Nella notte romana è estate. Tre persone stanno sedute fino a tardi sotto il pergolato fresco d’un’osteria di borgata. Da un lato del tavolo Elsa, a quello opposto Pier Paolo. Nel mezzo ci sta Moravia, vecchio amico dell’uno e a lungo compagno dell’altra. Un po’ in ombra, paternamente in secondo piano, tra quei due spiriti così focosi e fraterni: eternamente giovani, consumati dall’innocenza e dalle visioni. Pasolini e Morante, figli d’una razza minore e sparsa: alunni che hanno ripetuto mille volte, con gioiosa testardaggine, la prima classe elementare della vita.
Felici pochi, scarabocchi al margine d’una maggioranza d’infelici molti.
Con Pasolini il Ciclomaggio ha visto la luce, con Morante taglia il traguardo della sua quinta edizione. Come ogni ciclo, si ritorna circolarmente a se stessi.
In tutto questo tempo, con tutte le sue storie, i suoi luoghi, i suoi volti, sembra di non essersi alzati per un solo istante da quella tavola di beati pochi, a cui di volta in volta si sono avvicendati convitati illustri: da Pavese a Tabucchi passando per Calvino.
Come un’isola di sogno, attraccata al porto della primavera, tra le mura senesi, il Ciclomaggio ha atteso anno dopo anno un nuovo sbarco letterario, un’altra deriva creativa della cultura ufficiale.
Tra i luoghi universitari di Lettere e Filosofia, è stato un piccolo bastione di riflessione, interrogazione e fantasia da cui partire alla scoperta del mondo.
Quest’anno la sua par condicio letteraria dedica i giovedì pomeriggio del mese alla scrittrice romana de “La storia”, confrontandosi con il suo sguardo amaro e fiabesco.
Quattro incontri poco convenzionali permetteranno di avvicinarsi al mondo della Morante, a partire da giovedì 7 maggio, ore 17, quando la scena sarà inaugurata dall’azione teatrale “Felici pochi, infelici molti”, liberamente tratta dal testo morantiano “La canzone degli F.P e degli I.M”. L’evento avrà luogo nella splendida cornice del giardino bibliotecario di Fieravecchia e sarà preceduto da un’introduzione della Prof.ssa Marzia Pieri (Università di Siena).
Il giovedì seguente (14 Maggio, ore 17), nell’aula H di Fieravecchia verrà proposta una tavola rotonda sull’autrice animata dal Prof. Giacomo Magrini (Università di Siena) e dalla Prof.ssa Concetta D’Angeli (Università di Pisa).
Il terzo incontro (21 Maggio, ore 17), nuovamente in aula H, proporrà uno sguardo cinematografico sull’opera morantiana. Alla presentazione del libro “Elsa Morante e il cinema” del Prof. Marco Bardini (Università di Pisa), seguirà la proiezione del lungometraggio “L’isola di Arturo” per la regia di Damiano Damiani.
Come d’abitudine, conclusione in festa il 28 Maggio, a partire dalle ore 17:30, nell’affascinante spazio del chiostro di S. Galgano con “Arturo: ricordi all’improvviso”: spettacolo teatrale musicato dal vivo e liberamente tratto dal romanzo “L’isola di Arturo”.
La rappresentazione sarà affiancata dal consueto aperitivo da gustare in compagnia, ammirando la piccola esposizione artistica allestita al piano superiore.
Per chiunque dovesse malauguratamente perdersi gli eventi live, anche quest’anno, la preziosa collaborazione con la stazione universitaria uRadio accompagnerà in onda la manifestazione.
Dario Del Fante
Elena Pelliccioni
Jacopo Rasmi