La 96esima edizione della Micat in Vertice è alle porte


Torna Micat in Vertice

Tutte le anticipazioni sulla nuova stagione musicale


L’autunno è il periodo dei grandi ritorni, delle novità e delle sorprese. Mentre l’anno solare si avvia verso la sua conclusione, decine di realtà riprendono vigore e si riconfermano ancora. Una di queste è la stagione concertistica dell’Accademia Chigiana, la Micat in Vertice (dal motto della famiglia Chigi-Saracini, che significa “splende sulla cima”), che giunge alla 96esima edizione avvicinandosi sempre di più a un traguardo storico. Ma è ancora presto. Concentriamoci su questa realtà, sulla nostra realtà, su questa edizione che si presenta alla comunità senese come un viaggio.

Palazzo Chigi Saracini, sede dell’Accademia Chigiana

Il M° Nicola Sani, direttore artistico dell’Accademia, ci introduce il programma, ricco come sempre di grandi interpreti e grandi brani, e molte sorprese. Micat in Vertice è nota nel panorama mondiale per essere una stagione che presenta progetti originali pensati apposta per la Chigiana. Quindi, il programma è rivolto all’Accademia, che punta quest’anno a rivolgersi maggiormente verso la comunità senese e, per farlo, chiede la collaborazione di noi giovani. Vedremo poi in che modo possiamo contribuire.

 

Dare il la

Si parte il 22 novembre, giorno di Santa Cecilia, con il pianista ucraino Alexander Romanovsky e l’Orchestra Giovanile Italiana diretta dal M° Luciano Acocella. Il programma prevede due capisaldi del genio compositivo di Beethoven: il Concerto n.4 in sol maggiore op. 58 e la Sinfonia n.3 in mi bemolle maggiore op. 55, “Eroica”; oltre a ciò, avremo l’onore di ascoltare una composizione contemporanea, Aroura di Xenakis per orchestra d’archi.

Alla presentazione della stagione erano presenti anche i due artisti protagonisti della serata che ci hanno brevemente parlato del programma, descrivendoci il Concerto come un’opera poetica, introversa e personale, ricca di contenuti quasi spirituali, mentre la Sinfonia rappresenta lo spartiacque tra Mozart e il Romanticismo. Ma, come sempre quando si parla di Beethoven, sto divagando.

Alexander Romanovsky

Ieri e oggi

Fondamentale in tutto l’arco della Micat in Vertice è il rapporto tra il passato e la contemporaneità, tra i grandi maestri di ieri e le stelle di domani. Il 7 dicembre l’oboe di Paolo Grazia, accompagnato al piano da Roberto Prosseda, ci porterà da Schumann a Gardella, compositore contemporaneo di cui ascolteremo in prima esecuzione italiana D’autres arabesques. Il 14 dicembre la cantante Elina Duini ci accompagnerà in un viaggio nella musica popolare di ricerca, toccando numerosissimi Paesi tra cui (solo per citarne qualcuno) Kosovo, Albania, Svizzera e Francia. Il 21 dicembre la Cattedrale di Siena ospiterà il Coro “Guido Chigi-Saracini” diretto da Lorenzo Donati, punto di riferimento della scena corale italiana e della comunità senese. Il coro rappresenterà alcune cantate natalizie cinque-seicentesche.

 

Anno nuovo, musica nuova

Il nuovo anno si apre il 18 gennaio con uno dei quartetti d’archi più importanti al mondo, il Brentano String Quartet, con un programma che toccherà due geni della letteratura per quartetto (Haydn e Mendelssohn) e due compositori più contemporanei. Il 1° febbraio il mezzosoprano Monica Bacelli e il Trio Metamorphosi ci condurranno in un viaggio in Scozia mentre saremo seduti comodamente sulle poltrone.

Il concerto, intitolato appunto “Scotland”, ci farà conoscere le trascrizioni e le introiezioni di questa terra in Haydn e Beethoven. Il 22 febbraio è la volta dei Talenti Chigiani con il Quartetto Gyldfelt, di Lipsia, allievi dell’Accademia quest’estate. La Micat in Vertice si conferma perciò come un trampolino di lancio per i giovani talenti, e sarebbe un vero peccato non assistere a questo salto, noi che siamo giovani come loro. In programma troviamo Mendelssohn, Janáček e Grieg; il concerto è sostenuto dal Prof. Nicola Carretti, che ormai annualmente dà ai giovani talenti l’opportunità di un salto di carriera.

 

Il Carnevale di Siena e la Wanderung

Il 1° marzo, in pieno Carnevale, abbiamo quello che, a mio parere, è il concerto più interessante della stagione. Quanto deve la musica elettronica alla musica classica? E in che modo le due possono essere connesse? A queste domande verrà data una risposta dalla pianista Sun Hee You e dal sound artist Maurizio Martusciello, in arte Martux_m. Dopo un programma che include Schumann, Skrjabin e Kapustin, ascolteremo delle elaborazioni originali di elettronica ambient. È stato anche proposto, scherzosamente, di presentarsi mascherati. Quasi quasi potremmo lanciare un flash mob in cui tutti gli studenti andranno al concerto travestiti nei modi più strani…

Passato il Carnevale, l’8 marzo uno “strano trio” composto da Francesca Dego al violino, Martin Owen al corno e Maurizio Baglini al pianoforte presenteranno musiche di Schumann, Ligeti, Messiaen e Brahms. Il 29 marzo è la volta di un’altra cantante, il soprano Eleonora Contucci, che, accompagnata dalla Lautten Compagney, farà conoscere il nostro Paese attraverso gli occhi (e la musica) di Händel in una splendida commistione di musica tedesca e vocalità italiana. Il 12 aprile questo fil rouge della Wanderung, del viaggio sia fisico che spirituale, verrà portato al suo punto più alto dal mezzosoprano Laura Polverelli, accompagnata da Matteo Fossi. Il programma prevede Lieder di Mahler, Debussy, Ravel, Duparc e Strauss.

 

Finale di stagione

Doppio concerto il 19 aprile in occasione della Pasqua con il ritorno del Coro “Guido Chigi-Saracini”: alle 18 scopriremo la grande musica sacra per le immagini del cinema; alle 21, insieme all’organista Cesare Mancini e con la direzione di Lorenzo Donati, riempiranno la volta della Cattedrale di Siena con la Via Crucis di Liszt.

Un’altra realtà corale diventa protagonista, il 3 maggio, con un concerto dedicato ai “piccoli grandi cantanti”. Si esibirà infatti il Chigiana Children’s Choir, accompagnato dal Coro di voci bianche del Teatro Regio di Torino e diretto da Raffaele Puccianti. Il 10 maggio sarà la volta del pianista Benjamin Grosvenor, giovane ma già affermatissimo solista, impegnato in un programma che comprende Schumann, Janáček, Prokof’ev e Liszt. La stagione si chiude con un monumentale concerto: protagonisti sono il violoncellista Edgar Moreau e l’Orchestra della Toscana diretta da Daniele Rustoni che, tra Bizet e Sibelius, ci faranno ascoltare il meraviglioso Concerto per violoncello e orchestra di Saint-Saëns.

Orchestra della Toscana (©MarcoBorrelli)

Cosa possiamo fare noi

Non vi sto a annoiare con tutti i dettagli dei biglietti e degli abbonamenti (che, insieme a ulteriori informazioni sulla Micat in Vertice, potete trovare qui). C’è una cosa molto più importante. Da anni l’Accademia Chigiana si impegna a far avvicinare i giovani alla musica classica, permettendo agli studenti in possesso della Carta universitaria degli studenti della Toscana di assistere ai concerti pagando solo 5€. Se ci pensate, è il prezzo di un cocktail. Io fossi in voi non mi farei sfuggire quest’opportunità (e d’altronde, come gli affezionati a uRadio ben sanno, sono due anni che non la perdo) perché, credetemi, ne vale la pena. Prendetela come un modo per accrescersi culturalmente; se proprio va male, potrete criticare il genere con cognizione di causa.


Federica Pisacane.

 

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