Durante l’avanzata dell’Armata Rossa verso Varsavia, che segna una fase cruciale del conflitto, a Mosca si tiene il secondo congresso dell’Internazionale Comunista, considerato l’evento fondante di quest’organizzazione. L’obiettivo dichiarato del congresso è quello di promuovere la rivoluzione mondiale, seguendo l’esempio della rivoluzione russa dell’Ottobre 1917.
La delegazione italiana si distingue per la vivacità delle discussioni: negli ambienti del socialismo internazionale, i rappresentanti italiani sono noti per il loro carattere polemico, soprattutto riguardo alle questioni teoriche.
Oltre alle discussioni ufficiali, molte conversazioni avvengono nei corridoi o tramite incontri privati. Tra i principali delegati italiani vi è Serrati, il quale nei primi giorni incontra Lenin, che non tarda a porre una questione a suo avviso fondamentale: la necessità per i socialisti italiani di allontanarsi da Turati e dalla sua corrente riformista. Serrati, tuttavia, non accoglie questa indicazione, ritenendo i riformisti una parte importante della tradizione socialista italiana. Dopo l’incontro, con un certo disappunto, si astiene dal partecipare a una riunione del Soviet di Mosca, dove avrebbe dovuto intervenire. Tuttavia, dalla tribuna congressuale, esprime pubblicamente rispetto e deferenza verso Lenin, dichiarando: “Che cosa sono io in confronto al compagno Lenin? Egli è il dirigente della rivoluzione russa, mentre io rappresento un piccolo partito socialista comunista.”
Anche Nicolaj Bucharin, un altro dirigente bolscevico, interviene sulla questione, attribuendo le difficoltà del Partito Socialista Italiano a quella che egli descrive come l’influenza di “molte decine di avvocati italiani”, che costituirebbero la maggioranza del gruppo parlamentare e impedirebbero al partito di adottare pienamente la linea comunista.
Il podcast “A costruire un mondo nuovo. Giovani comunisti verso Livorno (e verso Mosca)”ricostruisce e racconta i percorsi di viaggio verso Livorno, ma anche i percorsi di vita e politici, di alcuni dei giovani protagonisti del momento fondativo del Partito comunista d’Italia avvenuto con il congresso svoltosi al teatro San Marco di Livorno nel 1921.
Questo podcast è stato prodotto nell’ambito di un progetto della Fondazione Enrico Berlinguer in partenariato con la Fondazione Casa Museo Antonio Gramsci di Ghilarza e il Centro Servizi Culturali (CSC) di Carbonia della Società Umanitaria, con il contributo della Presidenza del Consiglio dei ministri, Struttura di missione anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali e internazionali.
La direzione scientifica dell’intero progetto è di Luciano Marrocu, storico dell’età contemporanea.
I testi sono stati elaborati dagli storici dell’età contemporanea Valeria Deplano, Luciano Marrocu e Alessandro Pes. Serena Schiffini ha curato la regia e il coordinamento della produzione. Le voci sono di Elio Turno Arthemalle, Michela Atzeni e Leonardo Tomasi. La realizzazione è di Quarantacinque Audiolibri & Doppiaggio di Michela Atzeni. La grafica è di Gabriele Calvisi.
- Puntata I A Mosca, a Mosca
- Puntata II Il viaggio di Umberto Terracini
- Puntata III Teresa Noce
- Puntata IV Luigi Polano
- Puntata V Jules Humbert-Droz. Da pastore di Dio a rivoluzionario di professione
- Puntata VI Giuseppe Berti
- Puntata VII Rita Montagnana
- Puntata VIII Luigi Longo
- Puntata IX il congresso di Livorno
DISCLAIMER: podcast prodotto da Raduni in collaborazione con la Fondazione Enrico Berlinguer e il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri.