Il suo nome di battaglia, Gallo, non viene direttamente da gesta eroiche o imprese mirabolanti ma prende corpo durante la guerra spagnola del 1936. Luigi Longo è stato un esponente di spicco del PCI fin dai suoi albori del congresso di Livorno.
Nasce al sorgere del nuovo secolo, il 15 marzo del 1900 da una famiglia di piccoli proprietari agricoli a Fubine, nel Monferrato. Ancora giovanissimo, con la famiglia si sposta a Torino e incontra la vita di periferia delle grandi città (in questo caso Barriera di Milano). Inizia il Politecnico ma dopo il primo anno viene chiamato alle armi durante la Prima Guerra Mondiale. Gli studi al Politecnico non li completò ma alla scuola militare di Parma raggiunse il grado di sottotenente.
Nel primo dopoguerra iniziò la sua militanza politica tra le fila della federazione giovanile del PSI, ma allo stesso tempo fu uno dei fautori della scissione durante il Congresso di Livorno del 1921. Finì in carcere per motivi politici nel 1923 prima a Milano e poi a Roma (a Regina Coeli). Durante il carcere la sua compagna Teresa Noce (ne abbiamo parlato qui) dà alla luce il primogenito Luigi Libero e, una volta uscito dal carcere, Longo si trasferisce con la famiglia in Francia. È in questo periodo che nasce lo pseudonimo di Luigi Galli, diventato poi Gallo durante la guerra civile spagnola. Lì ricoprì diversi ruoli di comando prima di rientrare in Francia in seguito alla sconfitta dei repubblicani.
Il governo collaborazionista di Vichy lo estradò in Italia su richiesta del regime fascista di Mussolini e Longo venne rinchiuso nel carcere di Ventotene. Caduto il regime, Longo non esitò a unirsi alle brigate partigiane Garibaldi (di ispirazione comunista) con Giorgio Amendola, Antonio Carini e altri. Risale a questi anni la storia non confermata che sostiene sia stato lo stesso Longo a dare il colpo di grazia a Mussolini.
Sul nascere della Repubblica Italiana nel 1946 fece parte prima dell’Assemblea Costituente e poi venne eletto alla Camera dei Deputati. Dentro al partito fece una carriera illustre, arrivando all’elezione di segretario del PCI. Un ictus tuttavia lo costrinse a cedere il passo al celebre Enrico Berlinguer e verso gli ultimi anni di militanza politica ricoprì il ruolo di presidente onorario del PCI. Si spense a Roma il 16 ottobre del 1980 all’età di 80 anni.
Il podcast “A costruire un mondo nuovo. Giovani comunisti verso Livorno (e verso Mosca)” ricostruisce e racconta i percorsi di viaggio verso Livorno, ma anche i percorsi di vita e politici, di alcuni dei giovani protagonisti del momento fondativo del Partito comunista d’Italia avvenuto con il congresso svoltosi al teatro San Marco di Livorno nel 1921.
Questo podcast è stato prodotto nell’ambito di un progetto della Fondazione Enrico Berlinguer in partenariato con la Fondazione Casa Museo Antonio Gramsci di Ghilarza e il Centro Servizi Culturali (CSC) di Carbonia della Società Umanitaria, con il contributo della Presidenza del Consiglio dei ministri, Struttura di missione anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali ed internazionali. La direzione scientifica dell’intero progetto è di Luciano Marrocu, storico dell’età contemporanea. I testi sono stati elaborati dagli storici dell’età contemporanea Valeria Deplano, Luciano Marrocu e Alessandro Pes. Serena Schiffini ha curato la regia e il coordinamento della produzione. Le voci sono di Elio Turno Arthemalle, Michela Atzeni e Leonardo Tomasi. La realizzazione è di Quarantacinque Audiolibri & Doppiaggio di Michela Atzeni. La grafica è di Gabriele Calvisi.
- Puntata I – A Mosca, a Mosca
- Puntata II – Il viaggio di Umberto Terracini
- Puntata III – Teresa Noce
- Puntata IV – Luigi Polano
- Puntata V – Jules Humbert-Droz. Da pastore di Dio a rivoluzionario di professione
- Puntata VI – Giuseppe Berti
- Puntata VII – Rita Montagnana
- Puntata VIII – Luigi Longo
- Puntata IX – Il congresso di Livorno