Ci siamo, dopo quattro serate, è finalmente arrivata la finale di Sanremo 2021! Tra esibizioni trash e steccate clamorose, chi si aggiudicherà l’ambitissimo Leone d’oro? scopriamolo insieme!
Come al solito a tenerci compagnia dopo il TG1 c’è la simpatica combriccola del Primafestival, intenta a dare un quadro degli ospiti che ci costringeranno anche oggi alle ore piccole.
La rappresentate di lista si presta ad una breve intervista in cui si augurano di fare una bella performance citando parole che normalmente sarebbero censurate da mamma RAI.
Il buon Vernia si impegna in un’intervista, condita dei più classici stereotipi Romagnoli, con il gruppo che ogni balera sogna.
Anche la giovanissima Madame si presta alle domande del Primafestival, visibilmente scossa, evidentemente gli sketch da boomer, soprattutto prima della finale, non le piacciono parecchio.
Niente vogliono proprio farcela imparare a memoria questa pubblicità.
Appare subito Amadeus scortato dalla banda della Marina Militare, visibilmente emozionato per la finale e per l’esibizione della filarmonica.
È subito patriottismo, con l’inno di Mameli e l’inno a San Marco che rimbombano nell’Ariston vuoto.
Amadeus ricorda che per la finale il pubblico sarà sovrano (e vorrei vedere, come li incassano i soldi del televoto sennò?).
Inizia il buon Ghemon, (vecchia conoscenza di uRadio) si presenta con un completo vinaccia, che ricorda quello di un mio zio noto per le sue esibizioni al pianobar.
La sua esibizione non dispiace ma non è eccezionale, lo rovinano soprattutto gli sguardi da abituale della Corte, rimarrà nel limbo di questo Sanremo 2021.
Innamorata di un altro Cavr... aah no scusate, mi confondo sempre, sarà il balletto iniziale.
La sua canzone quest’estate, covid permettendo, passerà tra un Mojito e l’altro con molta frequenza, promossa.
Probabilmente una delle persone più sfortunate del 2021 insieme a Giuseppe Conte, je se vole bene. Il suo brano è uno dei più fighi, spero la Dea bendata, ed il pubblico, lo premieranno.
Quanto è strano vedere una persona vestita sempre uguale tutte le sere di Sanremo?
Tocca a Gio Evan incredibilmente non in shorts, sembra quasi una persona seria.
Niente da dire il testo è bello e profondo, ma la voce manca proprio.
Oramai gli sketch di Fiorello stanno andando oltre ogni immaginazione, deve essere il tempo passato con Achille Lauro a fare quest’effetto.
Come non detto si è messo a cantare un Medley di vecchie glorie, in piena tradizione Sanremese.
È passato da Britney a Little Tony.
I nostri due conduttori decidono di continuare nei loro simpatici siparietti, Fiorello comincia a sentire l’età tirando fuori qualche lapsus.
Spianano la strada ai loro successori augurandogli un Ariston pieno, che carini. (poveri illusi).
Tocca ad Ermal Meta, il mio cantante preferito (Sisi come no), incredibilmente primo con la solita lagna preconfezionata, “Un milione di cose da dirti”.
Magari non dicesse niente per davvero.
Sono partito un po’ troppo acido stasera mi sa…. oh scusate.
Grande Fulminacci, a Santa Marinella ci andavo sempre d’estate con nonno, già sei nel mio cuore.
Il cantautore romano si presenta sul palco con un look molto Indie che più Indie può essere solo un completo arancione, con tanto di baffo d’ordinanza.
Resta uno dei miei favoriti e pensare che neanche lo conoscevo prima di questo Festival.
Sale Ibrahimovic in tenuta da cameriere ad un matrimonio tra Casamonica e Spada.
Da un discorso a sostegno degli operatori del mondo dello spettacolo, ma non mostra lo stesso carisma che ha negli spogliatoi del San Siro.
Lo svedese fa anche una battuta su Achille Lauro e la sua passione per il naturismo, e presenta insieme ad Amadeus il prossimo cantante in gara.
Ritiro quanto detto su Irama, credo Renga non cambi outfit dai tempi di “Angelo”. Speriamo che almeno canti only once stavolta.
Devo dire che lo ricordavo più intonato chissà se è colpa dell’acustica dell’Ariston o delle sue corde vocali?
La scaletta sembra procedere bene, arrivano i migliori cantanti dei peggiori bar di Caracas, con il loro stile originale e magnetico, saranno la sorpresa trash di quest’anno ma catturano molto bene col loro brano da Balera.
Ospite d’onore stasera è l’attrice Serena Rossi, per i bambini come me la voce di Anna di Frozen, che presenta il suo prossimo programma.
Decide poi di mostrare a tutti le sue doti canore, con “A te” di Jovanotti, occasione sprecata poteva cantare “Oggi, per la prima volta” avevo già pronto l’accendino.
Al solito sincronizzano perfettamente i loro outfit (ma quando mai), capisco perfettamente perché la loro canzone piaccia così tanto al pubblico, sono leggeri e spensierati come da titolo.
Ennesima marchetta milionaria alla Tim, con tanto di Amadeus che finge la chiamata.
E non si ferma maiii
Come un fiume che scorre per noiiii
Questa è Tim
Comunicare è vitaaaaaaaa
Mina
Ma torniamo alla finale con la Lady Gaga de No’antri, fornita di un completo che ha più paillettes di quante ne abbiano i figuranti del carnevale di Viareggio.
È brava, ma come Sting su dieci parole ne capisci tre.
Dopo i ringraziamenti molto fantozziani di Malika Ayane, continuano gli sketch random del dinamico duo, Fiorello fa ironia sul balletto russo, alcune delle seggiole dell’Ariston scoppiano in fragorose risate, un discreto numero di queste è costretto ad uscire e correre al bagno.
Fedez è passato da una comune Hippy, prima di esibirsi, a detta della giacca. Mi manca terribilmente la sua versione bad boy, Chiara ce l’ha rovinato.
Ho coniato una nuova teoria del complotto, la vera Michielin è stata sostituita da una sosia rettiliana, la ricordavo completamente diversa.
Chissà su quale cattedrale sta piovendo.
A prendersi per l’ennesima volta l’Ariston arriva la Vanoni, scortata sulla scalinata da Fiorello (per ovvie ragioni di sicurezza).
Ornella decide di portare una sfilza di vecchie glorie sanremesi giusto per ricordare chi comanda ai partecipanti in gara.
Arriva il secondo classificato della scorsa edizione, che presenta in questa finale il suo ultimo brano insieme alla Vanoni.
Non vedo l’alchimia tra i due… ma sarò io.
Arriva il Rapper Sabaudo con la sua canzone di forte protesta contro il paese di musichette mentre fuori c’è la morte, certe volte pecca di qualunquismo ma il brano è divertente nulla da dire.
Molti lo vedono come uno dei pretendenti al podio, basta che batte Ermal Meta poi può classificarsi dove vuole, in my modest opinion.
Ritorna Ibra, che caccia malamente Amadeus, per fare un monologo su di sé, sul vincere e sul perdere, insomma il solito motivational speech che puoi trovare su tutti i feed dei Facebook delle palestre di bodybuilding, condito da qualche salsa nazionalpopolare.
Un violinista suo grande fan si fa una foto con Ibra per un momento di estrema dolcezza.
Arriva Tecla Inolia che presenta il nuovo sceneggiato Rai ” La bambina che non voleva cantare”, sulla vita di Nada.
Orietta, non paga di aver allagato la sua camera di albergo per annacquare i fiori (no non sto scherzando), arriva sul palco per la finale con un vestito che brilla di luce propria, stella tra le stelle. Quasi comincio a pensare di televotarla.
Diesci.
Arriva Arisa con la sua “Potevi fare di più” riferito al suo stilista.
La sua voce non si discute, eppure la canzone risulta trita e ritrita, ma a quanto pare questo è un problema comune a tutta la vecchia guardia Pop.
Arriva Giovanna Botteri che recita in prosa “L’anno che verrà” di Lucio Dalla, la giornalista rappresenta la figura simbolo dell’inizio della pandemia, e dell’anno che abbiamo vissuto, e si presta a raccontare le difficoltà della vita di un’inviata speciale.
L’artista più criticato (ingiustamente) dalla stampa, si presenta sul palco con un trench a scacchi e camicia azzurro nazionale, dimostrandosi amante del rischio.
Nessuno mi toglierà dalla testa che la canzone è bella.
Amadeus consegna ad uno sbigottito Fiorello il premio città di Sanremo, non vedo un leader premiare a sorpresa il suo vice da quando Obama diede la medaglia presidenziale a Biden, quanti feels.
I Naziskin (citazione necessaria), versione italiota dei Led Zeppelin, portano il loro brano “Zitti e buoni” con gli outfit di chi vorrebbe essere Achille Lauro ma non ci riesce.
Durante l’esibizione giocano anche alla cavallina, non avrei mai pensato di scrivere una cosa del genere.
Col passare dell’ora delle streghe arriva Achille Lauro, il cui spettacolo è aperto da un ballerino con mutandine color pelle.
Entra poi lui in una divisa da grande Gatsby, con la sua “C’est la Vie, niente di particolarmente stravagante stavolta.
Partono le registrazioni di tutte le critiche che gli sono state rivolte negli anni e lui mostra poi il suo petto trafitto da delle rose grondante sangue (Ti piace avere sempre torto eh Fra?).
Arriva Madame vestita con un velo nuziale, rimango dell’idea che questa ragazza a 18 anni ha più grinta di quanta ne abbia mai avuta io in tutta la vita, chissà che non la spunti lei?
Per ricordare le imminenti Olimpiadi invernali di Milano Cortina 2026, Amadeus convoca sul palco Federica Pellegrini ed Alberto Tomba, ambasciatori dell’evento sportivo.
Il logo sarà scelto nientemeno che dagli italiani tramite voto sul sito delle Olimpiadi.
Torna il duo più abbinato d’Italia, anche loro con outfit in odor di nozze (e poi dicono che non si sposa più nessuno). Forse è il sonno a parlare ma anche loro mi sembrano dei degni vincitori.
A quanto pare Isabella non può spostarsi da sola con quel vestito.
Me lo merito? ditemelo sinceramente….
La meta per questa finale rimane un lontano miraggio.
TI AMO
IN SOGNO
TI AMO
IN ARIA
TI AMO
SE VIENE TESTA VUOL DIRE CHE BASTA LASCIAMOCI
TI AMO
Il senno di Franco che si chiama fuori
Dopo oltre dieci minuti di Umberto Tozzi sono quasi contento di vedere Zlatan salire sul palco a scherzare con Fiorello e Amadeus.
Divento meno contento pensando a quanti cantanti ancora manchino.
La cantante ex Amici porta suo brano indossando un vestitino da fata turchina, splendida voce ma canzone da compitino.
La seconda coppia più affiatata dell’Ariston (la prima è lo ship AmaxFiore). salgono sul palco con un outfit da ballo del liceo, lasciano un bel effetto e si fanno volere bene, diesci.
Ama chiama Achille Lauro per presentare il prossimo artista in gara, anzi gli artisti Lo Stato Sociale con “Combat Pop”.
Fighi e divertenti che altro dire?
Si ricorda alla gentile. clientela che il vincitore di Sanremo rappresenterà l’Italia all’Eurovision song festival, come è stato, è adesso e sempre sarà.
Inoltre Ama presenta Random, che arriva vestito con una giacca da Carnevale sulla laguna di Venezia o forse da quadro di Jackson Pollock.
Tocca ora a Max Gazzè con “Il farmacista” oggi il look del cantautore sembra più sobrio del solito pur nascondendo una t-shirt di superman.
Anche qui solito discorso la canzone sembra sentita e risentita.
Ok sta assaltando le seggiolone dell’Ariston…. ora sta conducendo l’orchestra….adesso le ho viste tutte in questa finale è ufficiale.
È il turno di Noemi con “Glicine” evito troppi commenti perché con lei sarei di parte, mi limito ad un bravissima.
Come se non bastasse il tempo perso finora, il presidente della TIM, in un ologramma stile Star Trek, annuncia insieme ad Ama la fortunata vincitrice del premio TIM (CHE NON SI SA IN COSA CONSISTA).
Fasma AKA il sosia di Ted Mosby porta la sua canzone “Parlami”, con il volto spaventato di chi teme che il microfono lo tradisca di nuovo.
La canzone è molto bella ma non mi fa impazzire il suo autotune all’ennesima potenza
La finale conclude il suo giro dei cantanti con Aiello, la voce profonda del Meridione.
Il suo brano “Ora” è veramente figo, peccato i momenti in cui al sesso prende il sopravvento l’ibuprofene portandolo ad urlare nello stile dei venditori di polpi di Catanzaro.
Stop al telefoto entriamo nel vivo della finale, peccato che viene subito chiamato Gaudiano per cantare il brano vincitore del festival giovani, così per fare tardi.
Fiorello decide di portarci nel vivo di questa nuova mattinata convocando il corpo di ballo che lo ha accompagnato su Viva Raiplay.
26° Random
25° Aiello
24° Bugo
23° Gio Evan
22° Francesco Renga
21° Ghemon
20° Coma Cose
19° Gaia
18° Fasma
17° Max Gazzè
16° Fulminacci
15° Malika Ayane
14° Noemi
13° Stato sociale
12° Extraliscio feat Davide Toffolo
11° La rappresentante di lista
9° Orietta Berti
8° Madame
7° Annalisa
6° Willie Peyote
5° Irama
4° Colapesce e Dimartino
3° Måneskin
2° Francesca Michielin
1° Ermal Meta
Francamente fatico a definirmi soddisfatto con questi finalisti
Per non farci mancare nulla ecco Michele Zarrillo che ci ruba ulteriori ore di sonno.
Prosegue la carrellata nostalgia boomeristica, mentre io attendo con ansia di scoprire di che morte tocca morire.
Ennesimo ospite, stavolta è Dardust, e pensare che sto aspettando così tanto un risultato che odierò.
Inizia la rassegna dei vari premi.
Premio Mia Martini: Wìllie Peyote
Premio Lucio Dalla: Colapesce e Dimartino
Premio Sergio Bardotti al miglior testo: Madame
Premio Giancarlo Bigazzi al miglior composizione: Ermal Meta
E la classifica finale è:
3° Ermal Meta
2° Francesca Michielin e Fedez
Vince Sanremo 2021
I MANESKIN
In conclusione do i miei complimenti ai vincitori e soprattutto ai vinti. VADO A DORMIRE FINALMENTE.
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Leggendo ho avuto la sensazione di essere presente al festival.Complimenti all'autore.
Grazie mille caro/a Lettore/lettrice.