e il figlio di sesso maschile (La Storia, Aracoeli); un tipo di amore che, al contrario, viene negato, osteggiato o addirittura rinnegato quando il figlio è di sesso femminile. E poi ancora, la figura della madre che è disposta a tutto pur di proteggere i suoi figli, arrivando a rischiare la propria vita (ancora, La Storia).

Morante 1

Dal discorso della Prof.ssa D’Angeli è inoltre emerso un dettaglio alquanto particolare; innanzitutto Elsa Morante non è mai stata madre, pur mostrando sempre un particolare affetto verso le madri e più in generale a ciò che riguardasse la maternità. Così suoi romanzi sono diventati quasi una sorta di sonda che da lanciare nella scoperta di questo aspetto umano. Inoltre la scrittrice romana, rivela la professoressa, era molto affezionata agli animali, in particolare ai gatti come rivela anche la raffigurazione (autografa) selezionata per la tavola rotonda, e il ricorrere di figure animalesche nei romanzi (soprattutto dei cani) funge da strumento corrispettivo utile a esplorare ancora più da vicino il tema della maternità; i cani dei romanzi della Morante sono sempre fedeli ai protagonisti delle vicende e addirittura arrivano a ricoprire dei veri e propri ruoli di tutori (ancora, La Storia, L’Isola di Arturo).

 

L’intervento del Prof. Magrini, invece, si è concentrato maggiormente sulla ricezione dell’opera della Morante e su di un possibile parere che si può esprimere riguardo il suo corpus di opere e lo stile della scrittrice romana; a sua detta, la Morante sarebbe una scrittrice illuminista, ovvero una scrittrice che, come ricorda la celebre espressione oraziana sapere aude (abbi il coraggio di conoscere, ndr) divenuta celebre dopo essere stata ripresa dal filosofo I. Kant nel definire proprio la corrente dell’Illuminismo2, fa uscire costantemente l’uomo dallo stato di minorità, causato quest’ultimo da una mancanza di decisione e di coraggio di far uso del proprio intelletto senza essere guidati da un altro. I protagonisti dei romanzi della Morante sembrano essere intagliati e disegnati senza sbavature; semplici quanto duri da manipolare, imperterriti nei loro obiettivi e perenni lottatori (su tutti i protagonisti de La Storia).

Inoltre il Prof. Magrini, ricorrendo ad un estratto da La teoria del Romanzo dello scrittore ceco Milan Kundera3, ha osservato come la Morante sia una scrittrice illuminista anche sotto il profilo della religione. Quella della Morante sarebbe, infatti, una religione in cui il Dio creatore dell’universo lascia che questo vada come va, senza intervenire nella storia dell’uomo che alla fine non sarà condannato né premiato per le sue azioni, ma sarà costretto a vivere e competere con la sua stessa storia, i suoi retaggi passati e le prospettive future, immerso in un perenne presente che, come hanno osservato entrambi i professori, sembra lasciare poche occasioni alla felicità.

 

Un incontro pieno di spunti, di possibili e interessanti interpretazioni sull’opera della Morante, farcito di nomi e citazioni: quello di giovedì 14 maggio è stata una tavola rotonda che ha soddisfatto e ha incontrato sicuramente il gusto di molti degli spettatori che vi hanno preso parte.

Il Ciclomaggio 2015 continuerà con i suoi appuntamenti dedicati a Elsa Morante e invita a partecipare al prossimo evento fissato per il 21 maggio, alle ore 17:00 presso l’Aula H di Fieravecchia. Per l’occasione verrà proiettata la pellicola “L’isola di Arturo” di Damiano Damiani e verrà inoltre presentato il libro “Elsa Morante e il cinema” di e con Prof. Marco Bardini (UniPi).

 

Leonardo G. Stenta

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