Il Festival di Sanremo è ormai concluso. Abbiamo i vincitori di questa 72esima edizione: Mahmood e Blanco con “Brividi”. Come dite? La classifica non vi convince? Be’ ci sta, perché quella giusta è quella di seguito (la mia). Vediamola nel dettaglio dalla 25esima alla prima posizione
25) Yuman – Ora e qui
È meglio essere brutti che anonimi, e la canzone di Yuman è il Nulla Cosmico. Desaparecido.
24) Fabrizio Moro – Sei tu
Là fuori c’è qualcuno che ha votato come miglior testo questo qui e non quello di Truppi: vi dovete vergognare.
23) Le Vibrazioni – Tantissimo
Meme.
22) Achille Lauro con Harlem Gospel Choir
Se anche l’Osservatore Romano ti blasta allora hai proprio toccato il fondo. Autoplagio.
21) Giusy Ferreri – Miele
Se comprendete il mistero per cui qualcuno nella discografia italiana ancora investe in Giusy Ferreri venitemelo a spiegare perché vi giuro non capisco. Davvero, chiedete il mio contatto alla redazione di uRadio e fatemi sapere perché tutto ciò per me è inspiegabile. Mezzo voto in più solo per i memini col megafono.
20) Iva Zanicchi – Voglio amarti
Ventesima perché insomma, avete visto chi c’era dietro? Solo per quanto mi sta sulle scatole doveva essere cinquantottesima. Poi le si concede ovviamente l’onore che si deve a una vecchia signora, ma ehi, se qualcuno ormai la associa alle deiezioni sul palco altri hanno ancora impressa la sua carriera politica, e io non dimentico. Ah già, poi ci sarebbe anche il pezzo, ma quello è in ritardo di cinquant’anni buoni.
19) Massimo Ranieri – Lettera di là dal mare
Inossidabile, ma palesemente lui su quel palco non ci voleva stare. Tutto bene Massimo? Cosa ti affligge?
18) Emma – Ogni volta è così
Persona piuttosto simpy, artista che diomio se un giorno mi metto a cercarla su Spotify abbattetemi. La sua sguaiatezza viene leggermente moderata dai Punti Cucciolaggine di Francesca Michielin
17) Aka 7even – Perfetta così
Non capisco ancora perché l’ho messo qui e non accanto a Yuman, a sto punto suppongo che sia una qualche forma di mio kink BDSM e autolesionista che sta vedendo la luce. D’improvviso quella frusta su Wish sembra così economica…
16) Ana Mena – Duecentomila ore
A parte che a pelle e molto pregiudizialmente lei mi sa di persona bellissima e tenerissima, però in genere proprio preferisco una brutta canzone con una mezza idea rispetto a brani che copiaincollano il vuoto (capito Yuman?). Questo pezzo per dire è brutto, ma almeno c’ha la vaga idea di far incontrare a metà strada Napoli e Palma di Maiorca (a quanto pare quindi verso Nuoro, ajò).
15) Matteo Romano – Virale
Titolo disastroso, ma la canzone, malgrado non sia bella, ha perlomeno un cuore. Lui dobbiamo proteggerlo dalla cattiveria del mondo, abbracciamolo forte.
14) Michele Bravi – Inverno dei fiori
Se sapete cos’è JoJo converrete certamente sul fatto che Bravi e Irama siano degli Stand User. Il fatto che il suo Sanremo venga citato per outfit e Fantasanremo e non per la canzone credo che spieghi tutto. Michele, l’anno prossimo come cover porta questa:
13) Rkomi – Insuperabile
Non c’è molto da dire su questo pezzo. Carino, orecchiabile, tamarro il giusto. Ah già poi c’è il particolare che somiglia terribilmente a una roba discutibile uscita qualche tempo fa e che vi mettiamo qua sotto. Valutate voi se valeva la pena ispirarsi a Moreno per scrivere una canzone da cartone animato.
12) Gianni Morandi – Apri tutte le porte
Ok, grande Gianni, immenso Gianni, possiedimi Gianni, ma anche meno. Pezzo carino ma non è che se è Gianni lo facciamo arrivare terzo diocristo. Poi sta cosa che tutto quello che Jovanotti tocca debba essere bello a prescindere un giorno dovrà pur finire.
11) Elisa – O forse sei tu
Come sopra per Morandi: avere una bella voce non autorizza a vincere Sanremo anche con una canzone urenda. Dai eh. Se non altro poi i gusti musicali di Salvini hanno colpito anche stavolta, e la questione si è indirizzata sul binario corretto.
10) Irama – Ovunque sarai
Era uno dei miei favoriti, ma la canzone purtroppo è risultata noiosa e stanca. Si è rifatto con abiti notevoli e invitando Grignani, ma da lui voglio robe tipo il pezzo dell’anno passato.
9) Noemi – Ti amo non lo so dire
Canzone facile e furba con le tastiere gloriose alla Coldplay, testo dimenticabile ma alla fine c’ha dalla sua il solito bonus redhead che come sempre la salva.
8) Sangiovanni – Farfalle
Faccio coming out: Malibù l’ho adorata. Farfalle carina, lui mi sta molto simpatico, ma mi aspettavo una roba più travolgente. E poi anche meno con sto Fantasanremo diocristo.
7) Highsnob e Hu – Abbi cura di te
In assoluto quelli che mi sono saliti di più dall’inizio, tanto inguardabili loro quanto carina la canzone. Continuo a ignorare chi siano ma bravoni, belli anche produzione e arrangiamento.
6) Giovanni Truppi – Tuo padre, mia madre, Lucia
L’uomo che ha distrutto i miei sogni fantasanremesi. Canzone difficile ma dio santo, se il testo non vi commuove siete degli animali. Sono felice che sta cosa sia arrivata a Sanremo, pregate per lui.
5) La Rappresentante di Lista
4) Tananai – Sesso occasionale
Look how they massacred my boy. Boh raga, se nel 2022 ancora ragionate di musica solo in termini di stonature allora va bene, ok, contenti voi. Qui c’è la canzone, il personaggio, la strafottenza, tutto. L’anello di congiunzione tra Cosmo, Jarvis Cocker e Max Pezzali, impagabile.
Cioè dai, ma di che si parla?
3) Mahmood e Blanco – Brividi
Canzone bella, ma sappiamo tutti che tra un po’ ci verrà la nausea ascoltandola. Impeccabili sempre in ogni dettaglio, troppo perfetti per fallire e infatti non hanno fallito. Spiace solo che nel farlo abbiano reso Sanremo noioso. Diosanto, almeno potevano sciogliere tutta quella tensione erotica nell’agognato limone, e invece niente.
2) Dargen D’Amico – Dove si balla
Vabbè, ma che gli vuoi dire? Una vita in vacanza 2022, la catarsi che ci meritiamo.
1) Ditonellapiaga con Donatella Rettore – Chimica
La Rettore dovrebbe vincere Sanremo ogni anno per il solo fatto di esistere: non importa che età abbia, rimarrà sempre quella che ha spiegato il punk agli italiani ed è convincente qualunque cosa faccia. La canzone è divertentissima, sensuale e incalzante, diventerà un classico danzereccio italiano.
PS: Ditonellapiaga calpestami.