It’s Christmas time! Ci avviciniamo a balzi rapidi e festosi al Natale. So che la notizia potrà lasciare indifferenti molti di voi: amici Grinch, #statesereni. Questo articolo parla anche a chi preferirebbe passare direttamente al 7 gennaio.
Vi presento una canzone che ha un testo molto adatto al periodo e una storia bellissima, nonostante non sia così celebre. Il titolo, molto evocativo è We need a Little Christmas.
A CHRISTMAS DELIGHT
Il brano non nasce come specificatamente natalizio ma è parte di un famoso musical, Mame. In breve, lo spettacolo narra la storia di questa agiata signora (Mame, appunto) che vive a tempo di jazz e svolazza con costosa felicità da un disastro all’altro. Fino alla crisi del ’29 che, in effetti, la abbatte un filo.
Ecco, giusto il tempo di iniziare a pensare che è povera e dovrà mettersi a lavorare che scatta il momento natalizio. Cosa c’è di meglio delle luci, degli alberi e dei festoni per distrarsi dalle miserie della vita? Qualche superalcolico, forse, ma a Mame hanno affidato il nipotino e non si può evidentemente sbronzare davanti a lui. Dunque? We need a Little Christmas!
La canzone parla proprio di questo: tiriamo fuori gli addobbi e festeggiamo, prima che il malumore ritorni. Cerchiamo di sconfiggere il grigiore e le magagne dell’età adulta con la bellezza di un albero illuminato, con il profumo speziato del Christmas pudding.
For I’ve grown a little leaner
Grown a little colder
Grown a little sadder
Grown a little older
TEMPI CHE CAMBIANO
A questo punto, e qui scatta il momento ‘curiosità’, il nipotino obietta. Zia, coraggio, è appena passato il giorno del ringraziamento! Perché dobbiamo già addobbare? Considerate che il Thanksgiving Day è il quarto giovedì di novembre: per noi, già periodo pieno di regali, abeti e Babbi Natale nei centri commericiali.
Nel 1966, quando il musical è stato prodotto per la prima volta, evidentemente no: addobbare per il Natale a fine novembre doveva essere strano!
Siccome da qualche tempo a questa parte non lo è più, il testo della canzone negli anni è mutato. Non si dice più «but auntie Mame, it’s one week past Thanksgiving day now!» ma «it’s one week from Thanksgiving day now!».
Tempi che cambiano, certo, ma resta immutato il senso di questa canzone: concediamoci il lusso di apprezzare una festa che ci consente di tornare bambini. Al consumismo penseremo domani: ora concentriamoci sulle decorazioni, festeggiando con chi amiamo di più.
Questo è ancora più evidente nella versione che preferisco e ho scelto per voi.
L’INTERPRETAZIONE PERFETTA
Quando Jerry Herman ha scritto la canzone per Mame, forse non aveva in mente quella che sarebbe stata la protagonista del musical: Angela Lansbury. Esatto, Jessica Fletcher.
Che, per una ventina d’anni ha ballato e cantato a Broadway. Sorpresi? Non convinti? Allora guardatela ballare il tiptap.
Più di recente, ha eseguito dal vivo questa splendida canzone, con questo bell’abito rosso super natalizio, un giro di perle e la dolcezza della nonna che tutti noi vorremmo avere. Vi prego, guardatela perché scalda il cuore.
Con la gestualità perfetta, da attrice consumata qual è, di chi spiega il testo di una canzone con tutto il corpo.
Guardate, per esempio, come sembra indicare un immaginario Babbo Natale quando canta «But Santa, dear, we’re in a hurry!». Oppure la faccina compunta che fa mentre dice: «Grown a Little sad/grown a little older».
Insomma, un gioiellino natalizio che, più della smielatissima versione di Glee, ci restituisce il vero senso del brano.
Spero la apprezziate e… Haul out the Holly! Put up the tree before my spirit falls again!
Mattia Barana