Se seguite uRadio, ormai avrete capito che in questo periodo si parla di sostenibilità.
In questo articolo verranno brevemente spiegati i traguardi che l’ONU si è prefissata riguardo l’energia.
Ma prima, perchè teaser? Questa vuole essere una specie di introduzione “leggera” prima della pubblicazione, nei prossimi giorni, dell’intervista al professor Riccardo Basosi, quinidi, proprio come per i vostri film preferiti, ecco un assaggio che speriamo vi faccia venir voglia di scoprire di più.
Qualche vantaggio nell’assenza di energia elettrica ci dovrà pur essere… Secondo i dati ONU un cittadino su 5 ha il piacere di non rischiare una scossa a causa della corrente elettrica.
Se vogliamo mantenere il nostro stile di vita costellato dall’utilizzo della tecnologia, dobbiamo potercela permettere sia in termini monetari che ambientali.
Secondo i dati ONU oltre un miliardo e mezzo di persone non ha accesso all’energia elettrica e 3 miliardi vivono utilizzando esclusivamente fonti non rinnovabili, questo significa che meno della metà della popolazione ha accesso ad energia pulita.
Come sarebbe vivere in un paese sottosviluppato o in via di sviluppo non avendo accesso a cose che per noi sono diventate la quotidianità?
Cosa succederà quando la biomassa tradizionale (petrolio, metano, carbone) non sarà più facilmente accessibile fisicamente e i prezzi per l’utilizzo dell’energia dataci da queste fonti saliranno alle stelle?
Pensateci, vi piacerebbe vivere così?
Nonostante l‘International Energy Agency preveda nei prossimi anni un’aumento dell’utilizzo di risorse energetiche sostenibili fino al 40%, non siamo ancora a questo punto.
L’ONU spinge sulla ricerca, ma il petrolio è ancora il dominatore del mercato energetico. Inoltre, nonostante la tecnologia abbia fatto passi da gigante in questo campo negli ultimi 20 anni, molto spesso le infrastrutture non sono adeguate e quindi l’energia non è fruibile da tutti.
Lo spreco di risorse e la gestione incauta del patrimonio energetico di una nazione rendono l’energia un argomento estremamente importante e rischioso.
Il 60% della responsabilità dell’effetto serra è dell’energia, il cambiamento climatico è già in corso e buttare benzina sul fuoco non è certo salutare. Con l’affermazione dell’utilizzo dell’energia pulita sarà possibile rallentare un cambiamento che ormai sembra inesorabile.
L’efficienza energetica è la capacità di sfruttare l’energia fornita per soddisfarne un fabbisogno. Minori sono i consumi, migliore è l’efficienza.
E’ inutile perciò costruire centrali ultra-moderne, ma non riuscire a portare efficientemente l’energia dalle utenze.
I ricercatori lavorano per migliorare le tecnologie già esistenti, ma la ricerca non è l’unico metodo per raggiungere gli obbiettivi. Il mantenimento e la bonifica di impianti con più o meno gravi perdite contribuisce alla salvaguardia globale e al risparmio energetico.
Questi temi li risentirete presto e spiegati sicuramente meglio, quindi, se l’argomento vi interessa… Stay tuned!
Silvia De Martin Pinter.
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