Organismi geneticamente modificati
Rischio o progresso?
Da non confondere con la sigla americana OMG (“oh my God” tradotta in italiano “oh mio Dio”), OGM significa “Organismo Geneticamente Modificato” (in inglese “Genetically Modified Organism”). Il termine viene usato per indicare organismi il cui patrimonio genetico (DNA) è stato modificato mediante tecniche biotecnologiche e/o transgeniche (inserimento di nuovi geni negli organismi).
Gli OGM trovano applicazione soprattutto in campo alimentare, agricolo, zootecnico e medico, a livello vegetale e animale.
Perché gli organismi vengono geneticamente modificati?
Per:
- Introdurre tolleranza/resistenza a specifici erbicidi, insetti o erbe infestanti;
- Ridurre i costi di produzione e dei pesticidi avendo una resa migliore;
- Essere più sicuri dei prodotti naturali, perché più controllati.
D’altro canto, quali sono i rischi degli OGM?
- Introducendo nell’ambiente organismi con caratteri genetici che provengono da altre specie e che non sono stati verificati dai meccanismi della selezione naturale, non è possibile prevedere quali conseguenze potranno verificarsi in futuro;
- Una pianta modificata potrebbe incrociarsi per caso con piante coltivate o spontanee dello stesso tipo (ma non modificate). In questo modo, può diffondersi un carattere che potrebbe avere gravi conseguenze per la biodiversità, sia naturale sia agricola;
- In tema di salute, i cibi derivati da OGM nascondono rischi per l’uomo. Allergie, trasferimento di geni ai batteri intestinali, tossicità, aumentata instabilità del DNA …
- Sviluppo di parassiti resistenti;
- Controllo dell’agricoltura da parte di multinazionali.
Un esperimento OGM fu il ‘Golden Rice’, o ‘riso d’oro’. Varietà di riso geneticamente modificato per contenere nei semi il beta-carotene (precursore della vitamina A), avrebbe potuto combattere le gravi carenze di vitamina A nei paesi più poveri del mondo.
Purtroppo però, per raggiungere il fabbisogno giornaliero (750 microgrammi) di vitamina A un adulto dovrebbe mangiare ben 2,3 chilogrammi di riso d’oro al giorno (non ce la faremmo nemmeno facendo una mega abbuffata al ristorante giapponese!).
Forse i vantaggi non superano gli svantaggi. O forse si…
Fatto sta che l’impopolarità degli alimenti OGM è cresciuta nel tempo, nonostante le rassicurazioni dal mondo scientifico. Nel 2003 in Italia viene limitata o vietata la coltivazione di OGM, ma non la sua importazione…. Infatti la gran parte dei mangimi utilizzati negli allevamenti italiani (esclusi gli allevamenti biologici) è prodotta a partire da soia e mais geneticamente modificati importati da altri stati.
Non è facile, quindi, prendere una posizione riguardo agli OGM … E voi?
Cosa ne pensate?
Giulia Bonini.