Quando ad una donna pastore, non troppo credente, costretta al sacerdozio e ad un portiere di un albergo di infima qualità, che fino a poco tempo prima era stato un bordello, si unisce un assassino appena scarcerato a cui piace molto il vino, non può che nascere una storia decisamente divertente: “L’assassino, il prete, il portiere” di Jonas Jonasson.
I tre attori, per guadagnare qualche soldo, dapprima danno vita ad una società dalla dubbia moralità, la quale sfrutta e si basa sulle capacità fisiche del povero Anders (l’assassino). Succede, poi, che dopo un fortuito incontro di quest’ultimo con la religione, avviene un repentino cambio di programma che vede i tre protagonisti immergersi nel tentativo di continuare a guadagnarsi da vivere, arrivando perfino a fondare una chiesa di cui l’assassino redento ne diventa capo. I colpi di scena, ovviamente, non mancano e il tutto porta ad un finale inaspettato con una nascita e anche qualche morte.
Grazie ad una trama ben studiata il romanzo risulta veramente molto divertente e riesce a conquistare ogni genere di lettore: non si può far a meno di ridere a crepapelle ogni volta che, girando pagina, qualcosa di imprevisto succede. Jonasson è famoso per il suo non essere politicamente corretto e per la sua comicità pungente. Anche se a primo impatto il suo modo di scrivere può lasciare un po’ spaesati, in fondo non si può che ringraziarlo per la leggerezza accompagna la sua storia.
Questo libro è una montagna russa di avvenimenti, succede di tutto e i personaggi sono sempre messi a dura prova nel riuscire a realizzare i loro progetti, ma testardi alla fine ci riescono con soluzioni talmente ciniche e geniali da risultare tremendamente comiche al lettore. É un romanzo adatto a chi ha voglia per qualche ora di rilassarsi con una storia scritta bene, ma non troppo impegnata, che sa comunque regalare qualche spunto di riflessione.
Costanza Lusini
Jonas Jonasson nasce in Svezia nel 1961. Giornalista e scrittore pubblica il suo primo romanzo, “Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve” nel 2009 e ritorna poi sulle scene riconfermandosi scrittore di fama internazionale con nel 2013 con “L’analfabeta che sapeva contare”.
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