Conoscete Canto di Natale, la famosa opera di Charles Dickens dove un burbero e cinico banchiere viene visitato da tre fantasmi nella notte della vigilia di Natale? L’esperienza rende il protagonista un uomo migliore, ma mi sono sempre chiesto: e se nella sua corsa per le strade di Londra, pieno di gioia la mattina di Natale, avesse incontrato uno scienziato? Se fossi stato in quest’ultimo non mi sarei mai permesso di rovinargli la giornata.
Una delle principali ragioni delle problematiche nello studio dei fenomeni paranormali è l’enorme varietà di fenomeni relative alla presenza di fantasmi: suoni ambigui, foto confuse, movimenti casuali di oggetti e sensazioni non confutabili. L’assenza di ricerche su fatti osservabili, e quindi di uno studio empirico, rende la veridicità dei fenomeni paranormali difficile da confutare. Anche la nuova moda dei Ghost Adventurer (letteralmente “cacciatori di fantasmi”) deve essere considerato solo un hobby. Per quanto usino gadget avanzati o macchine di rilevazione sofisticate, i dati ricavati sono sempre molto aperti ad interpretazione. Un esempio sono i rilevatori di onde elettromagnetiche utilizzati spessissimo nelle investigazioni paranormali. Questi apparecchi vengono impiegati in quanto si ritiene che la presenza di fantasmi influenzi il campo magnetico circostante. Il problema è che non ci sono prove di nessun genere che possano collagare i due ambiti, rendendo gli scienziati molto scettici.
Ovviamente le migliaia di persone che hanno testimoniato e provato esperienze paranormali non sono a un passo dalla camicia di forza. Ci sono molte spiegazioni logiche che rivelano la verità su tutti i fenomeni più celebri, iniziando per esempio dagli infrarossi. Vari studi rivelano infatti che questa radiazione elettromagnetica (provocata per esempio da motori o un meteo particolarmente brusco) possono provocare depressione, brividi e lievi allucinazioni. Questo perchè a particolari frequenze gli infrarossi riescono a far vibrare il bulbo oculare, facendo vedere cose che in realtà non ci sono. Un altro caso è quello di fenomeni paranormali con fantasmi o demoni che tormentano il sonno delle persone bloccandole a letto: in questo caso si parla di paralisi nel sonno, fenomeno che può capitare in periodi di particolare stress o disagio. Si crede di essere svegli ma è impossibile muoversi, sperimentando visioni e sensazioni spaventose e malvage.
Insomma, a livello scientifico c’è poco da fare: non è possibile affermare che esistano fenomeni o entità paranormali. Da una parte però non è un qualcosa di tragico. Storie o esperienze legate al mondo “etereo” alimentano non solo la nostra fantasia ma anche le nostre speranze, a discapito del sempreverde retaggio horror. Dopotutto è proprio la visione di un futuro terribile e desolato che Ebenizer Scrooge, il protagonista di Canto di Natale, capisce che le priorità della vita non sono in una piccola banca in una vecchia strada londinese.
Con questo concludo il mio ultimo articolo per il 2018, augurando a tutti buone feste. E mi raccomando: tenete sempre un occhio al corridoio quando andate al bagno la notte, non si sa mai.
Giovanni B. Della Posta
Fonti: Why people think they see ghosts?, Are ghosts real? Evidence has not materialized.
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