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URADIO UNPLUGGED: BUSSOLETTI

Venerdì 13 marzo 2015 si è svolto un nuovo appuntamento con uRadio Unplugged, il ciclo di live di uRadio, in collaborazione con Ustation, Usiena Welcome e l’Università degli Studi di Siena. Eravamo nell’aula 468 del complesso San Niccolò, ed è stato nostro ospite Bussoletti.

Abbiamo conosciuto Luca Bussoletti (ed i suoi musicisti Andrea e Peppe) lo scorso autunno, quando il cantautore romano e la sua band ci hanno fatto ascoltare alcune delle loro canzoni. Avevamo fatto una chiacchierata molto piacevole, parlando di amore, di musica e di anni Ottanta: sarebbero stati questi gli elementi dell’album che Bussoletti aveva in cantiere.

Quell’album oggi esiste, si chiama “Pop therapy”, e questa volta abbiamo potuto assaporarne appieno tutte le sfaccettature.

La “terapia pop” che il cantautore vuole prescriverci consiste in un particolare modo di affrontare sentimenti che ognuno di noi prima o poi avverte, stati d’animo in cui ci si trova a volte bene, a volte meno bene. La cura è sicuramente l’ironia, utilizzata come mezzo di comprensione di sé e della realtà.

Bussoletti ci parla di amore, quello sincero, delicato e spensierato di chi ha abbracciato l’idea di coppia come progetto insieme. Un esempio è sicuramente la canzone “Come scemi”: “guarda che cosa mi hai fatto, mi hai reso felice. Sì, forse ammetterlo è brutto, ma è bello e mi piace”.

È questo il modo in cui Luca vive la sua vita in questo momento: a coronare la sua storia d’amore personale ci sono due figli. Il nostro ospite ci ha raccontato di quanto importante sia, per lui, trasmettere la passione e l’attenzione alla musica anche a loro, sin dalla pancia della mamma. I bambini sono delle spugne, che assorbono quello che li circonda: per i piccoli Bussoletti, quindi, la terapia è l’ascolto di musica di qualità.

Il cantautore romano, però, sa anche che nella storia di una persona ci sono momenti in cui per star bene bisogna lasciarsi andare a dei piccoli piaceri che “fanno male”: nella canzone “L’amore invece fa benissimo” si parla proprio di questo. La frittura, gli sport estremi, la televisione e l’amore a pagamento sono necessari per darsi nuova energia, senza preoccuparsi troppo delle eventuali conseguenze.

L’idea del brano è ben espressa dal videoclip, uscito a gennaio per presentare la pubblicazione dell’album. In alcune scene i protagonisti sono due topini, a rappresentare cliente e venditrice del sesso a pagamento. Le altre scene sono girate a rallentatore e mostrano oggetti che si rompono, a simboleggiare ciò che fa male. Interagire con un topo non è stato facile per Bussoletti, che ha dovuto pian piano prendere confidenza con l’animale. Alla fine, però, Luca ed il topino sono riusciti a lavorare insieme!

L’ironia e la spensieratezza di Luca Bussoletti sono, in verità, sintomatici della sua grande maturità di uomo sensibile. Lo dimostra innanzitutto il brano “L’invenzione della nonna”, in cui l’atmosfera soave, quasi fiabesca della musica accompagna la dichiarazione di affetto, nostalgica ma cosciente, di un nipote alla donna che ha contribuito a renderlo adulto: “Mi dispiace se ascoltavo da un orecchio solo tutte quelle storie su di te. Ora invece basta un maglione vecchio per aprire libri di memorie dentro me”.

La sensibilità del cantautore è anche coscienza sociale, capacità di capire il mondo che ci circonda e, in particolare, il Paese in cui viviamo. L’autore affronta questi temi, in particolare, nei brani “Ai posteri” e “#Italianstory”. La prima canzone, “Ai posteri”, è una immaginaria lettera dell’Italia, dalle fattezze di una bella ragazza che ha perso ogni speranza e che vuole abbandonarci: “Ciao, questo è un addio. E’ il destino mio che smette di mordere”. “#Italiansory” parla, invece, di tutte le porte in faccia in cui ci si imbatte, dei rifiuti, del doversi accontentare “qui dove è normale scambiare per arroganza la parola progetto”.

È evidente che in queste canzoni l’ironia lascia il posto alla coscienza, senza però scadere nella rassegnazione.

Tutti questi temi fanno di “Pop therapy” un album sfaccettato, completo. Canzoni da cantare sotto la doccia, ma dai testi veri, consapevoli.

L’album è stato presentato lo scorso gennaio presso la galleria d’arte White Noise di Roma, con un party esclusivo e divertente, in cui arte e musica creavano una commistione perfetta. Da allora in poi quello di Bussoletti è stato un percorso in ascesa: il suo lavoro piace molto (lo troviamo nelle classifiche del periodico TV Sorrisi e Canzoni) e l’artista aprirà i concerti del cantautore Tricarico in giro per l’Italia.

Auguro a Luca Bussoletti di continuare a curare con la sua terapia pop, perché le parole, la musica, l’arte sono un mezzo per crescere e, perché no, per divertirsi. Perché amare la musica fa benissimo! Seguite Bussoletti sul suo sito www.bussoletti.it, e soprattutto ascoltate il suo disco!

Uradio Unplugged torna la prossima settimana, ci attendono altre chiacchiere, risate e musica live!

 

 Loredana Leo

a.coscetti

Vice Caporedattore di uRadio, aiuta il boss a tenere a bada l'enorme quantità di famelici redattori che ogni giorno affollano le stanze segrete della Redazione. Il suo interesse principale è lo sport, con particolare riferimento a quello sport minore che nessuno, almeno in Italia, conosce. Com'è che si chiama? Ah, sì, "Calcio"...

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