Come entrare nel mondo della scuola secondaria
(ma questa volta dall’altra parte della cattedra!)
– tutto quello che si sa (per ora) sul nuovo reclutamento –
Come molti sapranno, Il 31 maggio 2017 è entrato in vigore il Decreto legislativo 59/17 relativo alla formazione iniziale e al reclutamento dei docenti della scuola secondaria. In altre parole: il TFA, il percorso previsto precedentemente per diventare docenti della scuola media inferiore e superiore, non esiste più. Sarà sostituito da FIT, un percorso di tre anni che permetterà l’accesso all’insegnamento. Come funziona? Riprendiamo l’ottima spiegazione del sito www.orizzontescuola.it.
Le tappe saranno le seguenti:
- Un concorso pubblico nazionale, indetto su base regionale o interregionale;
- Un successivo percorso triennale di formazione iniziale, tirocinio e inserimento nella funzione di docente, differenziato fra posti comuni e posti di sostegno, destinato ai soggetti vincitori del concorso;
- Una procedura di accesso ai ruoli a tempo indeterminato, previo superamento delle valutazioni intermedie e finali del citato percorso formativo.
Quali sono i requisiti di accesso al concorso?
- Laurea magistrale o a ciclo unico oppure diploma di II livello dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica oppure titolo equipollente o equiparato.
- 24 crediti formativi universitari o accademici (CFU/CFA), conseguiti in forma curricolare (inseriti nel piano di studi), aggiuntiva (conseguiti entro il percorso di laurea ma aggiunti al piano di studi) o extra curricolare (esami dopo la laurea) nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche.
A questo punto ci sono almeno due “MA” da riportare:
- “MA” n.1: l’aspirante insegnante non se la cava con i “soli” 24 crediti: deve avere anche tutti i crediti in regola per accedere alla classe di insegnamento desiderata, cioè quelli indicati nella temibile Tabella A (http://www.istruzione.it/allegati/2016/D.P.R.14_febbraio_2016_n.19_Tabella_A.pdf);
- “MA” n.2: i 24 crediti aggiuntivi non possono essere inseriti tutti in un unico settore, ma devono essere ripartiti in almeno 3 settori, 6 crediti minimi per settore (vedi foto).
I crediti devono essere ripartiti in almeno 3 settori, 6 crediti minimi per settore.
Come & quando ottenere i crediti.
Domanda che sorge spontanea: ma questi 24 crediti, non si potevano acquisire durante il FIT?
Purtroppo no. Il decreto prevede che siano stati già conseguiti al momento del concorso … e siamo sempre fermi al primo punto. E quindi? Sia l’Università degli Studi di Siena, sia l’Università per Stranieri, stanno attivando dei percorsi per ottenere i 24 crediti o per effettuare il riconoscimento di crediti già acquisiti.
Quando? ORA. Il concorso uscirà a breve, probabilmente in primavera, quindi i neo-laureati o i laureandi devono affrettarsi.
La CGIL ha organizzato un incontro sull’argomento: giovedì 19 ottobre, dalle ore 14:45 alle ore 17:45, presso l’aula magna dell’Istituto Bandini di Siena, la prof.ssa Manuela Pascarella, del contro nazionale FLC-CGIL, spiegherà il nuovo sistema di reclutamento dei docenti.
Che altro aggiungere? Dall’Ufficio MIUR “Corsa a ostacoli verso l’insegnamento” è tutto – per almeno qualche anno -. Poi, come sapete, ogni due anni ricomincia la corsa.
Valentina Carbonara