LAST DAY OF JUNE – UN GIOCO EMOZIONANTE! [NO SPOILER]


Finalmente è arrivato Last day of June, un videogioco di produzione interamente ITALIANA!!!

Il gioco è sviluppato dalla Ovosonico e pubblicato da 505 Games.


TRAMA

Un videogioco rompicapo ad avventura grafica rilasciato in tutto il mondo su Microsoft Windows e playstation 4. Last day of June racconta di un uomo di nome Carl che ripercorre attraverso i suoi ricordi gli ultimi attimi di vita della moglie June, morta a causa di un incidente d’auto.Attraverso i ricordi, Carl cerca di evitare la morte di June con un susseguirsi di effetto farfalla. Last day of June è privo di dialogo verbale e i volti sono abbastanza vaghi (senza una bocca e con occhi molto grandi). Questa è una trovata secondo me perfetta per dare libera interpretazione ai personaggi, anche perchè comunque le interazioni avvengono attraverso gesti o versi che fanno intuire il loro significato.

GRAFICA & GIOCABILITÀ

La grafica è , dal mio punto di vista, qualcosa di spettacolare, con un paesaggio che ci lascia intuire si tratti di una giornata autunnale.La sfumatura dei colori rendono il gioco ancora più avvincente e coinvolgente. La giocabilità invece è un po’ limitata, perciò non saremo in grado di “esplorare” tutta la mappa di gioco presente all’interno di Last day of June ma solo determinati luoghi. Alcune parti della mappa vengono “bloccate” grazie a degli oggetti posti in mezzo al passaggio, non consentendo l’accesso: saranno poi “sbloccate” solo proseguendo la storia. Questo però a mio avviso non è una pecca, in quanto ci consente non solo di capire meglio la storia di base, ma anche di proseguire nella maniera corretta.

COSA NE PENSANO GLI ALTRI – E COSA NE PENSO IO –

Il gioco è stato accolto positivamente dalla critica che è arrivata a dare 8,5/10 (Multiplayer.it). Questo voto è, secondo me, più che meritato per un titolo come questo che attraverso il gioco ci permette di capire che, come dice un aforisma di Alyson Noël “le persone non smettono mai di mancarci. Impariamo soltanto a vivere tenendoci dentro, in qualche modo, l’enorme abissale vuoto lasciato dalla loro assenza. Difatti, la soundtrack del videogioco ci conferma ciò: “Non ti preoccupare, non ti preoccupare di niente, perché niente muore davvero, niente finisce davvero”.


Luca Fontanelli.

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