Utilizzando dispositivi come Arduino o Raspberry Pi, hobbisti e appassionati di elettronica si divertono da anni a rendere intelligenti le loro case. Oggi, nel 2019, non solo ci ritroviamo con una grossa mole di progetti ma anche con l’appoggio di grandi aziende come Amazon e Google.
Magari avete visto qualcuna delle pubblicità di Alexa o Google Home, gli assistenti vocali rispettivamente di Amazon e Google, e morite dalla voglia di poter comandare il vostro termostato mentre siete a lavoro per tornare a casa al calduccio. Si tratta della domotica, ovvero lo studio e le tecnologie per rendere migliore la qualità della vita in casa e negli ambienti di tutti i giorni. Ma sappiate bene che la tana del Bianconiglio è davvero profonda: infatti, affonda le sue radici nell’hobbistica elettronica .
Due articoli fa, tra l’altro, ho citato uno di questi dispositivi, quindi spendo due parole per darvi un po’ di contesto. Entrambi hanno dei punti in comune, ma sono fatti per svolgere compiti completamente diversi.
La board Arduino, per esempio, è una scheda con già montate una serie di componenti elettronici e porte (come la USB o la Ethernet). Viene definita microcontrollore ed è possibile darle dei comandi con un linguaggio di programmazione da PC. Quindi è sia utile per fare prototipi e test, sia automatizzare mansioni semplici, come per esempio alzare la tapparella di camera vostra.
Il Raspberry Pi, per quanto sia anche esso una scheda con componenti elettronici e porte di vario tipo, è un vero e proprio computer con un sistema operativo, capace di gestire più parti complesse grazie a dei programmi impostati dall’utente. Volendo riassumere tutto in soldoni, se l’Arduino è il braccio, il Raspberry Pi è la mente e insieme sono capaci di aprire un mondo di infinite possibilità.
Se provate a cercare su Google o YouTube non stupitevi di rimanere sommersi: il termostato intelligente, le serrande, la macchina del caffè, gli specchi, le luci e chi più ne ha più ne metta. È grazie all’estesa ed appassionata community di Makers (il termine per definire gli artigiani digitali) che molte idee diventano realtà. Grazie a consigli, test e migliorie di altri utenti si raggiunge una qualità che fa invidia a qualsiasi azienda. Inoltre, grazie ai vari tutorial sia in formato video che testuale, con file e codici già pronti, chiunque può riprodurre questi progetti.
Ed è su questa solida base che servizi come Alexa e Google Home mettono la ciliegina sulla torta. Infatti grazie a questi assistenti gestire i vari comandi e opzioni della nostra casa domotica diventa ancora più rapido e semplice. Piuttosto che pilotare tutto da smartphone o tablet, basterà recitare il giusto comando per ottenere l’effetto desiderato.
Detto questo è innegabile che viviamo in un’epoca di profondo cambiamento, dove la tecnologia, ormai quasi completamente fruibile, incontra un piccolo gruppo di curiosi e un po’ folli per mettere i primi tasselli della vita di domani.
Qui sotto, un video del canale di Rick Buck che mostra un’attuale casa domotica.
Giovanni B. Della Posta
LEGGI ANCHE:
La squadra Emma Villas Volley venne fondata nel 2013 ottenendo il titolo sportivo per partecipare…
Prima di cominciare, siamo felici di comunicarvi che l'Università degli Studi di Siena metterà a…
Nel celebrare il mese delle donne, è imperativo riconoscere il contributo fondamentale del genere femminile…
Era il 18 giugno del 1943 quando a Bologna nacque Raffaella Maria Roberta Pelloni. La…
Quando si pensa alle invenzioni create e brevettate da donne, l'immaginario collettivo si figura quasi…
La dottoressa Rosalind Elsie Franklin, chimica e cristallografa, nasce il 25 luglio del 1920 a…