Pallavolo for dummies: le interviste radiofoniche.


Chi sono davvero i giocatori dell’Emma Villas?

Scopriamolo dalle interviste di Laura Miraglia


Purtroppo questo articolo non sarà un racconto appassionato della partita che si è tenuta sabato al PalaEstra. Nonostante la sconfitta con Tuscania per 3 -2 dopo una lunga battaglia, noi di uRadio vogliamo essere positivi e raccontarvi la nostra squadra del cuore.

Se non lo sapete ancora, vi comunico qui e ora che i pallavolisti si prestano piuttosto spesso a qualche intervista nella nostra sede del Santa Chiara Lab. Se volete sentirli potete cliccare quì e andare nella sezione podcast, lì cercate gli speciali dell’Emma Villas e ascoltate i vostri eroi (parlavo degli uradiani ovviamente) e della bella musica.

Detto questo, e quindi conclusa la propaganda, passiamo ai commenti delle interviste.

Ho scoperto un mondo. Io li vedo giocare e schiacciare con tanta forza da distruggere diamanti e poi? Parlando si scopre che studiano, giocano alla Playstation e seguono le serie tv come i comuni mortali. A tratti hanno persino una vita un po’ triste. Immaginatevi la serata perfetta in cui uscire, ma vivete a 12km da Siena e siete stanchi. Si, avete capito, siete stanchi.

Ora, io capisco gli allenamenti estenuanti e tutto il resto, ma andiamo! Consiglio spassionato ragazzi: la vita è una sola e se non avete le forze adesso, non voglio nemmeno immaginare il degrado tra trent’anni

Tralasciando quindi le serate tristi e il mio filosofeggiare, vorrei presentarvi i giocatori che sono passati a trovarci nelle ultime 3 interviste: Braga, Di Tommaso, Graziani, Bargi, Spadavecchia, Melo e Fedrizzi.

Non preoccupatevi sarò coincisa ma incisiva.

Una puntata dello speciale con Graziani, Spadavecchia, Bargi e la nostra Laura

Roberto Braga

Lui è veneto, come me, quindi ai miei occhi già ha acquistato punti. Campanilismo a parte devo dire che il ragazzo, che poi è un uomo già da un po’ parafrasando Tarzan, è alla mano. Il centrale ride, scherza e soprattutto sa quando essere serio.

Ha annunciato che forse questa sarà la sua ultima stagione, ma noi speriamo vivamente il contrario. Se mai voleste comprare una casa, sapete che comunque potete rivolgervi a lui.

 

Simone Di Tommaso

E’ il ragazzo talmente perfetto da essere odioso. E alla fine lo odi ancora di più perché non riesci ad odiarlo. Insomma, lui fa tutto, ha una scuola di beach volley, si è quasi laureato, è biondo. E nonostante tutto il palleggiatore è anche simpatico ed umile. Le ingiustizie che ci mette davanti la vita…

 

Alessandro Graziani

Lo schiacciatore è bellino, bisogna ammetterlo, ma a noi questo interessa fino ad un certo punto. Graziani non è di certo solo apparenza, è giovane e si impegna. Cos’altro chiedere?

Poi quando parla mi riporta immediatamente in mezzo ai carrugi (assieme a Bargi), ho dovuto controllare fosse l’intervista giusta! Inoltre glielo abbiamo trovato un difettino (eccolo). La duckface NO.

 

Federico Bargi

La prima cosa che ho pensato quando l’ho visto è stata: ecco Benjamin Button. Credo che per lui il processo di invecchiamento funzioni in maniera diversa. Fino ai 45 anni sembrerà più maturo e poi, puf, dai 45 all’infinito sempre lo stesso.

L’inaspettata scoperta di un interesse per la psicologia lo rende interessante: vi presento il Brad Pitt de noi altri.

 

Vincenzo Spadavecchia

Cosa posso dire, Vincenzo Spadavecchia uno di noi. Dall’altro dei suoi oltre due metri di altezza  il centrale non è come mi aspettavo. Ha cominciato a giocare a pallavolo per un problema alla schiena e quando ha detto di essere stato un ragazzino «magrissimo, brutto da vedere e storto» mi ha rubato il cuore.

Poi ha continuato dicendo che se non fosse stato un pallavolista sarebbe un nerd dell’informatica e che sa smontare e rimontare un computer in una cosa come 10 minuti. Come già detto, Spadavecchia uno di noi.

 

Alison … Melo

Alison Do Monte Martins Melo è brasiliano e all’inizio della stagione non parlava nemmeno una parla di italiano. Adesso invece si presenta in formissima per un’intervista, complimenti per la lingua e il coraggio!

Non si sa bene se sia centrale o schiacciatore ma a quanto pare a lui va bene così. L’unica esitazione, oserei dire potenzialmente pericolosa, dell’intervista è stata l’esitazione ad una domanda. Alison non è convinto che gli piacciano le ragazze italiane, lancio un appello alle lettrici: fategli cambiare idea.

 

Michele Fedrizzi

Lo schiacciatore trentino è carico di maturità. Sarà l’essere padre o una qualità innata, comunque è questa la cosa che mi ha trasmesso.  Le parole sembrano sempre scelte e posate, sembra quasi essere un galantuomo (esistono?).

Non me lo immaginerei prendere la figlia e spremerle la faccia come nei video demenziali di youtube, ma magari mi sbaglio.  Di sicuro gioca bene e non possiamo che essere contenti della sua stagione.


Silvia de Martin Pinter.

 

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