È di recentissima uscita (l’11 maggio per Feltrinelli) Prendiluna, il nuovo romanzo di Stefano Benni, un autore che ancora una volta sa stregare con la sua prosa mirabolante e la sua acutissima ironia, regalandoci un libro capace di divertire ed emozionare ma che è, insieme, anche colmo di riflessioni vivide e sferzanti sull’attualità.
Com’è nella cifra di Benni, sulla scena ci vengono presentati personaggi tutti altamente improbabili: un’anziana maestra, conosciuta da tutti come Prendiluna, a cui un gatto fantasma affida una missione di importanza primaria: salvare il mondo affidando dieci Mici a dieci Giusti dell’umanità. A lei si affiancano due suoi ex alunni, ormai uomini di mezz’età, Michele (detto l’Arcangelo) e Dolcino, che, saputa della sua missione da un sogno rivelatore, evadono dal manicomio in cui sono rinchiusi con l’obiettivo di trovare Dio e fargliela pagare per tutto il male del mondo.
Da questa irriverente e allucinata premessa dipartono una serie di assurde eppure terribilmente realistiche avventure, a volte intrecciate, a volte parallele, che conducono i personaggi in un contesto che in un frizzante crescendo risale dalle più becere meschinità umane ad oscuri complotti segreti e giochi di potere. Questi coinvolgono università, sette e loschi figuri, il tutto condito da coprotagonisti ugualmente paradossali (e decisamente divertenti), come il commissario col sogno di interpretare una serie tv poliziesca, il vecchio musicista nero di jazz costretto a letto dal suo enorme peso o la centenaria suor Scolastica, che dalla sua sedia a rotelle sfodera in caso di necessità una forza assassina.
Questa storia trascinante, tra “smartafone” e gatti con nomi e personalità spiccate dai chiari riferimenti letterari, quasi inspiegabile nella sua potenza immaginifica se non la si assapora dalle vive pagine del libro, è condotta su ritmi e stili in cui Benni eccelle: lo scrittore bolognese è il mago delle parole, capace di baloccarsi con una grammatica e una sintassi tutta di fantasia che coglie però alla perfezione i significati più profondi del reale, senza risparmiarci anche una certa dose di satirico cinismo.
I destini di tutte queste strane creature giungeranno ad un punto fatidico in un’epica battaglia finale, dal sapore da saga fantasy, combattuta da un lato su un piano cruentemente fisico e dall’altro su un altrettanto graffiante livello spirituale, persino metafisico, mentre domande ataviche sul significato del mondo e sul confine tra bene e male vengono a galla in un ambiente e atmosfera che è ormai oltre qualsiasi possibile incasellamento nel sogno o nella realtà.
L’ultima risposta dunque rimane al lettore, a cui spetta il compito di scegliere (o in fondo, anche di non farlo) se e cosa di tutto ciò che è stato narrato sia stato frutto del delirio di un paio di matti e cosa sia invece soltanto la descrizione della nostra cruda realtà delirante.
Stefano Benni, (Bologna, 12 Agosto 1947), è uno scrittore, umorista, giornalista, sceneggiatore, poeta e drammaturgo italiano. Benni è autore di vari romanzi e antologie di racconti di successo, tra i quali Bar Sport, Elianto,Terra!, La compagnia dei celestini, Saltatempo, Il bar sotto il mare e Pane e tempesta. I suoi libri sono stati tradotti in più di 30 lingue.
Rossella Miccichè
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sto leggendo il libro Prendiluna , ho letto altri libri di Stefano Benni è qui c'è l'ironia e l'avventura di questa vecchietta con i suoi dieci gatti, c'è il mondo di Stefano Benni e la fantasia , la fiaba e sensibilità. Però questo in questo racconto ci sono troppe parolacce e troppe frasi spinte, che rende il libro pesante. Prima di comprare un altro libro di Stefano Benni verificherò com'è.