#sharetheculture è la nuova iniziativa che sta diventando virale sul web: inviare un libro a qualcuno per riceverne indietro trentasei, a patto che altre sei persone partecipino al progetto: in pratica una catena di Sant’Antonio all’insegna della condivisione in cui vengono donati, al posto di salute e felicità, libri (che poi, in fond, è più o meno la stessa cosa).
Se siete topi da biblioteca ne sarete già a conoscenza e, ovviamente, sarete anche entusiasti all’idea di poter sfruttare un hashtag per leggere gratuitamente. Se, invece, fate parte delle persone che odiano leggere, allora lasciate che la vostra vita cambi con un semplice “mi piace”.
Da qualche giorno su Facebook le bacheche sembrano invase
Ciò che rende il tutto così innovativo è che non potrete scegliere cosa vi capiterà: sarà come un appuntamento al buio. E’ forse questa eccitazione che ha conquistato proprio tutti, anche i più scettici ed i più riluttanti a condividere le tanto odiate catene. Un “like” vi sarà sufficiente per dire basta alle ore spese in biblioteca o in libreria a scegliere cosa leggere: lasciate che il destino vi conduca verso la prossima avventura.
Iniziative come questa dimostrano come la cultura si stia immergendo sempre più nei meandri dei social media, cogliendone l’utilità per divulgarsi il più possibile. Questo è, infatti, uno degli scopi del gioco.
Il post che bisogna pubblicare sulla propria bacheca per unirsi al movimento recita: “Potete trovarvi ovunque nel mondo, più lontano arriviamo meglio è!”.
Indipendentemente dal motivo per cui lo si faccia, per amore della lettura o per ricevere qualcosa di diverso dalle solite bollette da pagare nella buca delle lettere, questa proposta di cui non si conosce ancora l’artefice, sta indubbiamente riscuotendo molto successo tra gli utenti di uno dei network più usati di sempre.
Costanza Lusini
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