Con un programma ricco di iniziative di spicco, l’ateneo cittadino intende ripercorrere la sua storia, che ha origini ben più antiche di quanto si possa pensare. Sin dal Medioevo, la piccola città toscana si dimostrò uno stimolante centro culturale. Capace di coniugare tradizione e innovazione, Siena istituì già nel 1588 la prima cattedra di lingua italiana destinata a studenti tedeschi. Fu soprattutto nel corso della Prima Guerra Mondiale che Siena si distinse nel suo ruolo di trasmissione della cultura e della civiltà italiane: essendo una città ospedaliera in cui si raccoglievano centinaia di militari stranieri convalescenti, sorse l’esigenza di insegnare loro l’italica favella. Così nel 1917 furono realizzati i primi corsi di lingua e cultura italiana, che funsero da apripista nell’affermazione di una vera e propria istituzione di riferimento. Successivamente, nel 1992, la Scuola di lingua e cultura italiana per Stranieri di Siena divenne l’attuale Università per Stranieri di Siena.
L’Università per Stranieri di Siena è oggi un ateneo moderno che promuove la convivenza armoniosa tra lingue, culture ed identità diverse. L’obiettivo è perseguito attraverso una didattica d’avanguardia, numerosi programmi di mobilità internazionale e l’erogazione di borse di studio per studenti stranieri. Le prove del suo successo sono molteplici: le iscrizioni sono in costante aumento e l’offerta didattica è stata ulteriormente ampliata attraverso l’introduzione dei corsi di portoghese e coreano. Inoltre, è doveroso ricordare che il 6 e 7 ottobre si sono svolti i festeggiamenti per i “Dieci anni di Didattica dell’Italiano a studenti cinesi”.
Il pezzo forte del Centenario sarà il convegno dal titolo “Il mondo dell’italiano, l’italiano nel mondo”. L’evento prevede la partecipazione di numerosi professori storici dell’ateneo senese (tra cui il Rettore Pietro Cataldi, Massimo Vedovelli, Monica Barni, Antonella Benucci, Massimo Palermo e Sabrina Machetti). Si aggiungono prestigiosi ospiti provenienti dal mondo accademico come Pietro Trifone, in passato Rettore proprio presso l’Unistrasi. Gli interventi analizzeranno l’importanza dell’italiano come lingua di cultura diffusa a livello globale, il suo insegnamento in Italia e all’estero anche attraverso l’uso di nuove tecnologie, nonché le certificazioni DITALS e CILS. Non sarà trascurato neanche il tema dell’emigrazione, sempre di scottante attualità. Lo spirito portante della manifestazione, infatti, consiste nel recuperare e rendere noti la portata della diffusione dell’italiano fuori d’Italia e il suo ruolo nel contesto nazionale, oltre a richiamare ai valori della cultura, della conoscenza e del rispetto reciproci, fautori di un reale arricchimento personale.
Non è un caso che uno degli slogan dell’ateneo sia “Un luogo dove abbracciare il mondo intero”.
Davide delle Chiaie.
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