Avete sempre sognato di poter navigare su internet in altri Paesi, come a casa vostra?
Magari ricercare informazioni sui luoghi che state visitando, poter visualizzare mappe per non perdersi in città sconosciute?
Ebbene il sogno è diventato realtà! Il Roaming internazionale diventa gratis, all’interno dei paesi dell’ Unione Europea; il nome scelto dalla Commissione, ROAM LIKE AT HOME, rende chiaro il concetto: avrete la possibilità di utilizzare il vostro BUNDLE di minuti, SMS e dati all’estero come quando siete comodamente seduti sul divano in salotto.
Il Parlamento Europeo ha approvato definitivamente l’abolizione dei costi di roaming nei paesi dell’UE in data 7 aprile. Era già stato raggiunto un accordo in precedenza, dal 1 febbraio, ma la decisione è stata ora ufficialmente approvata dai parlamentari europei.
Molti utenti si sono dichiarati dubbiosi a tal proposito, ma effettivamente non dovrebbero esserci fregature in merito al RLAH.
Le uniche restrizioni riguardano i dati di navigazione: è previsto un certo numero GB, più o meno abbondante, da utilizzare senza pagare nulla, eventuali commissioni scatterebbero solo dopo una certa soglia.
In linea di massima l’unica regola è passare all’estero meno tempo di quanto si passi nel proprio Paese natale, altrimenti l’operatore potrebbe contattare il cliente chiedendo spiegazioni (da fornire entro 14 giorni) e in mancanza di queste applicare i sovrapprezzi stabiliti:
- CHIAMATE 3.2 cent/minuto + tasse
- SMS 1 cent per SMS + tasse
- DATI 7,7€/GB + tasse (questo costo diminuirà col tempo, basti pensare che nel 2022 sarà 2.5€/GB)
Riepilogando: il roaming gratuito potrà essere utilizzato in tutti i paesi dell’UE e anche nel Regno Unito, in quanto il processo per la Brexit è appena cominciato e ci vorranno alcuni anni prima che venga concluso. Ovviamente una volta terminata la Brexit, il tutto dipenderà da quali accordi commerciali intercorreranno tra UE e Regno Unito.
Ultimo ma non meno importante, il RLAH è stato applicato a partire da ieri, 15 giugno, ma nel caso in cui il vostro gestore non l’avesse fatto in tempo, potete contestare la cifra pagata rivolgendovi all’autorità competente, e quindi nel caso dell’Italia alla AGCOM.
Quindi che aspettte? Cominciate a navigare!
Zaira Allasia