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#unibonton: ricevere, arte & possibilità anche per gli universitari

Ricevere.

Sinceramente non ho mai capito perché gli studenti universitari si sentano in qualche modo costretti a trattare male se stessi e gli ospiti. Basta davvero poco per rendere una visita – una cena o un pranzo: qualsiasi cosa – un momento elegantemente indimenticabile.

Innanzitutto, se s’invita qualcuno per un pasto, cercate di cucinare qualcosa voi. Sforzatevi di imparare anche una sola ricetta, d’effetto e gustosa, che vi venga bene. Basta un piatto fatto in maniera casalinga a sorprendere e a ricordare la propria casa. Ricevere è anche una questione di empatia: intuite i gusti (e le allergie!) del vostro ospite e non sarete scordati.

Dopodiché, è importante che la casa sia tenuta in maniera dignitosa, che il bagno sia stato pulito e che gli asciugamani non siano fradici.

Per quanto riguarda la tavola, sarebbe carino avere stoviglie tutte uguali, una tovaglia – o delle tovagliette – e magari dei tovagliolini, anche di carta. Sistemando il coltello a destra del piatto, con la lama rivolta a sinistra, la forchetta dall’altra parte e il cucchiaio accanto al coltello, si farà anche una splendida figura con uno sforzo di cinque secondi.

Se siete ospiti, non presentatevi mai a mani vuote. Anche se la cena è una scusa per bere, che ci siano almeno numerosi bicchieri di plastica. In quel caso, è comunque gradito aver pensato a delle pietanze vere e proprie. Non lasciate che siano state le persone che vi accingere a ricevere ad aver portato tutto il cibo!

A proposito: non usate troppo piatti e bicchieri di plastica. La ceramica è noiosa da lavare e asciugare, ma la plastica è un po’ squallida e inquina. Se non avete un numero sufficiente di piatti per i vostri ospiti, cercate di comperare piatti con fantasie simpatiche. In alternativa, comperateli bianchi e metteteci accanto dei tovaglioli di carta colorati (basta anche prenderli da Tiger).

Non avete una tovaglia abbastanza lunga? I fogli di giornale possono diventare all’occasione moderne tovagliette – e con un pennarello potreste perfino scrivere una dedica per ciascun commensale. Bastano un po’ di gusto, una manciata di eleganza e un pizzico di buon senso.

Ospitate nel vostro appartamento qualcuno per qualche giorno? Avvisate i vostri proprietari di casa e i vostri coinquilini. Pulite la casa prima dell’arrivo dell’ospite (per accoglierlo al meglio) e dopo che se ne sarà andato (come tacita scusa per il disturbo).

Ricevere ospiti deve essere un piacere: se seguite tutti questi consigli ma siete rigidi e ingessati, avete sbagliato qualcosa.


Mattia Barana.

Mattia Barana

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