È nei tuoi occhi
che vorrei affogare,
smettere quest’affanno
in quel blu alpino,
mentre l’acqua riempie i polmoni.
Perdere fiato, sprofondare,
con la tua voce sottile che nomina
qualche poeta che ignoro,
anch’egli stanco,
anch’egli ingiallito dal tempo.
Non mi interessa più
parlare di pochi versi ignoti,
ma tu continua,
ignora la mia falsa curiosità,
ignora la comune delusione,
ignora la fame del mio sguardo.
Fammi affogare
nella placida armonia della tua parola.
Matilde Zambon.
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