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L'Unione Europea dice addio al roaming

Chiunque abbia girato un po’ l’Europa si è sicuramente trovato ad affrontare il dramma della ricarica del telefono che si esaurisce dopo nemmeno un giorno di permanenza all’estero. Chi di voi non ha chiamato casa cronometrando i secondi o ha mandato messaggi in codice morse per evitare di prosciugare il credito?! Con gli smartphone la situazione è peggiorata: le compagnie telefoniche ci hanno tentato con innumerevoli promozioni che avrebbero dovuto salvarci dalla sciagura, ma che – diciamoci la verità – non possono dirsi proprio convenienti. Così, per rendere tutti a conoscenza delle nostre meravigliose vacanze pubblicando su ogni sorta di social network foto e video in quantità, ci siamo lanciati come ossessi nella ricerca spasmodica del WI-FI libero, a volte dimenticandoci anche di ciò che di bello ci stava intorno.

Ebbene, i tempi stanno per cambiare: con il voto a favore del Parlamento Europeo di due giorni fa infatti, il roaming verrà abolito su tutto il territorio UE. La tariffa che ci verrà applicata in viaggio in giro per l’Unione Europea sarà la stessa che avremmo pagato anche restando a casa. Se nel nostro Paese abbiamo attivo un pacchetto di traffico telefonico che include minuti, SMS e connessione a internet, qualsiasi chiamata, messaggio e collegamento a internet  effettuato su territorio europeo sarà detratto da quello stesso pacchetto, senza costi extra, ha spiegato il commissario europeo per l’Agenda Digitale Günther Oettinger.

Le tariffe roaming saranno effettivamente cancellate a partire da giugno 2017, ma già da aprile del prossimo anno diminuiranno: lo stesso voto del Parlamento Europeo ha infatti decretato anche che gli operatori potranno richiedere costi aggiuntivi per massimo 0.05 € al minuto, 0,02 € per SMS, e 0.05 € per megabyte, il tutto però IVA esclusa.

Il provvedimento varato ieri dal Parlamento Europeo si colloca in un più ampio progetto di norme sulle telecomunicazioni previsto per il 2016, che ha l’obiettivo di completare il Mercato Digitale Unico. Come ha affermato il vice-presidente della commissione europea Andrup Ansip non si tratta soltanto di soldi, ma anche di barriere – stavolta virtuali ma non meno importanti – che cadono, e che si spera, ci rendono più  uniti.

Drammi di italiani vacanzieri a parte, l’abolizione delle tariffe roaming, è sicuramente un vantaggio per cittadini e imprese, dato che rende più facile ed economico l’accesso e il lavoro online anche oltre confine. Qualcuno teme però che le compagnie telefoniche potrebbero recuperare i mancati profitti derivanti dal roaming, probabilmente aumentando le tariffe domestiche. Dal canto suo l’Unione assicura che non sarà così, e che anzi, anche queste ultime diminuiranno. Per scoprirlo non ci resta che attendere il 2017, e nel frattempo stare attenti a tutti gli sviluppi in materia.

 

Alice Masoni

A.masoni

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