Amarsi un po'

Dal vaginismo si può guarire. Affidarsi ai professionisti è la scelta giusta

Nello scorso articolo abbiamo affrontato una delle tante disfunzioni del pavimento pelvico, il vaginismo (link al precedente pezzo: https://www.uradio.org/vaginismo-quando-il-piacere-si-trasforma-in-dolore/). Dopo averne capito i sintomi e le cause, ci concentriamo adesso su quali sono le figure verso le quali possiamo rivolgerci, come convivere con tale disturbo e cosa aspettarsi da una prima visita.

Il primo passo: prendere consapevolezza

Come più spesso ripetuto negli scorsi articoli, non è facile capire di soffrire di vaginismo, come di altre disfunzioni, perchè semplicemente non ne conosciamo l’esistenza. Se state leggendo queste rubrica e riscontrate delle cose affini a quello che state vivendo non scoraggiatevi. Questo è un punto di partenza per risolvere il problema. Prima cosa da mettersi in testa: non siete pazze, non siete sole. Dal vaginismo si può guarire, dopo mesi o anni di sofferenze.

É prima di tutto un gran lavoro su stesse. Per iniziare un percorso dovrete essere consapevoli. Vi ritroverete a collaborare con il/la vostra specialista. è importante scegliere un professionista, che riconosca la vostra patologia, che non vi faccia sentire sbagliate. Diventerà il/la vostro/a migliore alleata per questo dovrete trovarvi a vostro agio. Dovrete affidarvi a lui/lei totalmente, rispettare i compitini a casa che quotidianamente dovrete svogere affinche insieme alla sua guida potrete arrivare alla meta: stare bene. Ma degli esercizi di riabilitazione ne parleremo più avanti.


E come lo spiego al mio ragazzo?

Rimane il dilemma di tante. La paura è quella del rifiuto, di essere giudicate e lasciate. Ma la soluzione non è chiudersi a riccio e non cercare più le relazioni. Non ha alcun senso nascondersi per il timore della reazione dell’altro. Impara a convivere con la tua disfunzione e trova chi ti sappia ascoltare. è vero, queste disfunzioni mettono a dura prova le relazioni ma capisci davvero chi ti rimarrà accanto e chi invece è solo di passaggio. Se dopo esserti aperta, lui preferisce scappare, era davvero il ragazzo giusto per te? Sicuramente non hai bisogno di una persona che non sa lasciarti i tuoi tempi.

Forse non ci crederai ma è possibile avere un’intimità anche senza un rapporto penetrativo. Non esiste un orgasmo giusto e uno sbagliato: esistono diverse strade per raggiungerlo ed è possibile arrivarci anche senza la penetrazione

Ogni problema ha un valore, mai sminuirlo!

Il dolore è un esperienza sensoriale ed emotiva spiacevole. Può essere biologica, psicologica o sociale. Il racconto di un’esperienza dolorosa deve essere rispettato. Non deve essere contestato, sminuito o ignorato. Se ti fa vivere male devi dargli importanza. L’errore che si fa molto spesso quando si parla di dolore è pensare che esista una sorta di gerarchia, una classifica, da un dolore più grande a uno più debole. In realtà esistono tante storie diverse. Anche tu avrai la tua. Mai confrontare il tuo dolore con quello degli altri.

TERAPIA : la riabilitazione del pavimento pelvico

Può essere definita come un insieme di tecniche che hanno lo scopo di attenuare o risolvere i segni e sintomi derivanti dalle disfunzioni della muscolatura che costituisce il pavimento pelvico.


Chi se ne può occupare?

Quando parliamo di riabilitazione del pavimento pelvico diversi mestieri si intrecciano ed entrano in gioco.

  • Il/la ginecologo/a: possono prescrivere farmaci. Importanti nel momento della diagnosi e per la terapia farmacologica
  • Il/la fisioterapista: si occupano della riabilitazione muscolare delle parti che hanno una disfunzione. Lavorano sui muscoli del pavimento pelvico per farli tornare a muovere come dovrebbero
  • L’ostetrica: promuovono la salute della donna in campo riproduttivo e sessuale
  • Il/la psico-sessuologo/a: esperti in psicoterapia e sessuologia. Possono essere coinvolti se all’origine del mal funzionamento del pavimento pelvico si ha una causa psicologica dovuta da una severa educazione o traumi passati. Ma può aiutare anche a farti accettare la disfunzione che hai e farti vivere più serenamente il tuo percorso di terapia.

Come posso trovare uno specialista in riabilitazione del pavimento pelvico?

Vi inoltro qui due link con la lista degli specialisti in Italia:

ostetriche : https://associazioneitalianaostetricia.it/albo-nazionale-ostetrica-specializzata-nella-prevenzione-rieducazione-e-riabilitazione-del-pavimento-pelvico/

fisioterapiste : https://www.pavimentopelvicoitalia.it/cercaprofessionista/

Potrete trovare la professionista più vicina a voi, alla vostra città, a cui potervi rivolgere!


Ecco cosa aspettarsi da una prima visita

  1. Racconterai la tua storia. Si parte da un colloquio. Non prenderlo come un interrogatorio: dovrai raccontare qual è il tuo problema, come è cominciato, come si è evoluto e quali sono i sintomi. Parlerai con la specialista delle tue abitudini riguardanti la funzione intestinale, la funzione urinaria, la funzione sessuale, l’eventuale presenza di dolore, se sei stato/a sottoposto/a a interventi chirurgici, che farmaci prendi e se hai già provato con altri trattamenti.
  2. Si procederà con una valutazione del pavimento pelvico di cui però parleremo nel prossimo articolo

Alice Muti Pizzetti

Alice Muti Pizzetti

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