Ci siamo. Ultimo giorno di Live Rock Festival. uRadio vi racconta questa ultima fatica con gioia e anche un po’ di tristezza, tipica di tutte quelle cose belle che stanno per oltrepassare l’ultima curva del loro ciclo vitale.
Dopo il djset di godblesscomputers all’alba siamo tutti più propensi ad un sonnellino che ad affrontare un’altra serata di concerti, ma è anche il quinto e ultimo giorno quindi vogliamo esserci e dare anche il meglio di quello che possiamo dare. La line-up della giornata prevede Ginevra, Diaframma e España Circo Este.
Ginevra
Ginevra ha 28 anni, viene da Milano dove ha studiato musica e anche scienze politiche. Il suo è un cantautorato che risente più dei rimandi internazionali, così che anche una canzone dei Verdena si trasforma in un pezzo totalmente estraneo al nostro panorama sonoro. C’è infatti nel mondo sonoro di Ginevra un modo di unire canto e musica che potrebbe seriamente portare il pop italiano per nuove strade, finalmente.



I Diaframma
I Diaframma abbiamo imparato a conoscerli un po’ tutte e tutti. Da non so quanti anni propongono il loro concerto-repertorio che non può essere altro che un tuffo nel passato. Non ci sarebbe nemmeno niente di male, se non fosse che Fiumani nel bel mezzo di una canzone abbia deciso di interrompere il cantato lamentandosi del fatto che non gli stessimo facendo abbastanza foto. Quando sottopalco c’erano minimo altri tre fotografi. That’s all folks.
Le foto comunque le mettiamo.



España Circo Este
Per fortuna alla fine arrivano gli España Circo Este a risollevare nettamente il morale. Vengono dall’Emilia-Romagna e si definisco un gruppo tango-punk, in poche parole un gruppo preso bene. I testi delle canzoni farebbero sorridere anche il più burbero dei cinquantenni e il cantante è talmente in sintonia con pubblico e musica che riesce a suonare per tutta la serata nonostante un ginocchi in malora. Quando poi musicalmente ci si muove tra Manu Chao e Bregović diventa impossibile stare fermi.




Questo quinto giorno di Live Rock Festival ci ha ovviamente suscitato molte emozioni contrastanti. Quello che rimane è sicuramente un’esperienze che ci porteremo dentro a lungo e che in qualche modo ci ha anche cambiato.
Vogliamo ringraziare coloro che hanno reso possibile questo festival nella sua venticinquesima edizione nonostante le difficoltà e la situazione precaria. Grazie agli organizzatori, ai tecnici, alle volontarie e ai volontari, al personale della cucina e alle artiste e agli artisti. Avete dimostrato che quando una cosa viene fatta con passione, tutto è possibile.
Ci vediamo il prossimo anno.
uRadio.
Alice Fusai