Sanremo 2025: le pagelle di uRadio per i testi dei cantanti in gara

Siete prontə per questa 75ª edizione del festival più seguito d’Italia? L’Ariston è in fermento, le luci si accendono e il sipario sta per alzarsi su una gara che promette di tenerci svegli fino a notte fonda! (E Sanremo mantiene sempre le promesse, singh)

Dopo il quinquennio di Amadeus, stavolta al timone c’è Carlo Conti, che torna a Sanremo con il suo inconfondibile stile. Riuscirà a farci battere il record di durata delle serate o tenterà il colpo di scena chiudendo prima di, non so, tipo le due?

Preparate il caffè, trovate una scusa credibile per il vostro capo e tenetevi prontə: quest’anno in gara ci saranno trenta ventinove artistə prontə a farci emozionare, discutere e, inevitabilmente, intasare i social con commenti e meme.

Sanremo 2025 sta per cominciare: siete prontə a viverlo?

Come ogni anno i testi sono stati già resi noti da Tv Sorrisi e Canzoni e non poteva mancare il commento della redazione di uRadio. Saranno promossi o bocciati? Partiamo subito con i primi dieci in gara.


INCOSCIENTI GIOVANI – ACHILLE LAURO | MARIA TERESA FREZZOTTI

voto: 8,5

Lauro De Marinis nasce a Verona nel 1990, in arte Achille Lauro, e partecipa al suo terzo festival di Sanremo con il brano Incoscienti giovani.

Incoscienti giovani è il brano che non ti aspetti dall’autore di Rolls Royce, Me ne frego, Maleducata o Latte+, e invece Lauro stupisce. Mostra un lato che ha già mostrato un poco alla volta con i brani  Marlù, 16 Marzo e Amore disperato, uscito recentemente, ma se fino a questo momento l’ha fatto con il contagocce in questo brano non si è più nascosto. Un ballad romantica ma con velo di malinconica, come si percepisce da questi versi: «Amore mio veramente/ Se non mi ami muoio giovane/ Ti chiamerò da un autogrill/ Tra cento vite o giù di lì / Di amore muori veramente / Se non ti amo fallo tu per me /Ti cercherò in un vecchio film/ Per sempre noi incoscienti giovan. Achille Lauro ha stupito in passato per i suoi eccessi, questa volta non farà parlare i suoi look stravaganti, ma parleranno i sentimenti.


LA TANA DEL GRANCHIO – BRESH | FRANCESCA CARRIERO

voto: 8

Inizio con una confessione: il titolo La tana del granchio non mi faceva impazzire. Prima di leggere il testo, mi sembrava uno di quei nomi che potrebbero stare su un ristorante di mare. E invece, com’è che si dice? Mai giudicare un libro dalla copertina.

Bresh arriva a Sanremo per la prima volta, e io ho deciso di puntare su di lui anche al FantaSanremo. Non solo perché è uno dei miei preferiti in gara (sì ne ho tanti, ma ve ne farete una ragione), ma perché il suo modo di scrivere mi ha sempre dato l’idea di qualcuno che sa mescolare introspezione e immagini di vita. E, leggendo il testo, questo si conferma: La tana del granchio sembra un racconto intimo, personale, un rifugio, forse familiare. Si cita una madre, si parla di futuro, di scelte che pesano.

Certo, le parole scritte sono solo metà del viaggio. Il resto lo farà l’esibizione e mi viene da chiedere: con che atmosfera porterà questa tana sul palco? Sarà un pezzo che cresce pian piano o ci troveremo davanti a un brano con un impatto immediato? Per ora posso solo immaginarlo.


L’ALBERO DELLE NOCI – BRUNORI SAS| CARMINE CALABRESE

voto: 8

Dario Brunori, conosciuto ai più come Brunori Sas, alla sua prima partecipazione al Festival di Sanremo porta un brano che parla delle paure e delle gioie di essere padre, e lo fa con il suo solito tono da cantastorie e con la qualità a cui ci ha abituato da sempre. 

“L’albero delle noci” è un viaggio nel cuore del cantautore calabrese. Un racconto che parte dalla sua esperienza come padre, ma che finisce per parlare a tutti e tutte. Un testo onesto e sincero, che non rinuncia alla sua vena poetica, che restituisce la malinconia di un tempo ancora non vissuto, e di uno già passato. Racconta la quotidianità con la sua delicatezza, ci restituisce la paura di non riuscire a sostenere la felicità e la gioia del futuro che arriva quando meno te lo aspetti. Dario canta la sua vita, e la vita che gli sta intorno, riuscendo comunque a specchiarsi nelle nostre. Un brano “alla Brunori” da non considerare sinonimo di ripetitività, ma segno di un’identità artistica forte e che funziona. 

Ci sarebbe ancora tanto da scrivere su un cantautore che merita sicuramente più successo di quello che ha, e che saprà sicuramente dare il suo forte contributo alla gara, ma per ora mi limito ad aspettare di vederlo sul palco dell’Ariston. 

Per concludere non mi resta che togliere la maschera imparziale che dovrei indossare per l’occasione e fare il tifo per lui.


FEBBRE – CLARA| MARCO SIPIONE

voto: 6,5

Con un piede ben piantato nella cultura musicale italiana di inizio duemila e l’altro proiettato verso aspetti molto più dance, Clara ci proietta in un testo che ha tutta l’aria di diventare una hit orecchiabilissima, come è stato anche per DIAMANTI GREZZI l’anno scorso: parole semplici, versi brevi e sonorità ripetute (vedesi glitch, bling bling, grido-taccio-grido). 

Sempre un fan delle canzoncine depressine sulla rivalsa sociale, un po’ meno di Clara (per quanto debba ammettere che per le mie orecchiette resta uno dei ricordi più vividi della scorsa edizione). L’aspettativa resta piantata su una piccola hit che macinerà numeri, ma che probabilmente non sarà poi molto vicina alla vittoria.


CUORICINI – COMA_COSE | VITTORIA BURCHIETTI

voto: 8

Dopo il successo di Fiamme negli occhi del 2021 e L’addio del 2023, i Coma_Cose tornano sul palco di Sanremo con Cuoricini, un brano che, dietro al suo titolo giocoso e spensierato, cela un messaggio profondo e attuale.

Con questo testo semplice ma evocativo, il duo milanese racconta in modo puntuale ma intrigante una condizione sempre più diffusa tra le coppie consolidate: la routine che sfuma nell’abitudine, portando via con sé anche i gesti più spontanei, come un semplice bacio. Cuoricini esplora il senso di distanza e abbandono che può insinuarsi nella quotidianità della convivenza, mettendo in luce come il cellulare, presenza costante nelle nostre vite, catturi completamente la nostra attenzione, alienandoci e distraendoci da ciò che di prezioso abbiamo attorno.

Che dire, ho grandi aspettative verso questo brano, aspetto solo di ascoltarlo!


DIMENTICARSI ALLA 7 – ELODIE | ALICE MUTI PIZZETTI

voto: 8 

Promette molto bene Elodie, che ultimamente non ne sbaglia una. Il brano parla della vita notturna carica di euforia e divertimento e il momento in cui, all’alba, inevitabilmente, si deve fare i conti con ciò che resta.

Un testo che si legge tutto d’un fiato, malinconico che parla di un amore difficile da dimenticare, ma che io già immagino con sound quasi ballabile. L’atmosfera sarà dark ma non da lenta ballata: saprà aggiungere sicuramente una nota di modernità.

Così su due piedi mi vien da pensare che sarà in lizza per il podio… E dobbiamo ammettere che all’Eurovision porterebbe alto il nome dell’Italia. Sarà all’altezza delle aspettative?


BATTITO – FEDEZ | ALICE MUTI PIZZETTI

voto: 7

Un Fedez come agli esordi: questo Festival segna il ritorno dell’artista come rapper. Da tempo si era spostato su canzoni più melodiche che non gli si addicevano viste le sue scarsissime capacità canore.

Un testo tutto sommato buono. Uno dei brani più attesi ma, diciamocelo, solo per il gossip che è stato creato attorno. Una canzone d’amore, cupa, straziante: è dedicata a una donna che è impersonificata nella depressione. Emergono le fragilità, le paranoie, la voglia di guarire. È presente il solito vittimismo da quattro soldi di Fedez, la voglia di farsi compatire e la presunzione di dover stare al centro dell’attenzione anche a costo di perdere la dignità.

Tutto sembra ruotare attorno a questa donna che qualcuno, chissà perché, identifica con l’amante Angelica Montini. Non a caso è presente una doppia interpretazione, voluta e cercata. E guarda un po’ il gossip sull’amante è uscito proprio a poche settimane dalla kermesse… Una strategia di marketing ben riuscita se l’obiettivo erano i riflettori puntati, ma mal riuscita se l’obiettivo finale è il podio, visto lo sdegno che la situazione ha creato.


FANGO IN PARADISO – FRANCESCA MICHELIN | BIANCA FREZZOTTI

voto: 4

Francesca Michelin, classe ’95 e veneta DOC, è una cantante, musicista, direttrice d’orchestra e conduttrice televisiva… Direi che non c’è bisogno di aggiungere altro per presentarla! 

Questo è il suo terzo Sanremo, e ha deciso di portare una canzone, che come la definisce  lei è “una ballatona strappalacrime”. Effettivamente dal testo traspare la fine di una storia finita male, ma oltre a questo non trasmette niente… 


VIVA LA VITA – FRANCESCO GABBANI | BIANCA FREZZOTTI

voto: 8

Francesco Gabbani, cantante affermato e ormai veterano di Sanremo, ha portato quest’anno una canzone che è un inno alla vita, non mistificando su di essa, ma analizzando quanto sia importante trarre il lato positivo davanti alle difficoltà, anche se è faticoso rialzarsi dalle difficoltà e  affrontarle. 

Adesso bisogna aspettare solo la melodia, ma  possiamo già dire che il testo della canzone promette bene!


CHIAMO IO CHIAMI TU – GAIA | MARCO SIPIONE

voto: 7

Ma sai che non lo so? Gaia è nota e arcinota per la sua tendenza a misclerare musica super pompata e testi davvero deprimenti, e ammetto che “Chiami io chiami tu” mi aveva anche preso bene, prima di vedere che ci sono almeno tre strofe con il su citato titolo e basta. 

Qualcuno potrebbe (giustamente) dire che anche Rose Villain l’anno scorso ha fatto una hit cantando solo boom boom boom, quindi sapete cosa? Va bene, ci sto. 

Spero solo che la parte depre sia davvero depre, che di tutta questa gioia si ci stanca presto e noi vogliamo ballare facendo i piantini in compagnia.

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