The Green Place – Il Consumismo del falso Natale

Il Natale è alle porte e Babbo Natale sta per arrivare con il suo sacco pieno di consumismo sfrenato.

Regalare non significa sempre comprare (nuovo)

Parliamo sempre di usato e lotta al consumismo sfrenato, ma perché allora vedo pochissime volte regalare degli oggetti usati? Almeno personalmente io non ho mai ricevuto nulla di usato, e nemmeno mai visto riceverlo.

Quindi, come pensiamo di poter diminuire la nostra spinta consumistica se non riusciamo nemmeno a pensare di diminuire i nostri acquisti natalizi? Questa è una domanda che riguarda la nostra sostenibilità. Il problema si pone anche a livello sociale, se non regali o non compri sei un cr***no.

Ma quanto impacchettiamo?

Ogni regalo ha bisogno obbligatoriamente della sua carta regalo, assolutamente!! Ma quanta effettivamente ne usiamo? Ogni anno utilizziamo in media 108 milioni di rotoli e ne buttiamo una quantità talmente grande che potrebbe coprire l’Isola di Pantelleria (83 km quadrati). NB: Dati riferiti all’Italia.

Fra l’altro, la cosa che penso sia ancora peggiore, è che la carta regalo (almeno quella lucida, con i glitter o plastificata) NON SI RICICLA. Quindi, non la buttate assolutamente in carta e cartone, li ci va solo quella già riciclata o carta senza plastificazione.

Però già quella che buttiamo in carta cartone pone dei problemi perché sopra ci avete messo i fiocchi (bellini i fiocchi eh!) che non si riciclano, lo scotch che va nell’indifferenziato. Usate dello scotch riciclato per lo meno, e poi basta con questi fiocchi perché vi assicuro che la persona che avete davanti lo apprezzerà anche senza.

Perché non utilizzare il cartone dei pacchi già ricevuti? La carta dei giornali vecchi? Non credo sia socialmente accettato, vero?

Lo spreco natalizio

Ora arriva, credo, uno dei tasti più dolenti del Natale moderno; il cibo sprecato. In Italia, nel 2019, questo ammonta a 500.000 tonnellate, con un prezzo medio di spreco sugli 80€ a famiglia.

500.000 MILA TONNELLATE DI CIBO SPRECATO. 500.000 MILA TONNELLATE DI CIBO SPRECATO.

Sono equivalenti a 80.000 elefanti, un po’ tantini non credete?

Pensate seriamente a tutte quelle persone che muoiono per la fame nel mondo, pensate a chi non si può permettere un Natale come lo fate voi. Non dico che dovete privarvi della “”””””””””magia””””””””” del Natale perché c’è chi non se lo può permettere, assolutamente, sarebbe un discorso veramente stupido; ma dovete avere rispetto.

Rispetto verso chi non ha quei soldi, rispetto verso chi non ha una famiglia, rispetto verso chi non può permettersi nemmeno 1/15 del cibo che voi sprecate a Natale; portatelo alle mense, donate invece di comprare centinaia e centinaia di euro di cibo che non mangerete.

Non vi sentite in debito quando buttate del cibo? Qui non si parla di qualche famiglia che butta cibo ammuffito, si parla di un paese di 60 milioni di esseri umani che butta LETTERALMENTE nel cestino 500.000 tonnellate di cibo.

È tutto sbagliato nel Natale moderno, a partire da questo aspetto. E ripeto, non ci si deve privare di cose perché altre persone non se le possono permettere, ma possiamo farle con rispetto e con un pensiero critico.

Per non parlare del mancato rispetto verso il Pianeta, questa non è sostenibilità.

Piccole considerazioni

Oggi di dati ne ho dati ben pochi, perché essenzialmente vorrei farvi ragionare su come possiamo davvero essere sostenibili nella vita di tutti i giorni.

Il consumismo sta al completo opposto della sostenibilità, ma questo non è il solo diavolo da combattere. Però l’utilizzo di risorse del Pianeta è sempre elevato e crescerà ancora per anni.

Pensate, io che faccio tutti questi discorsi sono perfetto? Ma nemmeno lontanamente, però ci voglio provare. Io ci voglio provare per il prossimo, per il Pianeta, per me stesso; cosa ve ne farete di una vita rovinata da un disastro ambientale e climatico?

E aggiungerei un dettaglio importantissimo. Qui parliamo e sparliamo di consumismo o di un passo che il Pianeta non può sostenere, ma tutto il Pianeta sta al nostro livello? L’Africa consuma quanto il famoso Occidente? E il Sud-America? India? Non sono solo discorsi retorici, ma è effettivamente questo su cui dobbiamo puntare e pensare profondamente.

Il Pianeta è in crisi, il clima pure, noi lo siamo e peggioreremo sicuramente; ma quanti effettivamente vivono la vita consumistica occidentale? La Cina sta aumentando il suo benessere, come l’India. Se tutti gli, ormai, 8 miliardi di esseri umani consumassero come un cittadino europeo medio attuale credo che l’essere umano avrebbe non gli anni ma i giorni contati.

La transizione ecologica insieme alla sostenibilità passa anche da un calo dei consumi, non da mani nei capelli, ma almeno che permetta un minore impatto sul Pianeta; se vogliamo che tutti gli abitanti del Pianeta Terra raggiugano livelli di vita accettabili dobbiamo essere consci che noi dovremmo diminuire i nostri consumi e rinunciare a delle piccole cose.

Esempio iper velocissimo: nel mondo dell’energia si usa il TEP (tonnellate equivalenti di petrolio), questo rappresenta la quantità di energia rilasciata dalla combustione di una tonnellata di petrolio grezzo e vale circa 42 GJ. Pensate che ad oggi si utilizzano 14 miliardi di TEP, se tutti gli stati del pianeta si equilibrassero sul valore della Grecia (siamo sui 2 TEP) avremmo un utilizzo di 15 miliardi di TEP.

Capite bene quanto sia grande il problema e come sia importante diminuire almeno un minimo i nostri consumi senza, per ora, incidere sulla nostra vita perché a quello ci penserà il disastro ambiente imminente che ci aspetta.

E voi? Siete disposti a rinunciare a determinate abitudini, consumi e qualsiasi altra cosa che vi venga in mente per il Pianeta?


Sebastiano Renzetti

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