uRad10: quella volta che abbiamo intervistato Piero Angela e battezzato un cocktail

Il viaggio nei dieci anni di uRadio giunge all’ultima tappa. Il nostro punto d’arrivo è infatti l’annata 2018 – 2019: un cocktail di avvenimenti, grazie al quale uRadio si è ulteriormente ritagliata un posto di rilievo nella comunità studentesca e ha gettato le basi per un futuro sempre più solido.

Ci tengo a ringraziare Chiara, Federica, Lorenzo, Melania e Silvia per avermi aiutato, con le loro testimonianze, a ricostruire le numerose avventure vissute assieme durante il mio primo anno da uRadiano (Corte compresa, ma lì ci arriveremo con molta calma più avanti)

Di carne al fuoco ce n’è fin troppa quindi, bando alle ciance, e partiamo!


UNO STRANO CONNUBIO

Domanda da un milione di dollari: che cosa lega il Veneto alla provincia di Grosseto? Risposta: è il binomio abbastanza improbabile (solo all’apparenza!) alla base della rinascita di uRadio. Ma andiamo con ordine.

A Settembre 2018 i già citati Chiara, Federica, Lorenzo, Melania e Silvia sono alla presa con un dilemma esistenziale: che cosa fare di uRadio? Gli associati sono contati, la situazione finanziaria non è delle migliori, e, dulcis in fundo, non era più a disposizione una sede dove svolgere le attività. Insomma, l’annata sembra non nascere sotto una buona stella. Tuttavia, leggenda narra che un prezioso alleato sia arrivato in soccorso dei nostri superstiti e gli abbia fatti desistere dal mollare tutto, il suo nome è alcol.

Gli scienziati lo sanno: la costituzione fisica di una persona proveniente dalle province di Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona e Vicenza è composta per la maggior parte da etanolo. Possiamo quindi tranquillamente giungere alla conclusione che questo incontro fosse scritto nel destino. Per quanto riguarda i grossetani, invece, non sono molto informato sulla loro fisiologia, ma confido nel più classico dei processi osmotici.

Coadiuvati da due pilastri come Cosimo e Karma e altri irriducibili sopravvissuti, l’avventura di uRadio può finalmente (ri)cominciare. Prima tappa il Bright, in occasione della Notte dei Ricercatori.

Il direttivo 2018/19

NOVITÀ IN ARRIVO

Superato alla grande il primo esame, è tempo di cercare forze fresche. Ad ottobre, con la riprese delle attività accademiche, ha luogo il primo recruitment dell’anno, che riscuote un certo successo e vede l’approdo in uRadio di diversi nuovi associati (compreso il sottoscritto).

Il volantino del recruitment 18/19

Per i novizi è subito tempo di mettersi all’opera: uRadio è difatti impegnata in due importanti iniziative universitarie.

La prima è il Career Day, evento che mette in contatto studenti neolaureati con il mondo del lavoro e le varie aziende

Il secondo, invece, sono le elezioni studentesche, seguite dalle prime fasi fino allo spoglio dei voti nell’Aula Magna del Rettorato.

Le buone notizie non erano certo finite, oltre all’inizio di una nuova collaborazione con la Corte dei Miracoli, che aveva da poco ripreso le attività dopo due anni di “pausa forzata”, per uRadio è tempo di una rinnovata sistemazione temporanea. Viene infatti provvisoriamente accolta nello studio del Professor Tarcisio Lancioni, all’interno del DISPOC.

Piccoli passi avanti, insomma!

Nel mese di Dicembre, nel giro di pochi giorni, vengono “portate a casa” due importanti interviste.

La prima è quella a Pif, ospite dell’Ateneo per presentare il suo libro “…che Dio perdona a tutti”, che potete recuperare qui, mentre la seconda è a Francesco Bianconi, leader dei Baustelle, che aveva scelto Siena come tappa del tour universitario “Fare un 68”.


#SaveuRadio

Purtroppo però le difficoltà sono dietro l’angolo: complice un situazione finanziaria non esaltante, si rende necessario un aiuto esterno. Nasce così #SaveuRadio, una campagna di raccolta fondi necessaria a portare avanti le iniziative della radio.

La risposta del pubblico è importante: la cifra raccolta, unita ad altre attività portate avanti del direttivo, come la partecipazione ai bandi, permette di ristabilire una certa stabilità nelle casse della uRadio.


INTERVISTE DEI MIRACOLI E COCKTAIL ZUCCHERINI

Tra le varie collaborazione portate avanti nell’annata 2018-2019, spicca quella con la Corte dei Miracoli. Tanti sono infatti stati gli artisti intervistati nel corso di questa stagione musicale: da Giancane a Lucio Leoni, fino ad arrivare a Motta e i Ministri, ospiti di Libera nella giornata nazionale contro le Mafie.

Durante le numerose serate passate alla Corte, un’anonima associata (manteniamo il segreto d’ufficio) era solita prendere un insolito cocktail, tale Malibù e Ananas (particolarmente indicato per chi NON soffre di diabete). La cosa non passò di certo inosservata e, per onorare questa costanza di rendimento alcolico, alla seguente bevuta venne dato il nome di «Lo uRadio». C’è da dire che il colore arancione del cocktail ricordava, alla lontana, quello dei colori sociali.


… E TANTE ALTRE ATTIVITÀ

Cocktail a parte, l’annata 2018 – 2019 ha visto uRadio protagonista di numerose iniziative, sia nel contesto senese, sia “in trasferta”.

Una di queste, è la partecipazione al Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia.

uRadio al Festival del giornalismo di Perugia

Sono poi continuate le collaborazioni con l’Uniweb Tour, l’Accademia Chigiana e i Rinnovati per la rassegna musicale «Rinnovati Rinnovati», nella quale abbiamo avuto modo di intervistare, tra gli altri, anche Willie Peyote.

uRadio è inoltre presente alla prima marcia per il clima organizzata a Siena da Friday For Future.

Il friday for future di Siena

COLOMBE E CUORI SOLITARI

Non si può certo dire che l’annata 2018 – 2019 per uRadio sia stata avara per quanto riguarda la redazione e i programmi radiofonici.

Sul primo versante, oltre alla conferma di rubriche ormai storiche come #cheSiFa, si ha il debutto della Colomba di Tesla, un excursus nel mondo della divulgazione scientifica, Glamodrama, nome rubato dal sottoscritto ai Verdena per (provare a) parlare di musica, e l’Eniclopedia del Trash.

Per quanto riguarda i podcast, la novità dell’anno è sicuramente T’inderesso: la prima rubrica per cuori solitari, nata con lo scopo di far nascere grandi storie d’amore degne dei migliori kolossal di Bollywood. Un cocktail d’amore tutto radiofonico, insomma.

Brodo di Giuggiole ci dimostra che quando c’è da fare informazione sulle ultime notizie di cronaca, uRadio non è seconda a nessuno (specialmente quando l’argomento al centro della discussione è il Festival di Sanremo).

WOIAC, porta per la prima volta la filosofia sulle nostre frequenze digitali. Per trovare finalmente una risposta alla domanda: “Ontologicamente parlando, è possibile laurearsi nonostante uRadio?”


GRAN FINALE!

La primavera porta con sé una nuova sede fissa all’interno del Santa Chiara, segnando un altro enorme passo avanti fatto nel corso dell’annata.

A questo punto era necessario brindare ai numerosi traguardi raggiunti. Una sola festa poteva essere sufficiente? Direi di no.

Si parte con l’ormai storica festa realizzata in collaborazione con Link. Per l’occasione, i programmi della redazione e quelli radiofonici sono stati convertiti in giochi ad hoc per la serata.

Inutile dire che la serata fu successo di pubblico.

Uno scatto della festa col Link

Un mese dopo, tra una partecipazione al Giro d’Italia, in qualità di inviati per RADUNI, ed una al FRU (il Festival delle Radio Universitarie), prende vita la festa a tema anni ‘2000. L’occasione giusta per ricordarci che siamo cresciuti in un decennio caratterizzato da un’estetica abbastanza discutibile. Uno sgraziato cocktail di abiti troppo colorati, troppo stretti, troppo larghi, ma caratterizzato da grande musica.

uRadio, party anni 2000
Il gruppo alla festa a tema anni 2000

Tutto finito? Macchè

Il giorno dopo, una delegazione uRadiana ha nuovamente presentato il Graduation Day (per la prima volta nella cornice di Piazza del Campo) ed ha avuto modo intervistare l’ospite di questa edizione: Piero Angela.

L’incontro con Piero Angela

Insomma, un’annata 2018 – 2019 incredibile per uRadio: una stagione vissuta in prima persona e della quale ho avuto l’onere e l’onore di raccoglierne l’eredita.

Ma questa è un’altra storia: per ora, ancora tanti auguri uRadio!


Leonardo Bindi

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