Overwatch – Il Mondo ha bisogno di Eroi

Febbraio è finalmente finito e con esso, grazie a Odino, anche la sessione d’esami. Quest’ultima ha finito per rubarmi così tanto tempo da accentuare il mio tratto asociale al punto di uscire di casa solamente per la mensa (neanche due volte, ma solo a pranzo) e farmi addirittura saltare un prezioso appuntamento con la rubrica bimensile di videogiochi! Sapendo che vi è mancata tantissimo, è mia intenzione continuare da dove ho interrotto, analizzando ancora i giochi prodotti dalla Blizzard e partendo, dunque, da una delle sue più recenti realizzazioni: Overwatch.

Overwatch è uno sparatutto in prima persona, rilasciato il 24 maggio 2016. La sua trama si sviluppa sul nostro pianeta intorno all’anno 2070, ma in realtà le sue basi iniziano ben trenta anni prima: la tecnologia si è sviluppata fino a fiorire nelle sue innumerevoli sfumature, negative e positive, permettendo il progresso di una particolare forma di intelligenza artificiale realmente senziente, denominata Omnic. Gli Omnium, invece, sono dei centri di informazione che ne controllano il corretto funzionamento, lo sviluppo, la costruzione e le loro modalità di apprendimento. Tutto questo venne a mancare nel momento in cui scoppiò la Guerra Civile planetaria, la “Crisi degli Omnic”, causata da un risveglio improvviso di vecchi omnium infettati dal “Programma di Dio”. Per fare fronte alla nuova minaccia, le Nazioni Unite radunarono i migliori soldati, cecchini, persone dotate di talenti al di sopra della media e abilità forgiate in anni di addestramento, creando una squadra speciale, un corpo d’èlite, chiamato appunto Overwatch. Divennero i portatori della pace, impegnati a lottare giorno e notte contro le innumerevoli minacce della guerra finendo, come spesso accade, per lasciarsi divorare da tensioni interne e lotte di competizione.


L’inaspettata e violenta esplosione del quartier generale di Overwatch, a Zurigo, nonchè le accuse di corruzione e di incostanza, furono tutti elementi che portarono l’organizzazione a sciogliersi. Molti sono gli avvenimenti che iniziano a segnare la vita degli ex membri dell’organizzazione, così come quella di tutto il pianeta: in Russia viene attivato un omnium che fa scattare la Seconda Crisi degli Omnic, i Talon – un gruppo terroristico paramilitare – tornano a minacciare la pace difficilmente mantenuta dagli eroi ormai dispersi e Tekhartha Mondatta – maestro dei Shambal, gruppo di Omnic dedicati alla pace – viene assassinato. Con un simile quadro e il mondo sull’orlo della morte, uno degli ex agenti di O, di nome Winston, realizza che è giunto il momento di lasciarsi il passato alle spalle e richiamare tutti gli agenti dell’organizzazione. La loro missione: ristabilire l’ordine e spazzare via il Caos.

Il tutto si organizza in due squadre da sei player, un gioco multigiocatore basato sul personaggio che scegli più che sulla classe. Perchè? Perchè vi sono differenze di fondo tra i personaggi, anche quando questi condividono la medesima classe: ad esempio, Mercy e Lucio sono entrambi Curatori, ma uno utilizza un bastone che emana energia curativa e l’altro invece ha modi differenti; Widowmaker e Hanzo sono entrambi Cecchini, ma hanno modalità di gioco totalmente diverse. Ogni personaggio certamente appartiene ad una determinata classe, ma ha un modo di interpretarla, in un certo senso, del tutto unica. Le armi, le abilità, le ultimates (in gergo, le abilità più forti, nonchè le ultime) e persino i movimenti stessi del personaggio sono specifici per ogni Eroe. Gli Eroi offrono una possibilità di scelta piuttosto limitata rispetto a giochi relativamente simili, proponendo 23 personaggi giocabili e da esplorare in tutte le loro sfumature.

Per quanto si possa paragonare Overwatch a giochi come Dota2 o League of Legends (entrambi MOBA), vi è una sostanziale differenza di fondo che impedisce di poter considerare Overwatch pari ai due famosi giochi citati. Prima di tutto Overwatch non è un MOBA, quindi non si basa sulle Lane, sul distruggere le torri nemiche, sul dosaggio degli oggetti da comprare e sulle build da seguire, o il passaggio di livello. Tuttavia i personaggi hanno abilità, ogni una delle quali riflette le caratteristiche dell’eroe scelto e la sua personalità – queste abilità hanno un proprio cooldown, prima di poter essere riutilizzate, che dipendono dal proprio potere e dalla propria utilità. Ci sono Eroi che migliorano la visibilità e il controllo della mappa, altri che riescono a bloccare una grande quantità di danni grazie agli scudi, altri che piazzano trappole o stordiscono i nemici, e via dicendo.

Le varie mappe possibili da giocare nel gioco, a loro volta, si adattano al gioco di squadra e, in alcuni casi, si prestano particolarmente bene con determinati poteri degli Eroi scelti. Non vi è una campagna giocatore singolo, perchè il gioco è creato per sviluppare il multiplayer, proponendo quattro modalità di gioco differenti. La prima è Conquista, dove le squadre si dividono in Attaccanti e Difensori – questi ultimi devono mantenere il dominio di determinati punti (tre, in genere, ndr) e resistere per un tempo limite. Vincono loro se riescono a mantenerne almeno uno fino alla fine della partita, altrimenti la vittoria passa agli Attaccanti. La seconda è Trasporto, dove una squadra deve riuscire a portare un carico da A a B, scortandolo con almeno uno dei propri eroi, anche qui con un tempo limite. La terza è Controllo: in questo caso le squadre devono affrontarsi per il controllo su alcuni punti e vince la squadra che arriva al cento per cento del controllo. Questi punti cambiano posizione lungo la vasta mappa ad ogni inizio round. Infine l’ultima, Conquista/Trasporto, mescola appunto le due modalità già descritte precedentemente.

Modalità ed Eroi a parte, Overwatch è un gioco che cerca di promuovere l’intesa di squadra. Ogni membro è importante, la conoscenza del proprio eroe è fondamentale per aiutare al meglio il proprio team e un errore può essere fatale non solo per te, ma anche per coloro che giocano nella tua squadra. Bisogna prestare attenzione a ciò che si sceglie di fare e sapere quando farlo, a che eroe giocare e come dosarne le abilità, in una manualità e una sicurezza che aumentano ovviamente con l’esperienza. Caratteristiche che hanno reso Overwatch apprezzato dal grande pubblico e dai numerosi fan della Blizzard, rendendolo uno dei giochi più recenti di larga tendenza.

Adria J. Necula

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