L’anatra all’arancia

L’Anatra all’arancia, l’eleganza di Carlotta Natoli e la comicità di Emilio Solfrizzi divertono il pubblico dei Rinnovati.

Lo scorso weekend il sipario del Teatro dei Rinnovati si è aperto sulla fine di un matrimonio, quello tra Lisa e Gilberto. La scena d’apertura è una partita a scacchi tra i due, una partita che rimarrà sullo sfondo per tutto lo spettacolo, caratterizzato dall’incertezza su quale sarà la prossima mossa di uno dei due.
Gilberto scopre il tradimento di Lisa con un uomo diversissimo da lui, ma che soprattutto riempie Livia delle attenzioni che lui non sa darle. Da qui prendono il via tutta una serie di eventi che porteranno a un soggiorno a quattro nella casa di Lisa e Gilberto. Ai coniugi si uniranno infatti l’amante di lei e la segretaria di lui.
La scenografia è un ambiente domestico, organizzato su più piani di cui il primo è il salotto della coppia che sullo sfondo si apre con una porta e delle finestre a vetri che lasciano intravedere lo spazio esterno che sarà anch’esso parte della rappresentazione.
La fine di un matrimonio e un tradimento vengono spesso associati a silenzi e periodi di tristezza, in questo caso invece la fa da padrona l’ironia che caratterizza tutto lo spettacolo diviso in due atti.
I due separati da una storia che ormai non funziona più sembrano voler proseguire con le loro vite come due rette parallele incapaci di incontrarsi ma che saranno in realtà destinate a riavvicinarsi e a infrangere tutte le leggi della geometria.

Lo spettacolo fa riflettere il pubblico sull’amore e le relazioni, e lo fa in maniera fresca e divertente lasciando trasparire che l’illusione dell’amore perfetto rimane tale se non si è disposti ad accettare i difetti di chi è al nostro fianco: Lisa infatti si innamora di un uomo sì nobile, ricco e attento, ma incapace di ridere, mentre alle spalle lascia un marito forse disattento e infedele ma capace di entrare nel suo animo con ironia.
Lo spettacolo ha lasciato soddisfatto il pubblico dei Rinnovati che ha applaudito il talento dei protagonisti dopo aver fatto risuonare in platea e sui palchi risate fragorose determinate dal talento dei protagonisti, primi tra tutti Lisa interpretata da un’elegantissima Carlotta Natoli, e Gilberto, interpretato da Emilio Solfrizzi che si conferma un vero mattatore.
Anche gli altri protagonisti si sono dimostrati centrati per il loro ruolo. A calcare il palco insieme a Natoli e Solfrizzi abbiamo visto anche Beatrice Schiaffino a interpretare la segretaria di Gilberto, Ruben Rigillo nei panni dell’amante di Lisa e Antonella Piccolo come domestica della casa.

Lo spettacolo ha sicuramente soddisfatto le aspettative grazie all’enorme talento degli attori in scena, ma forse si presta maggiormente a essere apprezzato da un pubblico più adulto e abituato a ironia e ruoli già consolidati nei prodotti audiovisivi più o meno recenti del nostro cinema e della nostra televisione.
Alcune rappresentazioni stereotipate potrebbero a oggi far storcere il naso a un pubblico più giovane maggiormente sensibile a questioni di stereotipizzazione di alcuni ruoli sociali, anche se sappiamo bene che la caratteristica del teatro dai suoi esordi è proprio quella di portare in scena delle maschere.
Il tour dell’Anatra all’arancia proseguirà nei teatri italiani toccando 69 città con 140 repliche.

Vittoria Calabrese

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