Un museo di storia naturale a Siena

Quando si parla di storia naturale è facile che la mente ci metta davanti scheletri di dinosauri enormi, esposti in sale gigantesche, piene di gente, immagini che magari abbiamo visto in qualche film o documentario; chi da bambino non ha sognato di vivere un’esperienza simile?

Forse non tutti sanno che, con le dovute proporzioni, è possibile anche a Siena, al Museo di storia naturale dell’Accademia dei Fisiocritici.

Questa importante istituzione dedita alla ricerca e alla divulgazione scientifica fu fondata nel 1691, con lo scopo di estinguere le superstizioni intorno ai fenomeni naturali; il suo motto è, infatti, un verso lucreziano: veris quod possit vincere falsa, e sappiamo quanto anche al poeta e filosofo latino fosse caro questo tema.

Foto di Elisa Delli Bovi

Nel corso del tempo, l’Accademia ha annoverato tra i suoi membri numerosi studiosi di tutti gli ambiti del sapere, le cui donazioni hanno formato il nucleo originario del museo. Esso, infatti, si presenta come un complesso espositivo pluritematico, in cui si possono trovare strumenti fisici, tavole anatomiche, come anche fossili e libri antichi. Ogni oggetto porta con sé una storia che ci aiuta a ricostruirne una più grande: i reperti più datati risalgono al Pliocene, un’epoca che va dai cinque ai due milioni e mezzo di anni fa, poco prima che il genere Homo si sviluppasse; tramite denti di squalo e conchiglie di vario genere scopriamo che a quel tempo i dintorni di Siena erano sommersi dal mare, il quale successivamente si ritirò a favore delle terre emerse, come testimoniano zanne e mandibole di mammut.

Sono esposti inoltre oggetti curiosi, come una noce di cocco intagliata che apparteneva a Napoleone, ritrovata da un pastore fermatosi a vedere l’imperatore fare colazione nei giorni del suo esilio sull’isola d’Elba; quella mattina lo “spirito del tempo” perse una tazza, il povero pastore che la raccolse perse il suo gregge.

Foto di Elisa Delli Bovi

Tutti gli oggetti presenti hanno un grande valore storico e scientifico, ci rendono testimonianza di epoche antiche e di altre più moderne, uniti alle storie degli uomini che li hanno studiati, fra i pionieri della scienza. Per chi è appassionato di grandezza si segnala lo scheletro di una balenottera spiaggiatasi sulle coste toscane negli anni ’70, che è esposto nel cortile interno del museo; è lungo ben 15 metri ed era ancora un cucciolo!

Potremmo andare avanti nel citare lo sterminato patrimonio dell’Accademia, ma forse è più facile dare un’occhiata, considerando che è in programma un ciclo di aperture straordinarie, più congrue con le esigenze di noi studenti rispetto all’orario normale (le mattine dal lunedì al venerdì):

27 aprile 15:00-19:00

5 maggio 15:00-19:00

18 maggio 15:00-21:00

20 maggio 16.30-19.30

24 maggio 15:00-19:00

9 giugno 15:00-19:00

19 giugno 15:00-19:00

Per maggiori informazioni si rimanda al dettagliatissimo sito dell’Accademia dei Fisiocritici.

Duccio Di Prima

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