S: Il 19 ottobre è comparso sulle bacheche e nella stanza della lavanderia un avviso di non utilizzare le lavatrici perché il 20 sarebbero state sostituite. Inizialmente era stato detto che in pochi giorni le lavatrici sarebbero state sostituite. Così non è stato: gli studenti sono stati lasciati totalmente senza lavatrici. Questa situazione si è presentata in tutte le residenze senesi eccetto quella del Bandini.
M: Si andava in lavanderia, servizio molto caro (minimo 4 euro per una lavatrice con capienza minima, che portava davvero pochi capi) soprattutto se si considera che c’è da aggiungere il costo dell’asciugatura dato che sarebbe impossibile tornare in residenza con i vestiti bagnati. Alcuni hanno portato i loro vestiti a casa di amici. Altri ancora hanno lavato i capi a mano come possibile, nei lavandini o bidet.
S: All’avviso cartaceo sono seguiti 20 giorni di silenzio nonostante le continue richieste di aggiornamento e lamentele. Durante questo periodo è emersa una mancanza di comunicazione non solo con gli studenti ma anche interna. Il personale non sapeva dare risposte precise, anzi, spesso quelle ricevute erano in contrasto tra loro.
L: Sono state fornite delle lavatrici sostitutive temporanee la maggior parte delle quali era inutilizzabile o mal funzionante.
M: Più tardi si è venuto a sapere che il disagio non ha riguardato solo Siena ma tutta la Toscana. Il disagio maggiore nella sede di Siena è stato causato dall’essere l’ultima città ad avere le lavatrici sostituite. Queste infatti sono state fornite una città alla volta a distanza di una settimana l’una dall’altra.
L: Nessuna ulteriore comunicazione che informasse su come la situazione si sarebbe evoluta.
S: Il 18/11 si è tenuta una manifestazione organizzata da CRAVOS in cui gli studenti si sono recati davanti alla sede di Siena del DSU. In mano uno striscione riportante la scritta “panni sporchi come la coscienza del DSU Toscana” e hanno portato i loro vestiti sporchi come gesto simbolico.
L: La manifestazione è stata tesa: c’è stato uno scontro (pur pacifico) per poter entrare all’interno dei cancelli, posare i propri vestiti davanti all’ingresso e ottenere un colloquio con il dirigente Enrico Capitelli.
M: Dopo numerose pressioni hanno ammesso all’interno 2 rappresentanti del comitato studentesco più 2 rappresentanti per ogni struttura.
M: Il DSU ha detto che non c’era modo di risolvere la questione diversamente o in tempi più brevi. I rappresentanti del CPS (Comitato Partecipativo Degli Studenti) hanno detto che avere le lavatrici non era niente di essenziale e che gli studenti si stavano lamentando troppo.
S: Una decina di giorni fa è stata inviata una mail in cui il DSU si scusava per il disagio procurato e ammetteva la malgestione dei tempi di sostituzione. Comunicazione della quale era già comparsa una copia cartacea alla residenza Uopini. In questa stessa mail si informava che ci sarebbe stato un risarcimento per il disagio causato ma senza nessuna indicazione di cifra o tempistica.
L: Sono arrivate le lavatrici che questa volta sono effettivamente nuove. In un giorno solo sono state sostituite tutte lavatrici vecchie (spesso guaste). Verrano riparate e risisemate per poi essere portate nelle residenze in centro.
S: In alcune altre residenze però i problemi rimangono. Sicuramente a San Miniato e De Nicola la situazione si è risolta.
S:Ora da parte del DSU c’è una comunicazione costante riguardo tutti i problemi, per esempio hanno avvisato 8.2 per una momentanea interruzione del riscaldamento.
M: Anche il confronto avuto alla manifestazione è servito. Ora i rappresentanti delle residenze studentesche parteciperanno alle riunioni della dirigenze del DSU in modo da garantire un confronto più diretto con gli studenti.
M: Il confronto è stato positivo, ma comunque rimangono ancora problemi. Per esempio con i tubi riscaldamento, il wi-fi che durante la pandemia ha impossibilitato tanti studenti a seguire le lezioni, tutt’ora non funziona bene.
L: Abbiamo la speranza di una maggiore trsparenza e che i responsabili si preoccupino di ascoltare direttamente i ragazizi e diano peso alle segnalazioni.
S: Spesso vivendo in residenza veniamo visti come privilegiati perché abbiamo la borsa di studio e il posto alloggio, ma non è così, il nostro è un diritto e qualcosa ottenuto mantenendo certi standard di rendimento.
INTERVISTATI:
Simone Fonzo
Lorenzo Cucumazzo
Manolo Zocco
Giorgia Lombardo
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