Sanremo belga? Sì, grazie!

Contesto: sono in Erasmus a Bruxelles e il 14 gennaio scorso, con un allegro gruppo composto da altre tre italiane devote ad Amadeus e una ragazza metà ceca e metà ucraina, sono andata a vedere dal vivo Eurosong 2023, ovvero il contest belga per la selezione della canzone da mandare a Liverpool per l’edizione 2023 dell’Eurovision.


Prendiamo confidenza con il luogo

Dopo 40 minuti di tram, qualche foto all’Atomium illuminato e una passeggiata di 10 minuti sotto la pioggia tutt’altro che romantica a causa dell’assenza di ombrelli, arriviamo al Palais 12, il palazzetto dove si sarebbe tenuto l’evento. Mangiamo un hot dog, beviamo una birra e prendiamo posto nel parterre circondate da un pubblico estremamente eterogeneo. Tra tutti però, attira la nostra attenzione un tipo alto due metri nelle prime file che indossava un maglione adornato da tante piccole bandiere belghe. Il mood è perfetto, siamo nel posto giusto!

Subito dopo sale sul palco il soggetto preposto a scaldare il pubblico, il nostro hype è alle stelle ma poi,


la presa di consapevolezza.

Questi parlano tutti olandese.

Non capiamo NIENTE.

Questo dettaglio era candidamente sfuggito a tutte, ma il disorientamento è durato molto poco perché il piano B è venuto naturale: urlare a caso quando urlano gli altri e lasciarsi trascinare dalle emozioni degli sconosciuti attorno. Bene, si può procedere.


Inizia lo show

Tenetevi da qualche parte, sedetevi, perché ciò che vi sto per dire è una cosa forte. Lo spettacolo è iniziato alle 20.27! Sì, avete letto bene, 20, non 22. Ed è iniziato con un medley di canzoni dell’Eurovision cantato dai sette concorrenti in gara. Esatto, solo sette. Sette, seven, sept, VII. Rendiamoci conto.

Fun fact: tra le canzoni del medley c’era anche “Voilà”, la canzone della Francia che arrivò seconda l’anno dei Maneskin. Durante l’esibizione noi quattro italiane di cui sopra abbiamo abbondantemente gongolato, così come ci è stato espressamente richiesto dall’ambasciata.


Dopo essere iniziato, lo show, giustamente, continua

Le esibizioni dei cantanti si succedono velocemente, senza pause (neanche pubblicitarie) né siparietti di dubbio gusto, né Fiorelli. E’ tutto molto colorato, dalle scenografie ai costumi di performer e corpo di ballo.

Dopo ogni esibizione i cantanti venivano commentati dalla giuria composta da:

  • Alexander Rybak, vincitore dell’Eurovision Song Contest 2009 e rappresentante della Norvegia nell’edizione 2018;
  • Nikkie de Jager, presentatrice dell’Eurovision nel 2021;
  • Laura Tesoro, rappresentante del Belgio all’Eurovision Song Contest 2016;
  • Jérémie Makiese, rappresentante del Belgio nel 2022.

Momento più alto: accusa di semi-plagio da parte di Rybak alla coppia The Starling, accusati di aver scopiazzato da Ed Sheeran.

“Good composers borrow,

bad composers steal”

Noi 5 quando realizziamo che l’unica cosa detta in inglese è la quota drama della serata

La serata però prosegue serena, commentiamo e giudichiamo ogni canzone ed eleggiamo come nostri preferiti Hunter Falls e Loredana. Nel frattempo si apre il televoto. Si respira aria di civiltà per vari motivi:

  1. è gratuito
  2. si accede al sito tramite QR code proiettato sugli schermi

Sarebbe stato bello riuscire effettivamente a votare, ma il sito è andato in crash quindi i punti civiltà accumulati vanno perduti, ahimé.


I superospiti

I superospiti non mancano neanche a Bruxelles, quindi assistiamo alle esibizioni dell’olandese Duncan Laurence, vincitore dell’edizione 2019 dell’Eurovision con la canzone Arcade, e del sopracitato Alexander Rybak, che con il suo celebre violino ha riproposto la celeberrima Fairytale, con cui ha vinto il contest europeo nel 2009, portando la vittoria in Norvegia.


Il vincitore

Si chiude il televoto. Sui pannelli appaiono i nomi dei sette artisti inseriti in una tabella in cui appariranno i voti dati da giuria e pubblico. Ricordate i due cantanti eletti da noi come prediletti?

Bene.

Arrivano ultimo e penultima.

Siamo scioccate dai gusti dei belgi e cominciamo a fare il tipico gesto italiano con la mano che indica intrighi e intrallazzi e che, dato il contesto, capisce perfettamente anche la ragazza ceco-ucraina.

Il vincitore, però, alla fine è Gustaph, con la canzone Because of you, che non ci è comunque dispiaciuta e che, oramai anche per una questione di affetto, tiferemo a maggio!

Ora possiamo tornare ad aspettare con ardore il 7 febbraio!

Viva l’Europa

P.S. Alle 22.30 era già tutto finito. Qualsiasi riferimento agli orari (estremi) della kermesse italiana è puramente voluto.


Valeria Capozzella

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