Verissimo [super. ass. di véro agg. e s. m. [lat. vērus, e sostantivato vērum, neutro].
A
(ling.) Forma superlativa assoluta di vero, si intende per verissimo qualcosa che è realmente ciò che dice il suo nome (contrapp. ora a falso, ora a presunto o immaginario). Data la particolare forma grammaticale, verissimo sta a indicare qualcosa di ancora più reale, ancora più credibile e giusto. In questo caso può valere invece la particolare forma retorica dell’antifrasi, data l’assoluta finzione del programma (vd. MEDIASET).
B
(tele) Infatti per Verissimo ci si riferisce ad un rotocalco televisivo italiano, del daytime pomeridiano di Canale 5, in onda dal 1996 (vd. UOMINI E DONNE e AMICI). Iniziando sotto la curatela della redazione del TG5 con alcune proposte di cronaca nera, bianca e rosa (vd. TUTTI I COLORI DELLA CRONACA), dal 2006 è diventato un classico programma di gossip e spettavolo (vd. BARBARELLA II). La conduzione è passata da Cristina Parodi (vd. NON BENEDETTA) a Paola Perego (vd. PRESIDENTEH), fino a Silvia Toffanin (vd. PIER SILVIO).
B1
(tele) Verissimo comincia nel 16 settembre 1996, con il passaggio di Cristina Parodi dal TG5 al rotocalco in questione (vd. DIFFERENZA?), in contemporanea con il passaggio su Rete 4 di Iva Zanicchi (vd. OK IL PREZZO È GIUSTO!). Dato il successo di Enrico Papi (vd. MOOSECA) per la cronaca rosa, esperienza data dal precedente Papi quotidiani (vd. PAROLA DI PAPI), il programma ha goduto di alcuni speciali in seconda serata, sempre seguendo una contro-programmazione con la nemica RAI (vd. DONNE AL BIVIO). Dopo un periodo di maternità e l’annullamento dello spin off Verissimo sul Posto, il programma raggiunge l’acme con il Telegatto 2001 come Miglior trasmissione di attualità e informazione (vd. HAHAHAHA) e con lo speciale sui vent’anni dalle nozze di Carlo e Lady D. (vd. CAMILLA). A forza di arricchimenti e storie popolane, il programma arriva a battere La vita in diretta della RAI (vd. CUCUZZA), anche nella fascia mattutina con Verissimo Mattina.
B2
(tele) Da settembre 2005 Cristina (vd. NON BENEDETTA!) torna a condurre il TG5; da quel momento, altre conduttrici hanno cercato di bissare il successo precedente, senza però alcun buon esito. Verissimo passa allora dalla cronaca nera a quella rosa, diventando un programma gossip: in un colpo solo perde così la redazione del TG5 e passa a Videonews. Ma con Silvia Toffanin la situazione cambia totalment. Diventando totalmente rosa, e annullando la diretta come invece era d’uopo nelle precedenti stagioni, il programma ottiene sia Alberto Signorini (vd. AAAA!) e un cameo speciale di Pier Silvio Berlusconi (vd. DELFINO). Comunque, tra rubriche per mamme, casalinghe e altre donne sull’orlo di una crisi di nervi (vd. DEMENZA SENILE), le novità del programma si limitano solo ad una maggior presenza di artisti (vd. CHE?) e attori di soap, ospiti del programma per presentare e pubblicizzare indirettamente il proprio programma televisivo, in onda su Mediaset (vd. SEGRETO).
B3
(tele) “Per Verissimo vale il concetto di antifrasi, famoso nella letteratura antica per il caso del romanzo di Luciano di Samosata, Storia Vera. Se in Storia Vera gli eventi narrati sono inventati totalmente, così su Verissimo le dirette e le interviste sono tutte la vera rappresentazione della realtà nera, bianca e rosa, dato il concetto “Tutti i colori della realtà”. Inoltre su Verissimo l’evento zuccherino o kitsch sentimentale (cit. Luttazzi) è alla base di questo tipo di giornalismo da mentecatti: si intervistano le coppie VIP appena unite o appena sciolte; vengono portati alla ribalta fenomeni da baracconi buoni nemmeno per i quindici minuti à la Warhol. Oppure si riporta in auge gente dimenticata perfino dalle proprie genitrici, talmente in cerca di notorietà da perdere volontariamente, e col bene placido della redazione, alcuni morali durante l’intervista. Cosa non si fa per avere un poco più di audience.” (cit. Babb & Mink, 2018)
C
(ling.) Per Verissimo si intende anche come risposta per eventuali domande, nella maniera di una conferma a quanto altri dice o a quanto si dice: “dunque lo sapevi che Verissimo è finto, vero?”. Ovvia sarebbe la risposta ad una domanda del genere (vd. VAF).
Niccolò Mencucci.