Università

Mini Naja, a maggio la sperimentazione parte a Siena

Dite la verità: tutti, esausti per il troppo studio, avete pensato almeno una volta nella vita “farei qualsiasi cosa per dei CFU”. Ecco, sappiate che il Parlamento ha deciso di accontentarvi, e che Siena sarà capofila del nuovo progetto soprannominato “Mini naja”, un servizio di leva temporaneo volontario.

Ebbene sì, se credete che i cocktail in Pantaneto e le serate alla Corte vi abbiano rammollito da lunedì 6 maggio potrete fare domanda presso lo sportello studenti del vostro dipartimento per sei mesi nell’esercito, dopo i quali verrete congedati, udite udite, con ben 60 crediti.

Vi sembrano tantissimi? Effettivamente lo sono, e infatti in futuro il progetto prevederà di assegnarne solo 12; per il primo, sperimentale semestre senese si è deciso di osare di più, per invogliare gli studenti a intraprendere questa strada.

“L’obiettivo del progetto Mini naja è quello di insegnare valori di ordine e disciplina” ci ha raccontato il Generale Pino D’Aprile. “I ragazzi verranno messi a contatto con attività che rinvigoriscano sia il corpo che la mente: il piano formativo riflette in tutto e per tutto questa volontà. Dopo un mese di addestramento intensivo si svolgeranno dei test per valutare lo stato psico-fisico dello studente, e gli idonei verranno inviati direttamente sul campo di battaglia a dare una mano nel gestire situazioni di crisi internazionali in scenari di guerra delicati. Chi non dovesse risultare idoneo però non deve preoccuparsi: verrà indirizzato direttamente verso servizi sul territorio che aiutino concretamente i cittadini. Tra questi vorrei citare il potenziamento dei servizi di pulizia delle strutture igieniche universitarie, un servizio di mensa a domicilio e quello che ritengo il fiore all’occhiello del progetto: il pattugliamento serale delle zone della movida studentesca, al fine di garantire l’ordine di situazioni, diciamocelo pure, che sfociano spesso nell’eterodossia”. Tradotto in soldoni, ragazzi: se fate casino attenzione che potreste passare un brutto quarto d’ora!

Abbiamo poi posto alla funzionaria del MIUR Arianna Pesce la domanda che tutti voi aspettavate: ma questi crediti come possiamo sceglierli effettivamente? “Semplicissimo,” ci ha risposto, “è sufficiente che lo studente presenti allo sportello un piano di studio alternativo a quello approvato dal proprio Comitato per la didattica, in cui specifichi esami indesiderati fino a un totale di 60 CFU complessivi. A quel punto i suddetti esami saranno semplicemente rimossi dal piano di studi e sostituiti dalla Mini naja”.

La cosa vi intriga? A breve vi forniremo tutti i dettagli, ma nel frattempo potete scaricare il modulo da compilare.

uRadio

Recent Posts

Emma Villas Volley Siena vola in finale A2

Prima di cominciare, siamo felici di comunicarvi che l'Università degli Studi di Siena metterà a…

5 giorni ago

Le 10 leader che hanno ridefinito la storia con le loro azioni

Nel celebrare il mese delle donne, è imperativo riconoscere il contributo fondamentale del genere femminile…

1 mese ago

Raffaella Carrà: la regina della televisione italiana

Era il 18 giugno del 1943 quando a Bologna nacque Raffaella Maria Roberta Pelloni. La…

1 mese ago

Invenzioni al femminile: sai cosa aspettarti?

Quando si pensa alle invenzioni create e brevettate da donne, l'immaginario collettivo si figura quasi…

1 mese ago

Rosalind Franklin: la scoperta del DNA a doppia elica

La dottoressa Rosalind Elsie Franklin, chimica e cristallografa, nasce il 25 luglio del 1920 a…

2 mesi ago

Sanremo 2024: la diretta minuto per minuto – quinta (e ultima) serata

Ciao raghi, avevo detto che non ci saremmo più sentiti per questo Sanremo e invece...…

3 mesi ago