Sanremo 2019: la quarta serata, minuto per minuto

20:51 – Papapaparapapapapara (sigla Eurovision, provate a canticchiarla)

Siamo giunti alla quarta serata del Festival di Sanremo, serata dei duetti, in cui tutti e 24 i cantanti si esibiranno con un loro portafortuna propiziatorio (l’ospite). Chiusura stimata intorno alle 2; il Dopofestival prenderà il posto di Uno Mattina e Papaleo sta già sclerando (giustamente).

Venghino signori venghino

Per la scenografia iniziale Rai 3 ha preso in prestito gli artisti del circo di Montecarlo, e nemmeno a dirlo, Baglioni scende dalle scale con un completo che ha esattamente lo stesso colore dei suo ciuffo, solo più glitterato. Discorso iniziale stile Mattarella il 31 dicembre. Baglioni dice che gli artisti in totale sono addirittura 56. Intravedo Joe Bastianich nella giuria d’onore: si tirerà dritto fino alla Prova del Cuoco.

21:06 – Noi puffi siam coì, noi siamo tutti qui ( ma proprio tutti)

Per la prima esibizione RaiUno si trasforma in RaiYoyo. Federica Carta e Shade si esibiscono con Cristina D’Avena, che porta lo stesso cappello lasciato ieri da Venditti e indossa tutti i gioielli dimenticati l’altra sera dalla Hunziker; la sua voce resta inconfondibile.

Subito dopo entra Motta con una camicia color pistacchio e il suo stile a metà tra il cantante dei Maneskin ed Ermal Meta insieme a Nada, che dà il tocco giusto a una canzone gradevole ma che non lascia il segno.

21:17 – Giucas Casella ipnotizzatore di galline

Irama si esibisce con Noemi (incredibilmente con un vestito e senza una scollatura vertiginosa). La canzone con lei assume un aspetto finora sconosciuto alle nostre orecchie, bellissimo! Metto le mani avanti, secondo me vincerà lui (altro che le previsioni improbe di Giucas Casella ai tempi)

21:25 – In sostanza (psicotropa) Ligabue

Arriva il (super)ospite (e forse l’unico della serata), Ligabue. Il suo volto parla chiaro: avrebbe preferito rimanere a casa con le pantofole, sul divano a vedere, magari, Rete4; ma deve pur tirare a campare, perciò si è alzato ed è andato a promuovere il suo ultimo album. Vuole andar via dopo la prima canzone e Bisio lo trattiene facendogli fare un tuffo dal trampolino. Lui rimane, ma solo per un’ultima esibizione. Sta per lasciare il palco ma… Baglioni, inesorabile, gli ricorda che non può sbaraccare finché  non fa un duetto con lui (era scritto nel contratto che Ligabue ha firmato sotto l’effetto di stupefacenti).

21:45 – La sfinge, Tutankamon e la mummia egizia

 Seduto sulle scale alla De Filippi, Briga intona il pezzo sulle note del pianoforte suonato da Giovanni Caccamo, ma non c’è traccia di Patty Pravo, dov’è finita?

Eccola che arriva con tutta calma, d’oro vestita. Vaga per il palco come se si trovasse nel giardino dell’Eden e fosse stata abbagliata dal pomo sull’albero. Al termine, immancabile l’imitazione della Raffaele che proprio non ce la fa a non prenderla per il culo.

21:58 Nostalgia canaglia

Enrico Ruggeri e Roy Paci accompagnano i Negrita. Dopo Tozzi e Mannoia, mancano solo Albano e Romina per completare il podio di Sanremo 1987. Al termine dell’esibizione, entra Il Volo, che pur di non chiamare la Clerici a duettare, sceglie di prendere un violinista a caso dall’orchestra, molto bravo, che saltella dietro i ragazzi e fa strane movenze.

22:17 – Dopofestival o non Dopofestival? Questo è il dilemma

Presa coscienza di essere stata sfrattata, Anna Foglietta fa incursione all’ Ariston e presenta il prossimo artista. Arisa, meglio conosciuta come Pippa, si becca l’unico artista straniero e d’oltreoceano (addirittura), il componente degli Spandau Ballet che si gioca la sua brillante carriera cantando Mi sento bene (sta messo proprio male), mentre dietro di loro si esibiscono gli ultimi quattro artisti rimasti della scenografia iniziale (pure la scenografia? Non avranno puntato tutto sul cavallo sbagliato per rifarsi in una serata?).

Rassegnata al suo destino, anche Melissa Greta Marchetto, appena sveglia, esce in vestaglia da notte e presenta Mahmood e il compagno d’avventura Guè Pequegno.

22:33 – Chi non muore si rivede

È ufficiale: Baglioni ha deciso di richiamare tutti i cantanti dello scorso anno a duettare.

Per avere più chance di diventare famosi, Roy Paci e Diodato arrivano al festival separati. Quest’ultimo si presenta, più truccato della Raffaele, con Ghemon insieme ai Calibro 35, rovinando una canzone che mi piaceva molto, Rose Viola. Presentata così perde il suo fascino.

Baglioni intanto, ricordando gli inizi del Festival, ricaccia senza motivo Maurizio Costanzo e lo imita (invidioso di non avere le stesse capacità di Virginia) e introduce il prossimo artista con relativi ospiti. Arriva Renga che canta insieme a Bungaro (senza la Vanoni) ed Eleonora Abbagnato che danza magistralmente intorno a loro. Prima di dare la pubblicità si esibiscono Ultimo, che come rito propiziatorio, si porta il vincitore dello scorso anno.

22:55 – Genitori e figli

Bisio, parlando dei suoi affari di famiglia, fa un monologo sul pater familias e mette in dubbio davanti a milioni di spettatori il suo ruolo di padre nei confronti del figlio; dice “merda” 3/4 volte e rimane seduto sulla sedia stile Favino l’anno scorso con il monologo sui migranti mentre Anastasio gli canta dietro.

23.11 – Il Festival fa concorrenza al ritardo di Trenitalia

Riepilogando i codici, mi accorgo che mancano 12 cantanti… Intanto Bisio e Raffaele presentano i Boomdabash con Rocco Hunt e i Musici Cantori di Milano. Ora, già il cantante del gruppo ha il timbro di voce che somiglia a quello di Gigi d’Alessio; con Rocco Hunt, poi, Nino D’Angelo rifiata e più che a Sanremo sembra di stare a Posillipo. Bisio si rende conto di essere in ritardo (ma non mi dire?) e caccia tutti dal palco come fossero zanzare tigre.

23:25 – Pubblicità-tà-tà con l’accento sulla A

Il cantante dei The Zen Circus si presenta travestito da Renato Zero, e si esibisce insieme a Brunori Sas; poi entrano Paola Turci e Beppe Fiorello (nel festival c’è sempre un Fiorello!) che cantano in maniera armonica. Giusto il tempo di rifilare il solito bouquet alla Turci (avranno falciato tutti i campi della Liguria per comporli) entrano due giovani madri alla riscossa: Anna Tatangelo, che prova a sfumare i finali delle frasi come fosse Giorgia, accompagnata da Syria, che non si vedeva dai tempi di Baudo. Pubblicità.

Si rientra dall’ennesima pubblicità e cantano gli Ex-Otago con Jack. A loro subentra Enrico Nigiotti con Paolo Jannacci (identico al padre) e il disegnatore muto di Art Attack; la regia non sa come mettere tutti e tre nella stessa inquadratura, e quindi fa a turno nel riprenderli.

23:56 – Sei grande grande (Grandi) come te, sei (Grandi) solo tu

Duetto rock quello costituito da Irene grandi e Loredana Bertè. Le due voci ruggiscono e danno una carica esplosiva al brano (attenzione! il detonatore potrebbero esserci davvero, nascosto nella borsetta della Bertè e pronto ad attivarsi alla prossima alzata di gonna); il pubblico, salvo, fa un’altra standing ovation. Nel frattempo posizionano un’aula di scuola sul palco per Daniele Silvestri, che si sistema nel suo banchetto, intimorito dal maestro Manuel Agnelli che lo scruta dall’alto della cattedra (è sempre il trampolino di prima) mentre il compagno più discolo si alza in piedi e comincia a rappare il ritornello di Argento Vivo.

00:15 – Maria io esco

La Raffaele ripete che a fine serata si assegnerà il premio al duetto migliore (comincia anche lei a dare segni di cedimento). È il momento talent: Einar chiama, dalle casette in legno di “Amici”, Silvestre e Biondo, quest’ultimo con la capigliatura del frontman dei Duran Duran e un completo diamantato preso dal camerino della Carrà. Canta palesemente in playback e si fa anche tradire mentre sbaglia le parole a favor di telecamera. 

Il Corriere definisce il loro look “da millenial influencer”. A voi i commenti

Nino D’Angelo e Livio Cori invitano invece Sottotono: un nome, un programma dato che la loro canzone ha i toni al massimo!

00:34 – Ultimooo (duetto)

Anche se intravedo un tranello alla Baglioni maniera, abbiamo esaurito i cantanti (ora chi chiameranno? Andranno a ritroso nei Festival cercando i cantanti ancora in vita?).

Achille Lauro urla (più di nino D’angelo, incredibileeee) “Rols Roys” e sono costretto ad abbassare il volume. Il suo compagno di viaggio (che spero li porterà lontano) è Morgan e per l’occasione entrano con gli occhiali appena acquistati al mercatino delle pulci con l’offerta prendi due e paghi uno.

00:46 – Stop al televoto, non ci credo, sta per finire davvero.

Primo premio di questa kermesse che va a: Motta e Nada! (naaaaa). Fischi e schiamazzi dal pubblico, giustamente inorriditi da questo premo non meritato, ma è solo il Premio dei duetti.

00:51- Fineeee

Mi dispiace per i miei colleghi Chiara e Mattia, ma a me è andata proprio di lusso! Ci vediamo domani per il gran finale!


Leonardo Antonelli.


fontedelle foto

Prima serata

Seconda serata

Terza serata

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *