Esplorare il mondo ai tempi del Coronavirus


Viaggiare stando a casa

ESPLORARE IL MONDO DAVANTI AL NOSTRO NASO


Ciò che più mi ha creato e mi crea problemi della diffusione del Coronavirus è l’impossibiltà di lasciare la mia provincia: cosa che mi ha fatto annullare viaggi, progetti, rifiutare inviti, ecc… Viaggiare ed esplorare sono per me priorità: proprio per questo ho deciso di non arrendermi.

Se non posso spostarmi con un autobus o con un aereo, posso pur sempre farlo con la mente e con la fantasia, con la conoscenza e la curiosità. E visto che siamo un po’ tutti nella stessa situazione, mi è sembrata una buona idea condividere con voi i miei “piani di fuga”.


1. ESPLORARE LE MAPPE DEL CIELO

Se non ci è consentito di progettare spostamenti via terra, a nessuno è stato impedito di immaginarne alcuni via cielo. Come? Imparando a leggere le coordinate di ciò che ci sta sopra la testa. Quindi vedere le stelle come punti di riferimento, le costellazioni come illustrazioni di un libro di fiabe, i pianeti come i diamanti più brillanti.

A chi di voi, alzando la punta del naso in una limpida notte estiva, non è mai venuta la voglia di saper collegare tutti quei puntini luminosi, individuandone forme e nomi?

Non è niente di così difficile! Non serve una laurea in astronomia o un costosissimo telescopio: bastano tempo e pazienza. E, adesso come adesso, non c’è scusa che regga per dire che non ne abbiamo.


Ho, così, individuato un paio di siti utili:

  1. Questo per vedere come cambia il cielo giorno per giorno e minuto per minuto;
  2. Questo per vedere con anticipo quale sarà, in generale, l’immagine che il nostro cielo assumerà nel corso del mese che stiamo vivendo.

Sì, ma come faccio a capire a cosa corrisponde quella stella? Basterà individuare la posizione della luna. Da lì, muovere lo sguardo pian piano attorno, individuando e riconoscendo una stella per volta. Alla fine, si avrà una chiara visione generale dello spettacolo che il cielo notturno ci propone.

Cartina del cielo per il mese di Marzo 2020

QUALCHE RACCOMANDAZIONE

Le mie piccole raccomandazioni sono quelle di guardare il cielo quando la luna non è piena (troppo riflesso vi farebbe perdere la visuale più netta). Scegliete un posto dove c’è poco inquinamento ambientale e ovviamente nelle serate con il cielo più limpido possibile.

Un’altra raccomandazione è quella di usare poco quelle app per la lettura delle stelle. Vi facilitano la comprensione sì, ma cosa vi resta in testa? Prendete questa quarantena come un periodo di tempo in cui imparare qualche cosa che in un futuro vi potrà tornare utile.

Sono certa che, quando potremmo tornare a stare a meno di un metro di distanza gli uni dagli altri, la conoscenza della posizione delle stelle vi farà fare conquiste a tappeto.


2. OLTRE I CONFINI CONOSCIUTI

Non so se capita anche a voi, ma all’apice della noia mi ritrovo spesso a digitare su Google frasi del tipo: “Cosa fare su Internet quando ti annoi”. E, dopo aver esplorato le zone più assurde del mondo con Google Earth, ho fatto una scoperta migliore.

L’Atlante dei paesi che non esistono di Nick Middleton. Un libro dal sapore fiabesco che ci mette a conoscenza di paesi reali ma che, di fatto, non esistono.

Non hanno dei confini chiari, dei riconoscimenti diplomatici e non sono segnati nelle mappe. Sono nazioni a volte esistite per un giorno solo, o esistono tutt’ora, ma che non hanno mai avuto un riconoscimento ufficiale.

I casi sono diversi: conseguenze della decolonizzazione, indipendenze de facto, rivendicazioni etniche o tribali, fino a utopie! Per esempio, è il caso di come Atlantium: città nata nel 1981, quando tre ragazzi occuparono un suolo di 10 metri quadrati, appena fuori Sidney, e proclamarono la nascita del loro impero.

Oggi la città conta quasi 3000 abitanti appartenenti a nazionalità diverse poichè tutto è gestito virtualmente. Di Atlantium possiamo trovare i francobolli, le monete e banconote e una bandiera a simbolo di una città che, di per sè, esiste ma non esiste.

Questo Atlante conta circa 50 paesi che non esistono. Per molti di questi possiamo trovare informazioni su Internet: vi lascio, perciò, il piacere di esplorare e di andare oltre i confini della realtà.


3. ESPLORARE LA QUOTIDIANITÀ

Sempre in questi giorni ho rivalutato la genialità di un libro che possiedo da anni. Si intitola Come diventare un esploratore del mondo di Keri Smith, autrice meglio conosciuta per Wreck this journal : un libro che ti faceva seguire le regole scritte pagina per pagina fino a farti quasi distruggere il libro stesso.

Questa volta le regole ci sono ancora, ma servono per farti rivalutare la realtà in cui vivi. Smith ti propone 59 esperienze o esercizi che ti faranno annullare tutte le tue certezze per ricominciare tutto da capo. Funziona come il Coronavirus, esatto.

Lo scopo del libro è quello di farti mettere il naso fuori dalla porta per esplorare con altri sensi, o meglio con tutti i sensi, il mondo che ti circonda. Senza spostarti troppo e avere contatti con persone, questo libro ti farà creare un piccolo museo personale di piccoli oggetti che trovi o ti farà aggiornare una lista di tutte le cose che consumi in una settimana.

Ti farà osservare, analizzare ogni cosa viva e non, documentare le tue scoperte e cercare di captare i messaggi segreti nascosti in ogni angolo del mondo. Dopo questa esplorazione ci sentiremo consapevoli di ciò che ci circonda e capaci di aver visto tutto con occhi diversi e finalmente certi di aver capito la vera essenza della nostra quotidianità.

L’ho sempre trovato un libro un po’ pretenzioso se applicato alla frenesia della vita di ogni giorno ma, quindi, perfetto per ora che i ritmi sono improvvisamente rallentati. Non abbiamo più la possibilità di andare più in là di dove arriva il nostro naso: è proprio lì che accadono le meraviglie!

Per questo genere di esplorazione che vi propongo, possedere il libro è fondamentale. Per chi non volesse acquistarlo o prenderlo in prestito, lascio la foto delle regole che Smith ci propone all’inizio del libro: se applicate alla quotidianità avranno, in ogni caso, un effetto positivo.


CARPE DIEM!

Con l’augurio che questa spiacevole situazione passi e che possiamo riprendere presto i nostri ritmi e le nostre abitudini, spero di avervi allietato per qualche minuto con la lettura di questo articolo e per qualche ora o giorno se proverete queste piccole avventure che vi propongo.

Anzichè affliggerci o preoccuparci troppo, sarebbe opportuno se ognuno di noi vedesse l’altra faccia di questa medaglia. cerchiamo di affrontare questa situazione in modo di arricchire il più possibile il nostro bagaglio di conoscenza e esperienza, al fine di procurarci un indomani migliore.


Chiara Bellemo

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