Il 5 novembre del 1605 sarà per sempre presente nella memoria dal popolo inglese. E’ ricordato come il giorno della congiura delle polveri, in cui Guy Fawkes tentò di far esplodere la Camera dei Lord inglese, così da uccidere il Re e il suo governo. Gli italiani ricorderanno il 4 di dicembre, giorno del Referendum costituzionale, allo stesso modo? I bambini canteranno canzoni su questo giorno memorabile? Il giorno dopo, aprendo la finestra, sentiremo il vento di un momento di cambiamento epocale, lo stesso vento che Fawkes ed i suoi compagni cercarono di portare a Londra?
Io non credo. Anzi, penso che rimarrà tutto esattamente com’è adesso, solo con addosso un po’ più di disgusto a causa dell’orribile campagna referendaria a cui abbiamo assistito in questi mesi. Eppure non posso esimermi dal parlarne anche io dato che, come sicuramente sapete e come ho imparato ultimamente, uRadio è e deve essere presente all’interno della realtà locale e nazionale.
Quindi ne abbiamo parlato anche noi. Trattenete la vostra disperazione, ve ne prego. Non ci crederete mai, ma siamo riusciti, e siamo tra i pochi, ad imbastire una discussione civile tra le posizioni del No e quelle del Si.
Se non ci credete, andate ad ascoltarla: QUI, il podcast della puntata.
La discussione si è svolta tra Biagio Distefano, neo laureato in Giurisprudenza che difendeva le ragioni del No, e Valeria Donato, laureanda in Scienze Politiche, la quale difendeva le ragioni del Si. A moderare, o meglio, ad indirizzare la discussione sui binari giusti, abbiamo avuto Cosimo Francini, nostro storico speaker che sicuramente conoscete già.
La discussione si è svolta civilmente, in modo che entrambe le parti potessero avere lo stesso spazio per esprimere le proprie posizioni. Le domande di Cosimo hanno toccato i punti fondamentali di questa riforma, e quindi il nuovo titolo V, i cambiamenti che avverranno nel Senato, se c’è e quanto è centrale il risparmio a cui ci porterà la riforma, qualora passasse, e la riduzione degli spazi democratici, che coloro che sostengono il no, millantano e temono. Su questi temi si sono confrontate due persone molto preparate, che hanno saputo sostenere le proprie ragioni senza attacchi né personali né politici, incentrando la discussione su un argomento che i dibattiti televisivi non hanno (quasi) mai affrontato. La riforma stessa.
I due ospiti si sono confrontati su questi temi con grande preparazione, con Biagio Distefano che difendeva la Costituzione del ’48, meritevole per carità di cambiamenti, ma non a suo dire, dello stravolgimento causato dalla riforma. Come per il sottoscritto, anche per lui la campagna referendaria è solo servita a polarizzare e intorbidire le acque per evitare di parlare in merito alla riforma. La sua posizione è fortemente per il No. Ma non per tutte le ragioni del No, e quindi nega (in parte) la deriva autoritaria che, secondo il fronte del No, avverrebbe se passasse il Si.
Anche Valeria Donato si è dimostrata preparata, convinta ma allo stesso tempo critica contro alcune posizioni che il fronte del Si sostiene. Dopotutto, è sempre male peccare di sguardo critico. Dal suo punto di vista, la riforma porterebbe ad un rinnovamento della Costituzione, il quale supererebbe quei meccanismi che, tra le altre cose, hanno portato 63 governi negli ultimi 70 anni di democrazia.
È quindi un’ora e mezza di discussione piacevole, quella dello uDaily Speciale Referendum, inframmezzata da tre splendide canzoni, che sicuramente non fugherà tutti i dubbi con cui ci avviciniamo a domenica, ma che potrebbe spingerci a riflettere e a prendere una decisione cosciente, qualunque essa sia. Ci dicono sempre che votare è un diritto e un dovere. Ma votare disinformati o informati per sentito dire è una sola cosa: negligenza.
Qui troverete tutte le pillole informative per il Referendum:
Altrimenti potete ascoltarle singolarmente:
Informazioni generali e quesito del Referendum
Come cambia la Camera dei Deputati
Come cambia il Senato
Come cambia il procedimento legislativo
Modifiche al Titolo V della Costituzione
Garanzie e partecipazione popolare
Attilio Trovato