Matrimoni e diritti LGBT: Svegliati Italia!

Conoscete una persona, iniziate a uscirci insieme, sempre di più, sempre più spesso, sempre più seriamente. Talmente seriamente che alla fine fate il passo più decisivo di tutti: vi sposate. Oppure no, non vi sposate ma convivete. Non vi convince neppure la convivenza … voi a convivere e tantomeno a sposarvi non ci pensate proprio. Ognuno a casa sua! Ma diciamoci la verità, chi ve lo fa fare a voi di mettervi insieme a una persona?! Meglio soli e indipendenti, senza nessuno che vi “condizioni” troppo la vita! Qualunque cosa decidiate di fare, sarete comunque tutti accomunati da una stessa cosa, semplice ed essenziale: avete SCELTO di fare qualcosa. E se invece non aveste la possibilità di farla, questa scelta? Il fatto è che per alcuni di noi, abitanti di particolari zone del Pianeta Terra, non è necessario parlare per ipotesi quando si affronta il campo dei diritti civili. E non occorre portare la nostra mente in remoti e semisconosciuti angoli del mondo: basta rimanere in casa propria, basta rimanere in Italia!

LGBTE proprio “Italia, è arrivato il momento!” è l’esortazione che dà il titolo a un video che da poco più di un mese circola su Youtube e sui principali canali social. Nel video vengono raccontate due storie d’amore attraverso immagini che parlano di quotidianità: le uscite con gli amici, i messaggi e le chiamate durante il giorno, le visite a casa dei genitori … soltanto alla fine, cioè proprio nel momento in cui entrambe le coppie decidono di compiere il passo decisivo di cui sopra, scopriamo che i protagonisti delle storie, a cui ci siamo appassionati in pochi minuti, sono persone dello stesso sesso. E che male c’è? Nessuno, solo che proprio in quel momento ci rendiamo conto che abbiamo assistito a due storie di fantasia, dato che l’attuale legislazione italiana non solo non permette il matrimonio tra persone dello stesso sesso, ma non garantisce neppure alcun tipo di diritto a chi decide di convivere. In quest’ultimo caso, poca differenza fa se si parli di coppie omosessuali o etero.

Di questo video abbiamo parlato proprio con il suo ideatore, Mario Allegranzi, vicentino ma ormai da dieci anni residente stabilmente a Barcellona. Mario, che dopo un’esperienza lavorativa nel settore della finanza ha deciso di dedicarsi anima e corpo alla sua vera passione – alla recitazione e alla regia – formandosi in prestigiose scuole di cinema di New York, qualche mese fa ha deciso di sposare le nuove competenze acquisite in materia con il suo impegno nell’attivismo per i diritti LGBT. Una volta coinvolto suo fratello Alessandro e un’altra quindicina di persone provenienti da varie parti del mondo, ha preso sempre più forma l’idea del video. L’idea – racconta Mario – è nata prendendo spunto dal video It’s time!, girato nel 2011 per la campagna “Get up Australia!” che aveva lo scopo di spingere anche questo Paese in direzione di una legalizzazione dei matrimoni gay. Ciò che colpisce è la partecipazione di così tante persone a questo progetto. Hanno infatti preso parte alla sua realizzazione persone non necessariamente professioniste del settore e non necessariamente gay, ma tutte accomunate dalla volontà di far qualcosa per smuovere la situazione in Italia, terra verso la quale tutti i partecipanti nutrono un profondo e incondizionato amore. È triste pensare che un Paese così fantastico sotto tanti punti di vista, sia in realtà ancora molto indietro sotto molti altri.

La sensazione è che gran parte della popolazione sia ormai a favore di una normativa in fatto di diritti LGBT, che come minimo legalizzi e, di conseguenza, garantisca alcune prerogative a chi decide di convivere; non é, inoltre, di poco conto il fatto che numerosi sindaci abbiano deciso di trascrivere nei registri di stato civile i matrimoni celebrati all’estero di altrettanto numerose coppie gay (salvo però incappare nell’annullamento delle stesse per decisione del Tar del Lazio). C’è da aggiungere poi che lo scorso settembre la stessa UE ha tirato le orecchie al nostro Paese, che insieme ad altri otto stati membri è stato il destinatario dell’invito contenuto nel rapporto sulla situazione dei diritti fondamentali firmato dall’europarlamentare italiano Laura Ferrara a “considerare la possibilità di offrire” alle coppie omosessuali istituzioni giuridiche come “la coabitazione, le unioni di fatto registrate e il matrimonio”.

La mappa dei Paesi europei che hanno legalizzato matrimoni e unioni civili tra omosessuali (111mm x 100mm)

Il progetto avviato di certo non si ferma qui, ovvero tramite la diffusione del video sui canali social, spiega Mario, ma anche tramite un progetto parallelo lanciato con la creazione della pagina FB L’Amore è Uguale Per Tutti: un luogo virtuale che cerca di colmare la mancanza di identificazione che ancora troppo spesso si avverte quando si parla di certi temi, un luogo fatto di volti di persone comuni che parlano del perché per loro l’amore è, appunto, uguale per tutti. Proprio per questo, da qualche settimana è stata lanciata l’iniziativa “La voce dell’amore è uguale per tutti”, in cui chi vuole può inviare una propria foto accompagnata da qualche riga in cui si spiega il proprio perchè.

Iniziative di questo genere non sono certo nuove, ma hanno senza dubbio il potere di mantenere viva l’attenzione su una tematica così importante e che, ad oggi, ha necessariamente bisogno di essere affrontata una volta per tutte. Italia, è arrivato il momento per davvero!

Alice Masoni

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