Conosciamo insieme giovani artisti iscritti all’Università di Siena che tra studio ed esami si dedicano a questa nobile arte. Noi di uRadio abbiamo intervistato per voi Luca Lo Buglio, studente di Lettere, classe 2002, originario di Marsala (TP)
L: Ho iniziato a scrivere, comporre e successivamente pubblicare per bisogno personale all’età di 16 anni, durante gli inizi dei miei studi liceali. Tra una pausa studio e l’altra annotavo sul mio taccuino le idee e i pensieri. Il pubblicare i miei brani è stato un modo per comunicare le mie idee al mondo, a quel pubblico che come me condivide passioni ed esperienze comuni.
L: Non ho mai avuto propriamente un genere del cuore, ma sono molto legato alla musica classica e al rock. Mi ritrovo molto anche nel cantautorato pop attuale e del passato, che cerco di far apparire nei versi e nelle sonorità dei miei brani. Uno dei cantanti a cui mi ispiro è la grande icona del rock d’autore Vasco Rossi. I suoi testi sono pieni di grande emotività. Così come ascoltando generi in lingua angloamericana: Bruce Springsteen per la sua energia in testi prettamente malinconici, Eminem di cui adoro la sua grande schiettezza espressa nei propri brani ed Ed Sheeeran per la delicatezza dello stile.
L: Di essere sempre umili con sé stessi e verso il proprio pubblico che ci ascolta. Bisogna accettare e trarre spunto dalle critiche, per cercare di migliorarsi e costruire più solidamente il proprio sogno.
L: Sicuramente il bagaglio culturale che mi offre questo corso di studio è un incentivo per far funzionare la
mia fantasia, principalmente riguardo i testi. Conoscere i sentimenti nelle opere dei vari autori è senza dubbio utile e fondamentale per la formulazione di testi più variegati e ricchi di significato.
L: La musica mi ha dato la forza per superare questo periodo brutto come il Covid, specialmente nei momenti duri come il lockdown. Immaginavo una vita sociale momentaneamente persa attraverso i testi di un cantautore o attraverso le note di un musicista immerso nella gente. La musica (e l’arte in generale) mi hanno “salvato”, allontanato per qualche istante dal brutto clima che stavamo e stiamo purtroppo ancora vivendo.
L: Per me la musica è un qualcosa di personificato. È quella persona che quando ho bisogno mi aiuta nei
momenti belli e non, a sperimentare con le diverse mutevoli situazioni della vita. Per me è insomma un punto di riferimento per evadere dai momenti bui e riflettere sulla vita quotidiana, accompagnato dalla mia tastiera e diamonica del tempo.
L: A Siena innanzitutto vorrei continuare a credere prima nel mio percorso di studio e successivamente
sperimentare ancor di più nella via maestra della Musica. Quest’anno ho avuto modo di pubblicare un Ep su Spotify dal titolo “Vita Nuova” incentrato sul percorso di vita di una persona: parte da una traccia in cui narro della nascita, attraverso le gioie e i dolori dell’esistenza e termina con la saggezza della vecchiaia. Recentemente, durante questi mesi senesi, su Youtube ho pubblicato ” Festa di Natale”, un brano in cui si contrappone lo spirito natalizio che vuole imporre la società a quello spirito interiore che molte persone.
Per il futuro? Sto già pensando di pubblicare dei singoli, con tema più o meno centralmente Siena: un feat.
con alcuni studenti fuorisede come me che ho incontrato in questi ultimi mesi.
Alessandro Mastromarino
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