TROUBLED WATER – MARCO MESTICHELLA

Dopo una fortunata campagna sul portale Musicraiser.com, Marco Mestichella pubblica l’EP dal titolo Troubled Water, l’ultimo in ordine di tempo, dopo un primo EP e dei mixtape. Nel mese di gennaio siamo riusciti a concordare un’intervista con l’artista italiano e, durante la conversazione, era già trapelato qualcosa sul suo imminente lavoro; il suo secondo lavoro sarebbe stato, infatti, un’evoluzione sul solco già tracciato dal precedente e acclamato The Day I Killed My Ego, il primo EP di Marco. Così Fragments Of Light, il singolo di lancio di Troubled Water, ha avuto il compito di offrire al pubblico un assaggio delle sonorità elaborate da Marco e dal suo team di lavoro.

Marco Mestichella attualmente, lo ricordiamo, è di stanza a Londra, dove tra live session e studi di registrazione, sta portando avanti il suo progetto musicale, offrendo delle sonorità, nonché una buona intelligenza compositiva, assolutamente degne di figurare tra le migliori nuove proposte italiane.

 

Troubled Water risulta così essere il naturale frutto di una serie di esperienze dell’artista italiano, immerso nell’effervescente clima musicale londinese, che portano alla maturità i suoni già accennati nei suoi precedenti lavori. E’ impossibile, se non minaccioso per la ricca e accuratissima produzione dell’album, ridurre ad un’unica definizione stilistica l’ultimo lavoro di Marco Mestichella; i brani oscillano tra sonorità trip-hop, soul-step (un intreccio tra il cantato soul e ritmiche che vagamente si avvicinano alla dubstep) per poi esplorare anche le zone dell’elettronica minimale (su tutte Trouble Water Arbus Paik Remix sembra voler omaggiare i mai troppo osannati Kraftwerk), senza dimenticare quella eurodance che continua tanto a piacerci (ancora Trouble Water Arbus Paik Remix), fino ai ritmi brachicardici della drum ‘n’ bass che strizzano l’occhio ai Massive Attack e ai Portishead.

Il disco si apre con l’unico brano scritto in lingua italiana, Vola Via, che riesce ad incastrare perfettamente la prosodia italiana ai tappeti sonori fatti di ritmi dispari, tastiere elettroniche e ricchi effetti eco, per un risultato che sorprende l’ascoltatore, dimostrando come sia possibile cantare in lingua italiana su un certo genere di musica che continuiamo a concepire come non nostro. Il testo, poi, sembra essere una filiazione aggiornata del brano di Elton John, Skyline Pigeon, tant’è che condividono nel ritornello la stessa espressione (fly away / vola via) e offre all’ascoltatore un positivo messaggio di forza e di coraggio per spiccare il volo con le proprie energie. 

Troubled Water è il secondo singolo, nonché title-track dell’intero album, ed è un brano che alza i BPM, preparando al tripudio ritmico che seguirà per l’intero album; Marco si destreggia con grande abilità nella lingua inglese, tornando a trattare di tematiche che colgono da vicino il sentimento di sentirsi liberi dalle paure e dai retaggi che agiscono su di noi a causa di ciò che ci circonda (metafora che viene indicata appunto dall’espressione troubled water, le acque agitate in cui nuotiamo). Un inno alla propria forza di volontà, veloce quanto orecchiabile (è, infatti, il brano più breve dell’EP) che lascia intravedere in Marco Mestichella una sensibilità musicale senz’altro distintiva.

Chiude il trittico dei singoli When The Sun Goes Down, un brano dal vago sapore estivo, in cui Marco sfoggia anche un’ottima capacità interpretativa tra le basi sintetizzate, i giri di basso e gli handclapping. When The Sun Goes Down rispolvera quelle che sono stati gli stilemi sonori tipici degli anni Ottanta, coniugandoli tuttavia con una logica compositiva aggiornatissima e per nulla piatta o banale; When The Sun Goes Down è sicuramente la canzone più radio-friendly dell’album.

 

Oltre ai precedenti brani, l’album si compone di una serie di canzoni remixate e incise in collaborazione con validi compositori che estendono il campo d’azione della voce di Marco Mestichella e tra le diverse canzoni merita una menzione  particolare la versione remixata da Sam Ewens del singolo di lancio Fragments Of Light; un R&B slow tempo in pieno stile, farcito di archi e una batteria sincopata che ben si sposa con il cantato di Marco, per un pezzo che vale molto all’interno del vasto campionario di suoni dell’album.

Troubled Water è, quindi, un album che vale la pena di ascoltare per scoprire ciò di cui è capace uno dei nostri talenti italiani; un album che all’apparenza sembra essere miscellaneo, ma che rivela al suo interno un’ottima compattezza sonora che fa il paio con le più che buone doti vocali di Marco Mestichella.

 

Leonardo G. Stenta

 

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