Siena Photo Awards: l’evento made in Siena che ha conquistato il mondo

156 paesi coinvolti, più di 40.000 immagini inviate, un trend di visitatori sempre più in crescita, un mese di eventi in città e nei canali sociali. Sono 11 categorie fotografiche che spaziano dall’architettura allo stile steeet, dal photojournalism al nature, dai droni al covid-19.

Il #SienaAwards entra nel vivo e noi di uRadio vi portiamo alla scoperta dell’evento attraverso un’intervista a Luca Venturi, founder dell’evento.

Fotografia & Pandemia


Il 2020 è stato un anno tragico per l’Italia e per il mondo, ma molto impegnativo per il mondo della fotografia. Secondo lei qual è stato l’impatto della fotografia nel comunicare i propri messaggi nel periodo del covid-19?

V: La fotografia suscita un impatto sempre forte. É un linguaggio di comunicazione, senza dubbio, tra i più importanti in assoluto. Essa è in grado di comunicare in un attimo stati d’animo, emozioni trasversalmente ad ogni pubblico di diversa nazionalità e livello culturale. Mentre tutti noi osservavamo agli inizi l’arrivo della pandemia la fotografia ci ha aiutato a riflettere su come il mondo intorno a noi stesse cambiando.

Fotografia & Futuro

In un’epoca in cui i social comandano con foto istantanee i cellulari risultano ormai attrezzati a pari delle macchine fotografiche. Cosa ne pensa di questa tecnologia fotografica sempre più più connessa ai giovani? È forse pronta a soppiantare la tradizione con il quale siamo cresciuti?

V:  La fotografia è diventata ancor più potente grazie all’uso diffuso dei social che ha permesso di prestare più attenzione all’immagine in sé. Ciò ha portato ognuno di noi a sentirsi fotografo e a sperimentare nel suo piccolo la passione per la fotografia. Esistono le “ belle foto “ da social che suscitano emozioni e le foto che fa notizia, che oltre a emozionare, ci racconta una storia che deve esser assolutamente tramandata al suo pubblico. Il digitale, ha contribuito sicuramente, a una maggiore diffusione della fotografia, rispettando i principi fondamentali della composizione di uno scatto. I telefoni permettono di scattare anche in condizioni di luce in cui le macchine fotografiche non arrivano. Penso sia assolutamente un valido strumento.

Ovviamente la sensazione di scattare dietro ad un mirino non suscita le stesse emozioni di uno schermo. Sia il cellulare che la camera, sono sullo stesso piano. L’importante per un fotografo è avere l’idea di quello che si ha in mente e che si vuol raccontare.

Fotografia & Giovani

Quale consiglio si sente di rivolgere ai giovani con la passione per la fotografia?

V: Il consiglio che mi sento di dare a un giovane è quello di segui il proprio sogno, crederci nonostante la realtà che ti circonda. Impara dai più grandi che possono esserti d’ispirazione nella realizzazione del tuo progetto. Fare tanta gavetta, sperimentare, leggere è sicuramente un ottimo spunto! Il Siena Awards attraverso l’alternanza scuola-lavoro e stage ha cercato di coinvolgere i giovani dove attraverso l’esperienza si potessero sentire partecipi di questo grande progetto.

“ Hardship of Life” (Difficoltà della Vita) di Mehmet Aslan

La foto dell’anno del Siena Awards, ha commosso davvero tutti. Giornali, TV, radio hanno parlato di questo scatto e del vostro prestigioso evento. La foto ritraente padre e figlio, profughi siriani, vittime degli orrori della guerra sulla propria pelle, dicono tanto dello status attuale di quella regione. Potremmo considerare questa fotografia come uno scatto emblematico, destinato alla storia, come ad esempio la “Ragazza Afgana” ?

V: La selezione degli scatti è effettuata da un gruppo di giurati indipendenti e rigorosi: esperti legati al campo fotografico, fotogiornalisti, giornalisti indipendenti, picture-editor di importanti riviste. Quest’anno per la prima volta, prima alcuni componenti della giuria hanno proposto di confrontarsi sulla foto prescelta, per far si che tutti fossero d’accordo sulla potenza comunicativa dello scatto emblematico. Ci aspettavamo il successo dello scatto, ma non pensavamo che quest’ultima potesse fare il giro del mondo. è stata repostata anche da grandi star impegnate nel sociale come Angelina Jolie.

Una foto che mi ha mosso emotivamente, uno scatto destinato a rimanere nella storia! Un’immagine forte, bella, che non passa inosservata: muovendoci dalla parte centrale, ci accorgiamo della disabilità in un secondo momento… ogni volta ad ogni analisi, si coglie un sorriso, un significato, un dettaglio in più.

SienaAwards & Sviluppi futuri

Il festival si è rivolto ad un vasto pubblico e tiene conto di una vasta gamma di partecipanti: fotoreporter, giovani alle prime armi, grandi fotografi, appassionati. Cosa ne pensa di questo percorso? Quali obiettivi vi riserverà il futuro?

V: Il premio in sé punta sostanzialmente a premiare l’immagine in base a ciò che suscita. Chiunque può vincere: lo scatto di quest’anno è stato realizzato da un semplice veterinario. Qualche anno fa ad esempio nella categoria “One Life” un giovane ragazzo diciottenne di origine polacca vinse gareggiando con esperti del national geographic. Insomma, ognuno può provare a vincere senza avere complesse competenze in campo. Il Siena Awards si è affermato nel corso del tempo ammirato da grandi organizzazioni come il Pulitzer, WordPress Photo e ciò ci rende davvero orgogliosi. Possiamo dire che il nostro è un sogno, che con grande gioia, si è realizzato.


Alessandro Mastromarino

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