È sicuramente un compito arduo parlare di un romanzo così complesso, variegato e stratificato qual è “La Ratta”, il cui autore, Günter Grass, scomparso appena pochi giorni fa è stato definito non a caso dal suo collega H. M. Enzensberger “un rompiscatole, un pescecane nello stagno delle sardine, un solitario selvaggio nella nostra letteratura addomesticata”.[…]
Il libro è il primo vero amico di ognuno di noi; un amico Vero, badate bene. Resta lì, paziente, magari ricoperto da un leggero strato di polvere a fargli da cappello; silenziosamente riposto sullo scaffale, in piedi, costretto tra tanti altri, senza sbuffare. Aspetta. Aspetta che a te, lettore indaffarato tenuto su come un burattino[…]
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